Fino a qualche anno fa non sopportavo quelle coppie che si portavano dietro il figlio o peggio i figli a fare la cose da grandi come cene al ristorante, mostre o concerti. L'unico pensiero che mi veniva vedendoli era "ma non ce l'hanno una babysitter?!"
Bene, ora che faccio parte del clan dei genitori ho la risposta: NO.
Noi se vogliamo concederci qualcosa da adulti dobbiamo per forza portarci dietro il pargolo. Non abbiamo nonni molto disponibili, né tantomeno possiamo permetterci una babysitter.
In questi giorni c'era il Jazz Festival e data la mia passione spudorata per la musica suonata dal vivo, che va dal più semplice suonatore di strada al concertone da stadio, non avevo nessuna intenzione di perdermelo. Il concerto è stato davvero molto bello, c'era un trombettista cubano da paura e un batterista giustamente famoso, e nonostante i primi cinque minuti dove il Piccolo Lui si fa sempre prendere dalla novità/diversità/curiosità, per il resto del tempo abbiamo dovuto escogitare chissà che cosa per tenerlo buono-fermo-silenzioso. Alla fine ce la facciamo ma siamo anni luce da quello che intendo io per un aperitivo a suon di musica (e cioè un buon bicchiere di vino assaporato sprofondando in una poltrona totalmente rapita dal ritmo).
Le competenze che si riescono ad affinare quando si diventa madre sono davvero da curriculum. Infatti ho imparato ad inventarmi grandi storie che vedono protagoniste le guance a palloncino del sassofonista o il contrabbasso, che altro non è che la chitarra di un gigante, e allo stesso tempo godermi la musica con un solo orecchio. Altro che multitasking.
O così o niente e alla fine preferisco sempre un pò che nulla.
So che i senza figli in queste situazioni un pò mi odiano. Ma un giorno capiranno.
la foto partecipa alla raccolta di BimBumBeta
18 novembre 2012
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anche io adoro la musica dal vivo e ho già sperimentato i concerti con duenne al seguito ma solo all'aperto perchè a Roma d'estate organizzano delle bellissime rassegne musicali nei parchi, per la versione invernale non ho ancora avuto il coraggio;-))
RispondiEliminaquesto durava 45 minuti, per fortuna!!!!
EliminaComprendo bene il desiderio irrinunciabile anche se a un concerto non li ho mai portati ma io non ho quella passione! In compenso una volta stavo guardando il mio telefilm preferito con mio figlio accanto che faceva finta di dormire e io ho fatto finta di non accorgermene pur di non rinunciare alla visione: a ognuno i propri "peccati"!! Ciao, buon lunedi!
RispondiEliminaBeh siamo tutti un pò peccatori, per fortuna!!! Buon lunedì anche a te!
EliminaCome ti capisco, sono sempre stata sola e mi sono spesso portata dietro PdC potendo. Non si può rinunciare a tutto e come ben dice Marina, beati quelli che hanno nonni sani e disponibili. Non sanno che lusso sia. D'altra parte, chi ha il pane, non ha i denti. Dicono.
RispondiEliminasante parole...
EliminaE vero. Devi trovarti nelle cose per comprenderle da dentro! Per ora io rinuncio alle cose da grandi!
RispondiEliminaRaffaella
Come ti capisco anch'io, noi nonni per niente vicini, babysitter costano troppo e allora cerchiamo di goderci piccoli momenti così, certo sono anni che non andiamo a un concerto vero oppure al cinema ma ogni tanto ci concediamo qualcosina e Deddè sembra gradire già :)
RispondiEliminapassa da me c'è un premio per te :)
il cinema?! Cos'è?! grazie per il premio!
Eliminai presenti in realtà non vengono molto disturbati, ti metti in fondo e gli parli all'orecchio, per fortuna a lui basta che gli racconti una storia e rimane fermo e buono... A volte mi chiedo se non era meglio stare a casa ma poi non me le concedo molto spesso queste cose quindi anche a costo di non godermele al 100% preferisco rischiare!
RispondiEliminaCiao Verde :) Io ho sempre pensato di non volere una baby sitter... forse perchè lavorando in ambito educativo ho sempre avuto a carico bambini di altri e ho sempre pensato che mio figlio mi avrebbe seguito ovunque... Però leggendo le varie esperienze mi rendo conto che a volte non è possibile... Ma ammiro chi non si fa problemi a portare i piccoli con sè: hanno modo di scoprire il mondo, ciò che li circonda e imparare a rispettare anche le esigenze e passioni di mamma e papà. Se poi la passione è la musica...sono fortunati! :) Tuttavia ne riperleremo quando il piccolo Prince nascerà! Adesso parlo a vanvera forse! :)
RispondiEliminaè possibile certo che è possibile!
EliminaLasciamo perdere.......
RispondiElimina(ah mia madre vive in centro Italia. se ti serve :))
valescrive
mannaggia! centro italia diventa un pò complicato... perccato!
EliminaIo ormai ci ho rinucciato a portarlo a questi eventi, abbiamo la fortuna che lo possiamo lasciarlo ai nonni qualche volta, ma spesso lo lascio al papà e io vado a sentire qualche concerto.
RispondiEliminai papà sono ottimi babysitter, sicuramente economici.
EliminaNon è stato facile nemmeno per me, ma soprattutto per Puffoforzuto, accettare l'idea che seppur i nostri figli siano degli angioletti non ce li possiamo portare dappertutto e soprattutto costringerli a stare in un posto "per grandi". Proprio domenica, per la prima volta da quando è nata (17 mesi fa) l'ho lasciata con mio marito e sono andata al cinema da sola: un po' tristolino ma ho dovuto scendere a compromessi perchè quel film l'ho atteso per un anno intero! (parlo di breaking down parte II). Sai chi c'era seduta davanti a me? una bimba di due anni due!!! con la sua nonna e i suoi 3 cuginetti... beh, non so chi mi abbia tenuta tutte le volte che saltava una testa o un lupo digrignava i denti e la bimba piangeva e la nonna, noncurante, le ficcava il ciuccio in bocca per farla smettere!
RispondiEliminaE' proprio vero: un figlio ti cambia la vita e le abitudini. Richiedono sacrifici ma sanno ricompensarti in maniera sproporzionata, per esempio con un bacino inaspettato!
Beh al cinema per di più a vedere un film così mi sembra un pò troppo!
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