29 aprile 2015

ultimamente aprile


Ultimamente continuo ad avere sonno. E' diventato un sonno cronico, che annebbia le idee, le propensione al fare, l'irritabilità. Ci sono giorni che tutto va come deve andare e riesci persino a fare tutto addirittura in orario e giorni che ci si perde in un bicchier d'acqua. Giorni in cui il cervello, prima ancora del fisico che tiene botta, grida aiuto.

Ultimamente abbiamo festeggiato i suoi sei anni. Sei fa davvero effetto. Ci vogliono due mani se vuoi far vedere quanti anni hai. Sei ti fanno sempre meno piccolo. Sei anni di Lui. Di vita con Lui. Mamma mia.

23 aprile 2015

tu e il tuo essere un secondo figlio



Quando sei nata hai rivoluzionato tutto. E' normale, ogni figlio lo fa, probabilmente anche se è l'ennesimo dopo più e più fratelli. Perchè ognuno è a sé, per fortuna.
Ma tu sei in assoluto una delle mie più grandi rivoluzioni.
Tu sei stata potente, molto più di quello che ci aspettassimo. Sei arrivata in un gruppetto di persone che si amano tanto, dove il centro era Lui, quello piccolo, indiscusso re della casa da cinque anni.
Sei arrivata e ti sei fatta sentire. Hai sempre saputo cosa vuoi, hai sempre capito come ottenerlo. Noi a volte capivamo meno, ma ci abbiamo lavorato e i risultati oggi sono tangibili.

16 aprile 2015

la casa burro




Oppure potremmo anche chiamarla la White House.
Scusate la megalomania ma sono in fissa con il bianco.
La casa nuova sarà bianca, color burro per l'esattezza, muri bianchi, cucina bianca. Divano no, non sono masochista fino a questo punto.
Lui vorrebbe colore, io lo sto convincendo che basteranno gli arredi e i tanti quadri e fotografie, che però vorrei stampare black&white ;)
I lavori procedono e adesso cominciano tutte le altre cose, precedentemente rimandate.

Oggi qui parliamo di pavimenti e siccome ho bisogno di consigli questo è un post spudoratissimo in cui dovete dirmi la vostra.
Cerco di descrivervi gli ambienti, altrimenti diventa complicato capire.

8 aprile 2015

Certe notti qui. Storia di co-sleeping non cercati.


Lei e il sonno profondo sono ancora due sconosciuti.
Quando era piccola piccola piccola, piangeva disperata fino a mezzanotte e poi sveniva fino alle sei, di giorno non dormiva mai più di mezz'ora e spesso solo dopo un bel pianto.
Poi ha cominciato a piangere meno. E a dormire meno. Di giorno sempre sonnellini brevi, trenta minuti esatti, neanche avessi partorito un orologio svizzero, di notte invece voleva me. Ogni due ore. Ogni tre. Ogni mezz'ora. Non una notte uguale all'altra, ma di certo tutte notti in bianco. Tetta, ancora tetta e poi tetta. E io mi addormentavo con Lei appesa, lì accanto a me, mi svegliavo tutta incastrata e storta mezz'ora dopo, la trasferivo nella sua culletta e poi ricominciavamo da capo dopo massimo un'ora.
Poi un giorno ho detto basta.
Ho sfoderato l'arma biberon, chissà, magari con la pancia stra piena dorme. Ma appena ho provato a darglielo, sputacchiando, mi ha guardata come per dire ma che c...o fai???!!!
Poi sono diventata inflessibile. E così per un pò di notti ha pianto. In braccio ma niente tetta. Solo ciuccio. E poi ha deciso di dormire per tre notti dalle nove alle sei. E io ero come sicura di avercela fatta.
Beate illusioni.

4 aprile 2015

Ho imparato qualcosa.


Sono migliorata.
Sono fiera di me.
Sono felice.
E' difficile da spiegare, facile da intuire, raro da vedere.
La felicità più che mostrarsi si fa sentire. Non cancella la fatica, non semplifica la vita. Ma quando è c'è.
Questa bambina era quello che volevo. Sapevo che mi sarebbe servita per sentirmi a posto. Completa. Piena.
Così è.
Ci è voluto un pò, come molti amori che sanno durare, ma passato l'uragano iniziale, il rendersi conto che non è come pensavi, che è come doveva essere, ha fatto sorgere un sole nuovo e luminosissimo.
Le nuvolette restano, altrimenti rischi di abbagliarti. Ma sembrano di panna montata. Più leggere.

1 aprile 2015

io NON compro su Amazon


Il mio babbo è un libraio. Uno di quegli appassionati di libri che con il buon gioco della vita ha messo su una grande e bella libreria. Indipendente. Ha mollato una vita da manager e ha aperto realizzato quello che era il suo sogno. Lui è un commerciante, di quelli che non si arrendono, che studiano, che pensano sempre a cosa fare domani e che ci mettono il cuore. Io e mio fratello sappiamo bene come la libreria sia il suo terzo figlio.
Capirete che non ho bisogno di acquistare libri online. Io ho la fortuna di toccarne molti, alcuni anche prima della vera pubblicazione, posso portarmene a casa tanti e ogni volta che vado a trovarli mi ritrovo circondata dai libri, nel suo appartamento e nella bottega.
Ma non è solo per questo che non compro libri online, io del resto compro spesso libri in altre librerie perchè quella di mio padre è a 400 km da qui. Non mi piace ed in particolare mi riferisco ad Amazon. Credo faccia una concorrenza sleale, non riguarda gli sconti che sono legittimi, perchè spesso c'è altro nella scelta di un libro, ma nella questione economico-fiscale.