Metti che appena tornati dalle vacanze il lavoro in ufficio sia mentalmente molto faticoso, metti che appena hai due secondi cominci a leggerti i post arretrati delle tue blogger preferite e metti che per caso scopri un blog nuovo, nuovo perchè mai letto prima. Metti che quello che leggi ti lascia un segno, un'impronta dentro. Metti che con calma decidi di leggere di più, metti che più leggi e più ti piace.
Metti che quello che scrive ti fa pensare.
E per capire di cosa parlo dovete leggere
questo.
E non poteva esserci nome più azzeccato:
bellezza rara.
Perchè anch'io faccio tante cose ma forse nessuna come si deve.
Questa sensazione non me la toglie nessuno.
Io la mia scelta l'ho fatta, forse un pò per la paura di mettermi in gioco, forse perchè tanto non avevo alternative: ho deciso di non fare carriera. (o meglio di provare a fare carriera).
Ho deciso che avrei cercato qualcosa di sicuro, part-time, così da potermi godere mio figlio, senza grandi responsabilità. Perchè si sa, le responsabilità sono strettamente correlate al tempo. Più ne hai meno tempo hai per il resto. E io avevo già la responsabilità di essere madre. Che non è proprio una cosa da poco, specie se ti ci ritrovi dalla sera alla mattina, specie per una come me, che non è mai piaciuta a nessun bambino e che non ha mai amato molto i bambini a sua volta.
Perchè io non mi ero immaginata così. Sognavo di andare all'estero, lavorare tanto, fare (non so cosa) ma fare tante cose
per me. Più che un desiderio era proprio così che mi vedevo. Altro che sposarmi e fare un figlio. E adesso volerne un altro.
Dentro di me rimane il desiderio di immergermi con passione in un lavoro, ne avevo già parlato
qui, un qualcosa che dia un senso alle ore che passi davanti al computer, un qualcosa che restituisca soddisfazione, tanta soddisfazione. Non credo svanirà mai. Ma del resto è un desiderio umano, facilmente comprensibile. Che peccato che quando si parla di soddisfazioni lavorative si debba per forza parlare di rinunce. Si, sono una che vorrebbe tutto. La botte piena e la moglie ubriaca.
Ammiro chi ha la capacità di cambiare la propria vita con coraggio come ha fatto
Vale.
Tornassi indietro però non farei un'altra scelta. E questa consapevolezza mi rende una persona felice.
Ma potrei ancora fare molto. Per me.
Mio figlio mi ha insegnato come vedermi mamma, come sentirmi mamma, come vivere questa vita, così diversa da come l'ho sempre pensata, senza rassegnazione ma con entusiasmo. E piano piano voglio cercare di far bene, al meglio, le tre cose che sono.
E magari cambiare qualcosa, perchè la porta è sempre aperta. Basta solo oltrepassarla.