27 dicembre 2012

Un classico

Non sono una da tradizioni, al massimo sono una che ha le sue usanze... E le cambio anche spesso.
La mia famiglia non è mai stata tradizionale nel senso più letterale del termine e io ho mantenuto abbastanza il trend.
Tranne che per il Natale.

the new friend


Il Natale di per sè porta già tutta una serie di cose tradizionali e quest'anno non ci siamo tirati indietro neanche un pò... Cena della vigilia, pranzo di Natale, regali, biscotti per Babbo Natale già inzuppati "pecchè sono più buoni" e camini accesi, pandori e bolliti, lenticchie e cotechini. L'elenco del cibo potrebbe continuare all'infinito, era tanto tanto tanto, neanche andassimo in letargo per tutto l'inverno (magari tra l'altro).
Tradizionale e classica è stata l'apertura dei regali del nanetto la mattina. Una marea di regali. Che come sempre hanno un ingombro inversamente proporzionale alla sua altezza. L'anno prossimo chiediamo anche 25mq in più per farceli stare.
La felicità nell'aprirli e la sua incredibile calma, cosa che non mi appartiene, sono anche queste parte della tradizione. Lui apre un regalo alla volta e prima di aprirne un altro gioca con quello appena scartato. Io invece ero sono sempre una furia, tutto subito. Il Piccolo Lui apre il pacchetto e trova un puzzle? Bene, lo fa tutto prima di passare al secondo pacchetto. Questa cosa mi piace se non fosse che l'apertura pacchetti si è protratta praticamente fino all'ora di pranzo.

Grazie Babbo Natale per la tenda che, se da una parte sostituirà la vecchia capanna sotto il tavolo, adesso campeggia in salotto.
Grazie per avergli portato un letto da grande (come richiesto) che, anche se è stato comprato il più piccolo tra i letti da grandi in circolazione, mi fa molto ma molto effetto vederlo dormire lì.
Grazie per la stanchezza che l'eccitazione porta con sè che da noi vuol dire capricci ma anche un corpicino che si abbandona tra le tue braccia.
Grazie per quell'ottimo Barolo.
Grazie per le perle di saggezza che il Natale ha portato con sè.
Grazie per la nostalgia che mi è stranamente venuta il giorno di Natale quando avrei voluto i miei genitori lì con noi (sentire la loro mancanza è una cosa molto poco tradizionale ma è stato un sentimento stranamente bello, come solo la malinconia sa essere).
Grazie per il suo primo cinema, o meglio cimane, che ci è piaciuto molto e conferma la sua predisposizione alla commozione (andate a vederlo: Ernest e Celestine, delizioso, perfetto per i più piccoli!).
Grazie per essere stato un Natale semplice semplice.
Senza nessuna pretesa, come doveva essere, da tradizione.
Un classico Natale.
Alla fine sono sempre i migliori.












Comunque ripensando alle tradizioni o meglio usanze a parte il Natale ne ho qualcun'altra di intoccabile:
  • Il sabato mattina cascasse il mondo si va al mercato a fare la spesa. Il brulicare del mercato è l'unica folla che amo. Per il resto del tempo preferirei vivere su un'isola deserta.
  • Il sesso a Capodanno. Perchè si dice che chi lo fa a Capodanno lo fa tutto l'anno e, anche se tendo a non credere a queste cose, non ho intenzione di correre il rischio almeno finchè si tratta di sesso. 
  • La storia prima di fare la nanna. A lui piace tanto e io vorrei essere lui qualche volta, perchè le storie raccontate ad alta voce sono sempre bellissime.
  • Le vacanze. Sono una tradizione. Non me le perderei per nulla al mondo. Quelle estive al mare sono intoccabili. E devono essere sempre in posti diversi. A costo di rimanere a pane e acqua per i mesi successivi.
  • Il mercoledì sera con le mie amiche. Anche solo per un'ora. Anche se c'è il diluvio.
  • I buoni propositi per il nuovo anno e la tradizione vuole che non siano mai rispettati.
  • Lamentarmi della mia poca vita sociale.
  • Lamentarmi di non poter fare un sacco di shopping.
  • Bere  un buon bicchiere di vino prima di cena. Mi rilassa e mi fa realizzare che posso rallentare, che tutte le corse e le cose da fare della giornata sono finite. Meglio bianco che rosso, specie se bollicine. 
  • Arrivare in ritardo. Sempre e ovunque. Ci sono tradizioni che non possono essere interrotte.
  • Arrabbiarmi con i politici e dover votare tappandomi il naso il meno peggio. Da quando ho diritto di voto non mi sono mai tirata indietro ma non l'ho mai fatto con lo spirito giusto, non ho mai creduto in qualcuno... E quest'anno la tradizione si ripeterà. Del resto il nano malefico è sempre presente e l'unica cosa da fare è votare contro.
  • La torta di crema pasticcera e fragoline di bosco al suo compleanno. Sempre quella di quella pasticceria. Costa una fortuna ma vale la fatica del parto.
  • Regalare Lego Technic al marito ogni Natale. Lui lo sa e non potrebbe desiderare di meglio. Infatti la mattina di Natale io ho due bambini per casa.
L'importante è avere delle tradizioni o usanze o abitudini, chiamatele come volete.
Dei punti fermi e che siano nostri. E condividere.
Basta crederci. Come a Babbo Natale. 


questo post partecipa al Blogstorming di Genitori Crescono.



22 dicembre 2012

perle di futura saggezza

Di solito lavoro part time ma il mio lavoro va a periodi e ieri è stata una di quelle giornate dove dovevo lavorare 14 ore. Di fila.
Giusto un'ora per sistemare il mio ragazzo. E combattere con i sensi di colpa.
E così, facendo tutto di corsa perchè in queste giornate dovrei essere già tornata in ufficio ancora prima di uscire, lo abbraccio forte forte e gli dico che mi dispiace molto non poter stare con lui...

"non peoccuparti mamma, io lo so. 
Porta pazienza."

21 dicembre 2012

libri+regali+consigli

A Natale io non so mai cosa regalare. Finisce sempre che compro libri. Con un libro è difficile sbagliare, a meno che non si regali 50 sfumature di grigio alla nonna ottantenne.
C'è da dire che mi viene molto facile, mio padre di mestiere fa il libraio e legge davvero tanto per cui riesce sempre a consigliarmi il libro giusto. C'è da dire anche che la fregatura di avere un padre che ha una libreria e che nella vita non fa altro che lavorare e leggere mi incasina sempre e ogni anno si ripresenta lo stesso problema: cosa caspiterina gli regaliamo???
Quest'anno gli regaliamo i biscotti fatti dal nipote. Così impara ad avere come unica passione il suo lavoro.

Siete ancora incasinati e non sapete cosa cavolo regalare????!!!!
Eccovi qualche consiglio (post assolutamente non sponsorizzato, i libri che seguono mi sono piaciuti davvero!!)

Per i grandi:

La casa di pietra di Anthony Shadid. L'autore ha vinto il premio Pulitzer nel 2004 e nel 2010 ed è morto quest'anno in Siria durante un suo reportage sulla guerra civile che sta distruggendo quel bellissimo paese. Non dimentichiamocelo. In Siria si continua a morire. In Siria continua ad essere un gran casino. In realtà il libro non parla della Siria, non gli è stato dato il tempo di scriverne uno dedicato a questo paese. La casa di pietra è la casa dei suoi avi nel sud del Libano dove lui cerca la storia della sua famiglia in una quotidianità molto difficile. Le radici sono una cosa forte e vanno spesso al di là delle differenze culturali...

Per qualcosa di più leggero, molto divertente e allo stesso tempo molto ben scritto consiglio Mirtilli a colazione di Meg Mitchell Moore, perchè non si smette mai di essere genitori.  E' la storia di una coppia non più giovanissima che si rifugia in una casa isolata al mare per godersi tranquillità e solitudine e invece si ritrova circondata (direi invasa!) dai figli con le rispettive famiglie e i tanti problemi (neonati, disoccupazione, gravidanze a rischio e tradimenti). Tutti dovevano fermarsi solo pochi giorni e invece ci passano tutta l'estate... Se avete una mamma molto ironica è un bellissimo regalo!

Ancora uno, Colpa delle stelle di John Green dove devo però fare una critica ai traduttori perchè il titolo originale sarebbe "The fault in our stars" e fault in inglese significa anche debolezza, imperfezione, non per forza colpa o responsabilità. Infatti non c'è nulla di fatalistico in questo libro. E' un libro politicamente scorretto perchè non descrive adolescenti perfetti, belli, di fronte ad un futuro radioso. Tutt’altro. Non descrive una felicità che dura per sempre, ma una dolente felicità conquistata in un presente privo di prospettive.
(una domanda: sono l'unica che controlla sempre come vengono tradotti i titoli dei libri?)


Per i piccoli avrei un sacco di libri da suggerire...

Tanto per cominciare il mitico Monsieur Hulot. Il mio nano ne va semplicemente pazzo. Bellissimo.
Senza parole. Perchè non servono.
(tra l'altro questo l'ho scoperto proprio grazie ai Venerdì del Libro, il vecchio padre di cui parlavo sopra non c'entra!).
Ha una sola controindicazione... Viene tanta voglia di andare a Parigi!







I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore. E' un capolavoro. Il corto da cui è tratto non l'ho mai visto ma il libro è meraviglioso. Non serve aggiungere altro.




Signor Alce.
Il Signor Alce è mio figlio, perlomeno la parte tranquilla di mio figlio. Abitudinario, timido, per niente amante dello shopping, e profondamente dolce. E in questa storia impara a conoscere l'amicizia, quella vera perchè semplice e spontanea.



Piccolo: un libro delizioso e al contempo buffissimo. Una nanetta che trova un orso nel suo giardino e decide di farlo diventare il suo cagnolino, con non poche difficoltà! Come la capisco! Io che non ho mai avuto un cane e che ne avrei sempre voluto uno (e ora non ci penso nemmeno, mi manca solo quello).



Per ultimo Evelina Verde Mela, la storia di una simpatica rinoceronta e delle strane usanze del paese dei rinoceronti: innanzitutto voi lo sapevate che i rinoceronti si svitano il corno la sera per andare a letto? Mi sembra ovvio del resto, altrimenti come farebbero a dormire comodi? E proprio perchè è un corno metti e togli ogni giorno della settimana è di un colore diverso. E così la sbadatissima Evelina si ritrova con il corno verde del venerdì il martedì quando il conformismo rinocerontesco prevederebbe quello rosso... Perfortuna c'è un altro rinoceronte che ha "sbagliato" colore e la fa sentire meno fuori luogo, anzi la fa sentire bellissima così com'è! Alla faccia del conformismo che ci vuole tutti uguali!
Il libro è carino, le illustrazioni mi piacciono molto ma la storia non è proprio un capolavoro e infatti è alla fine della lista! Siamo stati ad una presentazione-gioco-laboratorio del libro e abbiamo disegnato e ritagliato il nostro corno di tutti i colori (così va bene sempe mamma mi ha detto il mio ragazzo)... I libri raccontati da chi sa raccontarli diventano sempre più belli di quello che sono!






Questo post partecipa al Venerdì del Libro di Homemademamma

... e già che ci sono Buon Natale!

19 dicembre 2012

Vorrei abolire le recite

Ho deciso: sono contro le recite natalizie alla scuola materna. Non le sopporto. I bambini se potessero scegliere ne farebbero volentieri a meno anche loro. E' che nessuno glielo chiede.
Dall'alto della mia pochissima esperienza in materia non ho mai assistito ad una festa/recita di fine anno dove i bambini si divertono.
Non vedo altro che confusione, maestre sfinite e bambini piagnucolanti.
Mi sembra solo un modo per accontentare i genitori, per far vedere che i loro figli sanno recitare una poesia, cantare una canzoncina, battere le mani a tempo.
Ma vi assicuro, care maestre-organizzatrici-mammefandellerecite, che il bambino recita la poesia anche a casa, specie nei momenti più impensabili, spesso mentre cerchi di lavargli i denti, ma quest'ultimo forse solo a casa nostra.
Vi assicuro che i bambini cantano anche a casa e ho come l'impressione che si divertano di più.
Sono certa che gli piace molto di più farlo nella loro bella classe che, per quanto affollata, è sempre meglio di un salone con altri 99 bambini e tutti i padri, le madri e i parenti vari che vengono ad assistere all'evento e si spintonano per riuscire a vedere il loro idolo in azione, neanche fosse un concerto dei Prodigy.
Sono certa che gli riesce anche molto meglio quando non hanno 200 telecamere puntate e flash neanche fosse la notte degli Oscar.

Sono una guastafeste, ormai si sa. Ma proprio non ci vedo nulla di buono. Se non è così illuminatemi.
Niente di pedagogico, niente di educativo, niente di niente. Vedo solo tanti poveri nani spaesati. Per carità, lo ammetto, riescono comunque a trasmettere tenerezza (ma del resto tranne quando urlano non è sempre così?) e a superare le aspettative genitoriali, perchè, almeno nel nostro caso, mi sarei aspettata lacrime e disperazione conoscendo il cuor di leone impavido che ho come figlio mentre mi sono ritrovata un piccolo ometto che si adattava alla situazione. Per lo meno per i primi venti minuti.
Per situazione intendo il caos più totale. Ecco cosa sono le recite natalizie. Nient'altro che una baraonda.
A mio avviso si potrebbero anche evitare. Per carità, brave le maestre che ci mettono così tanto impegno e bravi i fanciulli che non si sono tirati indietro, ma perchè si deve fare per forza?

Perchè noi genitori abbiamo sempre bisogno di vedere qualcosa, di metterli a confronto nel mucchio e col mucchio? Perchè ci devono dimostrare, senza la loro volontà data la tenera età, qualcosa a tutti i costi?

Vediamoci tutti insieme per un brindisi al parco e se proprio non si può perchè il clima in effetti è un pò freddino di questi tempi facciamoci gli auguri senza bisogno di esibire nulla. Nessuna abilità che, anche se esistente, non è così che viene fuori.

Probabilmente siamo noi che non frequentiamo le recite giuste ma credo che a tre e quattro anni tutto questo non sia necessario.

Oggi è andata così.
Vai via con il mal di testa, il torcicollo per esserti sporta troppo per riuscire a vedere qualcosa attraverso tutte quelle videocamere e la sensazione che nessuno se la sia spassata.
L'unico lato positivo è che ho avuto modo di vedere mio figlio dalle 10 alle 12 di un mercoledì mattina, cosa molto rara.


Uscita di lì sono andata alla clinica per l'esame delle tube. Questa sera abbiamo festeggiato.
E' tutto spalancato.
Questo crea ancora più confusione sul perchè in due anni non sia ancora arrivata la tanto voluta seconda lineetta sul test di gravidanza, ma è una bellissima notizia.
Quindi questa sera abbiamo fatto la nostra festa. Privata. E ci siamo divertiti.

18 dicembre 2012

la mamma non è ancora pronta

Devo fare una confessione da madre un pò degenere quale sono.
Io non sono assolutamente pronta ad abbandonare il ciuccio. Il Piccolo Lui la pensa come me.
Il giovanotto tra quattro mesi festeggerà il suo quarto compleanno ma qui si ciuccia ancora alla grande.
Quasi da sempre viene usato solo per la nanna, ma è oggetto di forte dipendenza. Quando arriva il momento fatidico storia-nanna il ciuccio è fondamentale. Il primo minuto in cui se lo mette in bocca sembra un fumatore incallito che aspira la prima sigaretta della giornata, dopo ore di astinenza: un ciucciamento concentrato e risoluto, quasi in trans. Poi si passa alla lettura di una, spesso due, storie seguite da manina per cinque minuti e poi "buonanotte amore" - "buonanotte mamma".
Questa è stata una grande conquista. Fino a quest'estate ci voleva circa un'ora per addormentarlo. Guai se provavi a sfilare la mano dalle sbarre del lettino prima che si fosse completamente addormentato. Nonostante il ciuccio. Era una lotta. Ci si arrabbiava e la mamma andava a godersi la libertà di una casa nano-free con quel magone.
Bene adesso che l'equilibrio è perfetto, perchè le coccole non sono portate allo sfinimento ma sono godute, volete che cominci la battaglia del ciuccio? Ma anche no.
Il Grande Lui comincia con i discorsi che "se" Babbo Natale porterà il letto da grandi allora bisognerà abbandonare il nostro caro compagno. Io se posso cerco di tenermi fuori da questi discorsi.
A me piace che lui ciucci ancora. Ecco l'ho detto. Lo so, sono tremenda. Mi piace perchè ai miei occhi lo mantiene ancora piccolino. Mi piace perchè lui ciucciante si abbandona nelle mie braccia mentre gli leggo la storia. Mi piace perchè so che gli piace un sacco.
Non sono pronta.
Il dentista sarà comunque da mettere in conto perchè, se la genetica non è un'opinione, noi abbiamo delle bocche-disastro e il piccoletto è condannato a una vita di apparecchi comunque.
Inoltre credo fermamente che i vizi nella vita ci vogliano. Siamo umani. Io ne so qualcosa. Mai vissuto senza almeno un vizio. Quindi inutile rimandare, lasciamo che cominci da subito. (Ok sto cercando di autoconvincermi da sola).
Per di più, non so come, è spuntato fuori un ciuccio con tettarella di dimensioni esagerate, acquistato non so quando, e il ragazzo adesso vuole solo quello. Ieri sera è stata l'unica in cui ho provato a buttarla lì: "ma adesso che sei grande cosa ne dici di provare a fare la nanna senza ciuccio? Il ciuccio è per i piccolini"... e lui serafico e ineccepibile come sempre mi risponde: "ma no mamma, guadda: quetto ciuccio è da glandi. vedi? è glande".
Grazie Nuk. Io ci ho provato. Tu mi hai fregata.

15 dicembre 2012

Io e il mio blog - la staffetta

Probabilmente sono l'unica che non si prepara questo post in anticipo, ma difficilmente riesco a programmare i pensieri quindi figuriamoci un post. Preferisco che mi venga come deve venire.
Questa sera è molto difficile. Quello che è successo negli Stati Uniti mi tocca molto da vicino. Ho vissuto un anno a Waterbury in Connecticut quando avevo 17 anni. Ho fatto la quarta superiore lì, sono stata ospite di una famiglia e ho instaurato legami molto forti. Legami che a distanza di parecchi anni sono ancora molto solidi. Ho conosciuto persone fantastiche e imparato molto, solo per ultimo una lingua.
Newtown me la ricordo bene. Era a venti minuti da dove abitavo io. E venti minuti di macchina negli States è come dire scendo dal panetterie sotto casa qui da noi. C'era un ragazzo che mi piaceva che viveva a Newtown. Di lui ho perso le tracce. Spero solo con tutto il cuore che non ci fosse suo figlio in quella scuola.
La mia grande amica vive a Newtown ora. Suo marito è poliziotto lì. Suo figlio ha solo tre anni e per fortuna non va in quella scuola. Suo figlio è nato tre mesi dopo il mio, l'abbiamo sempre considerato un segno della nostra incredibile amicizia, che nonostante la distanza c'è e si sente.
E' una follia. E' pura pazzia. E' inaudito. Non è possibile che accadano cose così.
I bambini non dovrebbero morire. I bambini non dovrebbero vedere, figurarsi vivere, certe cose. Fa male perchè è così sbagliato. Perchè non posso e non riesco neanche ad immaginare cosa possa provare una madre.
Le armi non dovrebbero essere un diritto, come sancisce la costituzione statunitense. Il problema è qui.
Perchè negli States sono ovunque. Ricordo quando abitavo lì, era normale, anche per i ragazzi, andare in giro armati. Ricordo con terrore quando un amico di famiglia si presentò nella casa dove vivevo mostrando la sua nuova pistola. Tutti incuriositi e poi tutti al centro commerciale per il consueto giretto pomeridiano, perchè in America non c'è altro se non i centri commerciali. E questo tizio, credo ventenne, girava con una pistola. Non si vedeva la teneva nei pantaloni, ovviamente larghissimi, in perfetto american style. Erano tutti vestiti come lui. E non potevo non pensare che fosse una follia. Che la gente potesse girare così con un'arma. Che ci fosse qualcosa di sbagliato. Un'arma che non serviva a nulla. Ma che c'era.
Questa è una serata così triste. Il Piccolo Lui è andato a letto un pò più tardi perchè volevo godermelo ancora un pò. Volevo stringermelo ancora un pò.
E il pensiero va a tutti quei bambini che muoiono tutti i giorni con meno clamore, in Siria, in Palestina, in Darfur e purtroppo in molte altre zone del globo sempre per colpa delle armi, la peggior invenzione di sempre.

Mi spiace per questa divagazione dal tema della staffetta ma non potevo farne a meno.
Il bello di avere un blog è proprio questo. Mi fa bene raccontare, mi aiuta tirar fuori, qualsiasi sia l'argomento, forse semplicemente perchè a tutti i miei pensieri cerco di dedicare un momento, forse perchè li posso tradurre in parole.
Il mio blog è ancora così fresco, il primo post risale a inizio luglio, ma mi ha dato così tanto. So che è un modo meraviglioso di lasciare un segno. Un modo bellissimo di ricordare. Un modo bellissimo per non dimenticare. Un modo bellissimo per piangere. Perchè quanto ho pianto a scrivere ma soprattutto a leggere molti dei vostri post lo so solo io, ma credetemi, mi ci voleva. Un modo bellissimo per ridere, perchè mi sono fatta anche molte grasse risate.

E poi c'è Lui, il Piccolo Lui. E la mia paura di perdermi qualcosa, di dimenticarmi un gesto, uno sguardo, una parola. L'ho sempre fotografato tantissimo. Del resto ho cominciato ad appassionarmi alla fotografia da quando è nato. Da quando ho trovato il mio soggetto.
Memorie piene di immagini forse molto simili tra loro, ma vi assicuro che ognuna racconta qualcosa.
L' altro giorno lui stava disegnando e mescolando l' arancione e l' azzurro mi guarda e con un sorriso pazzesco (di quelli che sono veramente PAZZESCHI)  mi dice: mamma guadda!!! ho fatto il veddeacqua.
Ecco potrei stare ore a descrivere e tirare le somme su questo blog, ma è tutto qui.
Perché posso scrivere e quindi conservare questi momenti, questi sorrisi, ed essendo così forti nella loro microscopica natura li posso condividere. Perché meritano di essere raccontati.

E poi ci sono io. Io e la mia ricerca, io e le mie frivolezze, io e le mie domande. Io e le mie fotografie.
Questo blog e' diventato il mio appuntamento con nuove amiche con cui imparo e con cui mi metto in discussione. È un posto dove posso dire quello che mi va e farlo quando mi va.
Mi serviva, mi serviva davvero.
Sto buttando fuori, un pò alla volta, anche molto sommerso, scrivo, vi leggo e mi sento più leggera, ma nel senso più bello del termine, mi sento più accolta e compresa. Mi sento molto meno sola. E mai avrei pensato di poter incontrare persone così belle.
Perchè siamo davvero un bel gruppo. Belle donne. Donne vere. Donne in gamba.

Donne.



Questo post partecipa alla Staffetta di Blog in Blog.
Siamo sempre tante ed è proprio questo il bello! Gli spunti di riflessione sono sempre interessanti e questo mese l'argomento era: "io e il mio blog: pensieri ad alta voce di fine anno". Partecipare è anche abbastanza semplice: ci si iscrive al gruppo su Facebook entro il 7 del mese ci si aggiunge alla staffetta e il 15 del mese postiamo insieme il post inedito sull'argomento prestabilito.



questo mese partecipano:

01) Mamma & Donna www.mammaedonna.info
02) Casa Organizzata www.4blog.info/casaorganizzata
03) Alessia scrap & craft www.4blog.info/school
04) Samanta Giambarresi www.samantagiambarresi.wordpress.com
05) Io mi piaccio, autostima e immagine corporea http://iomipiaccio.blogspot.com
06) Mammacapra http://mammacapra.blogspot.it/
07) fiori e vecchie pezze http://fiorievecchiepezze.wordpress.com
08) Idea Mamma www.ideamamma.it
09) La Magia del Vento http://occhidimarzo.blogspot.it di Lena
10) Arianna Buzziolo http://www.conlemaninelsacher.blogspot.it/
11) Una Mamma nel Web http://unamammanelweb.blogspot.it/
12) Ilmiosuperpapà http://ilmiosuperpapa.blogspot.it/
13) Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it/search/label/staffetta%20blog
14) Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog
15) Mammerri www.mammerri.com
16) Cristina http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog
17) What Woman About It http://quellocheunadonnadice.blogspot.it/
18) Vivere a piedi nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog
19) Parola di Laura http://www.paroladilaura.blogspot.it/
20) simona elle - http://www.simonaelle.com/search/label/Staffetta%20tra%20blog
21) Diario magica avventura: http://lamiadolcebambina.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20blog%20in%20blog
22) Viaggi e Baci: http://viaggiebaci.wordpress.com
23) Sanzio e Monica Tosi http://monicc.wordpress.com/
24) La casa sulla scogliera http://www.lacasasullascogliera.blogspot.it
25) Pattibum http://pattibum.wordpress.com
26) Monica Andri - Iotestopositivo http://iotestopositivo.blogspot.it/
27) Passe-partout http://partoutml.blogspot.it/search?q=staffetta
28) Vita da Stre...mamma (Essenza Burrosa) http://curvymommystyle.wordpress.com
29) mamma studia! http://www.mammastudia.blogspot.it/search/label/staffettadibloginblog
30) malanotteno! http://www.malanotteno.blogspot.it
31) bimbiuniverse http://bimbiuniverse.blogspot.it
32) The Family Company - http://familyco.wordpress.com/
33) Oliveemiele - www.oliveemiele.wordpress.com
34)Accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.com
35)Before&After www.beforeandafterhs.blogspot.it
36)Bloc-Notes Ostuni http://www.ostunimagazine.com/
37) Curvy World by Angie Found http://curvyworldangie.blogspot.com.es/
38) Crescere due gemelli http://crescereduegemelli-debora.blogspot.it
39) Bodò. Mamme con il jolly http://www.bbodo.it/tag/di-blog-in-blog/
40) Verdeacqua http://ahsonounamamma.blogspot.it/
41) Home sweet home www.homesweethome00.blogspot.com
42) Il sapore del sole www.ilsaporedelsole.blogspot.it
43) dispariepari http://www.dispariepari.it/
44) Emotions mamy http://www.emotionsmamy.blogspot.com
45) La Diva delle Curve http://www.divadellecurve.com
46) MAMMACHECASA! http://mammachecasa.blogspot.co.uk/search/label/Staffetta%20Di%20blog%20in%20blog
47) MammeMatte http://www.mammematte.org/search/label/dibloginblog
48) SQUEAKY SQUARE http://squeakysquares.blogspot.it/
49) I Viaggi dei Rospi http://www.iviaggideirospi.com/search/label/Staffetta%20di%20Blog%20in%20Blog
50) Mammamanager http://mammamanager.altervista.org/
51) Palmy http://laproffa.blogspot.com/
52) Gaia http://gaia-racconta.blogspot.it/
53) Francesca www.francescalancisi.blogspot.com


14 dicembre 2012

è quasi Natale... ho le prove!

Questa settimana avrei voluto fare un post sul mio super albero di Natale ma quest'anno sembra più un cespuglio che un albero quindi ve lo risparmio. Basta dire che ci siamo divertititi a farlo, che il capo di casa, l'unico alto un metro e qualcosa, lo adora e che gli addobbi sono sempre belli perchè sono sempre quelli.





Avrei voluto fare un post sul pomeriggio passato tra bancarelle, lucine, palline, decorazioni e mercatini con il mio compare, sempre quello alto un metro e qualcosa, perchè ce la siamo goduta e ci sono state molte perle di futura saggezza.

Avrei voluto raccontare del lavoro, questa settimana assurdamente assurdo, ma mi ci vorrebbe un blog dedicato solo alle follie lavorative di questi giorni e di questa epoca.

Avrei voluto raccontare del piacere di conoscere persone nuove nella realtà, che confermano quello che pensavi nel mondo virtuale.  Del bello di prendere un treno per andare a questo che è stato il mio primo appuntamento al buio.

Avrei voluto raccontare della neve che ha imbiancato i tetti giorni fa in alcuni punti ha resistito fino ad oggi, giusto in tempo per vederne cadere di nuova. Bellissima e perfetta come solo la neve sa essere.






Avrei voluto raccontare di tutto quello che mi sta passando per la testa rispetto alla PMA, al mio desiderio, al mio per la prima volta aspettare il ciclo senza tristezza solo per poter iniziare gli esami e arrivare ad una risposta. Oggi fatto: conta follicoli e prelievi vari. Mercoledì è il grande giorno: isterosalpingscopia.
Avrei voluto raccontare di Lui, quello grande, e del suo modo di vedere tutto questo.
Avrei voluto raccontare del bene che mi ha fatto scrivere la mia conchiglia e mandarla a Nina, di come serva perchè mi ha fatto rallentare, mi ha fatto mettere i pensieri in ordine, mi ha permesso di essere razionale, e di come aiuti a superare la paura, o meglio, ad incanalare l'energia, che la paura si porta sempre con sè, in un'altra direzione. Ma tutto questo quando avrò un pò di tempo e di calma lo racconterò.

Per adesso questa settimana ho fotografato tutto.
Perchè rende meglio delle parole, le mie ovviamente.
Perché fotografare si può fare mentre si fa tutto il resto.