12 marzo 2013

faccio outing

Si dice che quando si tocca il fondo si possa solo risalire. Barbara ha detto che buttare fuori tutto è un pò come fare le pulizie di primavera e che dopo dalla finestra entrerà più luce.
Rende perfettamente l' idea.
Io ho capito una cosa. E non è una cosa da poco.
Io voglio, vorrei, solo un altro bambino.
Vorrei poter amare così follemente un altro essere umano. Vorrei che mio figlio provasse il legame che unisce due fratelli. Vorrei che fossimo in quattro, proprio come ho sempre immaginato la mia vita.
Ma non mi importa nulla da dove venga.
Non ho la voglia della pancia, non ho vissuto la mia prima gravidanza amando il mio corpo che faceva da culla, sempre più grande. Non mi accorgo più di tanto delle mille panze che vedo in giro, io vedo mille carrozzine, io guardo quelle.
Non ho saputo instaurare una relazione con la mia pancia. Lei c'era, era lì.
Quando ero in stato balenoso mi sono sentita in colpa per questo. Io ero quella che non poteva avere figli e, indipendentemente dal fatto che non fosse una gravidanza cercata, sapevo che avrei dovuto esserne felicissima, vivermi la nostra fortuna e la magia con il cuore a mille. E invece no. Le ecografie mi sono sempre sembrate surreali, mi colpivano tutte le reazioni di commozione che la mia pancia provocava, più agli altri che a me. Sono stata sospesa per nove mesi.
Era una delle cose che avrei voluto vivermi diversamente, adesso. Avrei voluto diventare la donna che speravo di essere già la prima volta ma che alla fine non mi riusciva, volevo amare la pancia e vivermi al massimo quei nove mesi che sono oggettivamente incredibili.
Ma so anche che li avrei vissuti con il desiderio che passassero in fretta.
Perchè io vorrei solo un figlio.

Io ho amato mio figlio piano piano ma tutto è davvero cominciato quando l'ho visto. Quando l'ho toccato. Quando ho guardato la cosa che mi ha cambiato la vita. Ci è voluto del tempo per fortificare il mio amore per lui, c'è voluta un pò di conoscenza reciproca ed è proprio questo viaggio che abbiamo incominciato ad intraprendere con lui che cerco nuovamente.
E' quello il momento che vorrei rivivere, quello con cui tutto inizia, quello in cui lo vedi e lo tocchi. E non importa se non potrà esserci un parto, non importa se ci perderemo certe cose.
Non so se riesco a spiegarmi perchè è un pò complicato da capire, a volte anche per me.

Non sono fatta per la pma. Mi dispiace, ci ho provato, me lo dovevo ma non fa per me. Mi ero posta dei limiti. Me li sono posti convinta che poi arrivata al limite lo avrei spostato un pò più là. E invece no. Non lo posso spostare più in là. Non riesco a integrarla con la mia quotidianità, non riesco a viverla con il giusto distacco che serve per mantenere tutto il resto in piedi e illuminato... Non sopporto questo senso di impotenza, non sopporto questa sensazione di inadeguatezza che involontariamente provo, non sopporto questo continuo pensiero a me, al mio corpo, a dove sta l'inghippo, ai perchè. Non sopporto gli inviti a rilassarmi che mi fa mia madre e che anche tutto il resto del mondo mi rivolge.
Io non so perchè non riesco a rimanere incinta. L'infertilità inspiegata è abbastanza comune.
Ma così non riesco a volermi bene. Sostanzialmente sono arrabbiata con me stessa. E mi lascio andare. Perchè un pò mi sto sulle palle.
Non mi trucco più e i miei capelli sono davvero un casino, non mi coccolo più riempiendomi di crema dopo una doccia bollente e mi vesto senza nemmeno curarmi di cosa sto tirando fuori dall'armadio.
Ho bisogno di dare di più all'uomo che amo. Perchè posso dare di più. Perchè ho bisogno di stare con lui e starci bene.
Ho voglia di divertirmi con mio figlio, di godermelo come si merita, di sentire che non gli sto facendo mancare nulla, che ci sono per lui al 100%.

Voglio pensare ad altro. Quando tutti ti dicono non pensarci, cosa credono, che io mi diverta ad avere questo chiodo fisso, che mi accompagna comunque in ogni cosa io faccia? No, non mi piace. E allora devo lasciarlo andare.
Non è una rinuncia, se una cosa la vuoi profondamente non ci puoi rinunciare.
Ma ci sono altri modi, possono esserci altre strade, che non sono un ripiego, semplicemente sono più adatti a me, a noi.
Perchè sento che così non ce la posso fare.

Ho bisogno di concentrarmi su quello che c'è. Sul qui e ora.
Quindi basta. Non tornerò alla clinica.
Il prossimo passo sarebbe passare all'artiglieria pesante - fivet e compagnia bella - (perchè voglio dire, io sono una pivellina che molla alle primissime armi, giusto due iui) e, a parte il fatto che data la mia situazione lavorativa sarebbe economicamente impensabile, non credo che ce la farei.

Detto questo per adesso magari faccio una lista. Un to do per giovedì che sarà il mio primo giorno da cassa integrata, altrimenti impazzisco.
Nella lista ci metterò anche concedermi un'ora al giorno di pace totale. Un libro all'ora di pranzo al sole nel mio bar preferito (giovedì dovrebbe piovere ma vabbè). E' una cosa che non riesco a fare mai. Se questa cassa integrazione devo vederla come un'opportunità lo deve diventare anche per me. Per rimettermi in carreggiata. Per ricominciare a volermi bene.
Tutto il resto del tempo mi do da fare e mando curriculum, promesso.

Magari il mese prossimo nella lista ci inseriamo anche una telefonata all'ufficio adozioni del comune.
So qual'è il numero, è salvato nel mio telefono, è una cosa che è sempre stata detta, voluta, semplicemente mai approfondita perchè vista come troppo complessa. Rimanere incinti sembrava più semplice. (Ahahahah).
Nove anni fa sapevo già che l'esame, fatto per curiosità, per verificare se quello che avevano ventilato i medici anni prima a causa di una grossa operazione avuta da bambina, era vero.
Lo sapeva anche lui. Fu il primo a cui lo dissi. In realtà ero fidanzata con il suo amico anche se ero fondamentalmente pazza di lui. Ma questa è un'altra storia.
E da giovani innamorati senza la minima intenzione di mettere su famiglia, viaggiavamo e fantasticavamo di quando avremmo adottato un bambino. Perchè la pma non sapevamo neanche cosa fosse. Perchè tutto a vent'anni è bello e possibile. Perchè ci credevamo davvero. Volevamo stare insieme per sempre e avere dei bambini, non importa se non avrebbero avuto i nostri occhi, avrebbero avuto il nostro sorriso, perchè quello si insegna e si trasmette, la genetica non c'entra nulla.
Chiameremo, con calma, assolutamente facendo una cosa alla volta, godendosi il più possibile una primavera che si spera si decida ad arrivare e mettendosi sotto per risolvere il problema lavoro. (io ci provo, avevo detto che dopodomani sarebbe dovuto arrivare).

Non sento differenze tra figli di cuore e figli di pancia.
Così li chiamano no?! Almeno è come la vedo io.
Perchè io è con il cuore che desidero un altro figlio. Se il mio corpo non ci sta non posso mica impazzire.

Io mi conosco. Io credo e provo davvero solo quando vedo e tocco.







Vorrei ringraziarvi tutte, perchè mi siete davvero vicine, perchè non so come, io di solito non sono brava a spiegarmi, ma sento tanta empatia e le vostre parole e i vostri commenti sono diventate importanti, sono in grado di farmi tornare il sorriso e soprattutto mi fanno sentire meno sbagliata, più accettata così come sono e come tale apprezzata. 
E come ho già detto tante volte, è una bellissima sensazione.
thank you!

68 commenti:

  1. Non voglio entrare troppo in queste tue cose ma condivido a pieno le tue idee e la tua decisione. Mentre ho iniziato a leggere il post pensavo "ma perché non pensano all'adozione?". Io l'ho sempre detto: se non avessi potuto avere figli li avrei adottati. Ce ne sono tanti che hanno bisogno di amore, di una famiglia e di serenità. Ti auguro di farcela e di essere felice!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho appena finito di (ri)leggere u libro scritto da una cara amica "Lettera ad un bambino che è nato" e c'è un capitolo in particolare che ho sentito mio, e che ha per titolo "Figli di pancia e/o figli di cuore". Mi permetto di riportare un breve stralcio del capitolo in questione "Nel percorso adottivo sei oggetto di indagine, relazioni, sopralluoghi da parte delle forze dell'ordine o delle assistenti sociali, sei preda del silenzio dei tribunali, sei a disposizione di quel bambino che tu hai già accolto perché è dal tuo cuore che è nato, prima ancora che dalla tua pancia, ma che assurde lungaggini burocratiche tardano a ricondurre a te"... e spesso l'idoneità all'adozione viene negata ingiustamente, dopo lunghi anni di vane attese. Il bimbo se sei sopra ai 40 anni, te lo danno grandino e con un excursus vitae costellato di ricordi allucinanti. Per non parlare dei costi dell'adozione! Anch'io, prima di scoprire la mia infertilità, ho fatto le tue stesse considerazioni, ma bisogna trovasi in certe situazioni per riuscire davvero a capire. Mi auguro di cuore che la nostra amica Verde riesca a coronare il suo sogno di una seconda maternità, di pancia o di cuore, al di là di queste mie considerazioni. Bisognerebbe avere però la consapevolezza che l'adozione non è un'alternativa ad un figlio che non c'è, non è una prerogativa esclusiva di chi è infertile, non è un ripiego, nè l'ultima spiaggia: è un atto d'amore e non n surrogato

      Elimina
    2. E' proprio dal libro di Raffaella che ho preso la distinzione a parole tra figli di cuore e figli di pancia. E' un percorso molto complicato e spesso molto sofferto, ne sono consapevole. Spesso è più "conosciuta" e riconosciuta la difficoltà e la fatica dell'adozione e meno quella che si ritrova ad affrontare chi comincia un percorso di pma. Perchè di pma si parla ancora molto poco.
      Vorrei, piano piano, informarmi e capire se può essere questa la strada che ci potrebbe condurre a nostro figlio. Non posso negare che mi sarebbe piaciuta una nuova gravidanza, più consapevole, ma so anche che non era quella la cosa più importante, non è quella che cerco e soprattutto non così.
      Diventare genitori o meglio desiderare di diventare genitori è sempre un atto d'amore.
      Lo è la pma, lo è il circuito dell'adozione, lo sono entrambi, entrambi ti mettono in discussione ed entrambi possono essere molto faticosi. Credo nell'educazione più che nella genetica, credo nei rapporti relazionali più che in quelli di sangue.
      La gravidanza sembra sempre la strada più semplice. Sembra il modo più naturale per i più. Per chi non prova che non è sempre così è difficile da capire, credo. La stessa cosa vale per il mondo delle adozioni di cui so molto poco. Ammiro molto chi a priori decide di adottare un bambino, credo anche che sia molto difficile e se ci si arriva con più calma non è meno importante, è sempre amore allo stato puro.

      Elimina
    3. non è l'ultima spiaggia, solo un'altra spiaggia.

      Elimina
    4. Bravissima!!! E poi tentar non nuoce, quindi nonostante tutto questo, provate anche questo percorso. Vi auguro di cuore in un modo (con la BDC) o nell'altro (con l'adozione) di riuscirci!!! xxxxxxxxxxxxxxxxx

      Elimina
  2. non ci sono differenze tra figli di cuore e figli di pancia, posso dirtelo con certezza.
    ma anche il cammino dell'adozione è difficile e tortuoso, sono sicura che lo sai.
    io ho una mia posizione sulla pma che difficilmente esterno perchè non vorrei essere fraintesa, nè offendere nessuno.
    sono convintissima che sia un diritto e sono pronta a difenderlo
    ma non fa per me
    a parte che a me non l'hanno mai proposta.
    questione di sensazioni mie personali.
    nessuno può "obbligarti" a tornare al centro, affrontare una fivet.
    il mio augurio è che, qualunque cosa tu decida di fare, ti porti ad essere felice.
    un abbraccio
    Adelia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi rendo conto che i cammini per l'adozione sono molto difficili, sento di storie davvero complicate e molto sofferte. Credo di avere le carte per dimostrare di potermi occupare bene e di saper amare un bambino. Non sarà facile, lo so. Sarà il mio essere mamma e non il mio corpo a dover fare questo percorso e mi sento molto più sicura di me in quest'ottica. Mi arrabbierò magari con il sistema, con la burocrazia e verrò messa in discussione ma ho come la sensazione che potrei essere più a mio agio.
      La pma è un'opportunità fantastica di cui essere grati ma non fa per me. Troppa pressione, troppo squilibrio... Ho dovuto provarlo per capirlo. Spero di trovare la strada giusta. Piano piano. Come non ho fatto fin ora...
      Ricambio l'abbraccio!

      Elimina
    2. Non so se alla strada adozione state ancora pensando ma il fatto è, cara, che per chi ha già un figlio biologico, in Italia (dove il percorso è, comunque, difficilissimo per tutti), è non dico impossibile ma quasi. Vi chiederanno di rinunciare, faranno di tutto per farvi rinunciare. Detto questo, ci sono famiglie con propri figli biologici che sono riuscite ad adottare e personalmente ne ho conosciuta una ed è una famiglia veramente splendida. Non credo che non ci siano differenze tra figli biologici e adottivi ma che, piuttosto, si debba essere consapevoli delle differenze ed essere pronti ad accettare tutte le difficoltà che l'adozione comporta (compreso il rifiuto che molti figli adottivi dimostrano, soprattutto nei confronti della madre adottiva..alla quale spesso attribuisco le "colpe" della madre naturale, ovvero l'abbondano). Ti abbraccio forte

      Elimina
    3. Lo so. Ce lo hanno detto chiaramente. Ero illusa che l'essere già genitori fosse un punto in più. Ma non è così.
      Non so se sono pronta per il dopo, so che devo imparare e soprattutto provare a capire e sentire. fare un percorso. non so se sia la nostra strada, non so cosa sia la costa giusta da fare. Ho bisogno di capirlo. di schiarirmi e schiarirci le idee.
      Grazie infinite per il tuo commento e un abbraccio a quella famiglia splendida da parte mia.

      Elimina
  3. Cara Verde acqua, secondo me sei sulla buonissima strada!!!
    I tuoi pensieri sono in qualche modo anche i miei forse perché stiamo attraversando più o meno gli stessi problemi, certo con qualche anno di differenza. Ma la soluzione a cui sono arrivata io è più o meno la stessa: pensare alle cose belle che ho: i miei due uomini meravigliosi. Cercare di coccolarmi e di dedicarmi alle cose che mi piacciono. Continuare a cercare lavoro e prendere quel poco che arriva e che posso gestire da casa. L'adozione credo sia un grandissimo atto d'amore, forse il più grande che si possa fare. Lo sai che anche io ci penso ogni tanto?? però devo dirti che anche lì sento tante storie così difficili e poi forse cerco di abituarmi all'idea che si può essere molto felici anche in tre. così se dovesse mai scender un nuovo angioletto dal cielo sarebbe davvero felicità allo stato puro;-)) ti abbraccio forte!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che la cosa importante sia proprio quella di trovare la pace, e noi due siamo fortunate, possiamo averla con due uomini che amiamo alla follia! Credo anche che sia davvero difficile abbandonare un desiderio così grande. Bisogna forse trovare la strada giusta per cercare di realizzarlo ma allo stesso tempo per non perdere nulla del qui e ora... ognuno ha la sua... I percorsi di adozione sono complicatissimi, anch'io sento storie faticosissime e quasi crudeli, vedremo se sapremo affrontarla e se troveremo la via giusta.
      Ti auguro ogni cosa che è un tuo sogno..,

      Elimina
  4. Tu sai cosa e' meglio per te, per voi e per lui. Farai quello che è giusto. Un abbraccio

    RispondiElimina
  5. Ascolta il tuo cuore, e percorri la strada che ritieni più giusta. Un abbraccio forte forte.

    RispondiElimina
  6. Ognuno ha il proprio cammino verso il proprio figlio.
    Ti abbraccio.
    Raffaella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ti voglio risp con calma in privato... un abbraccio (a dopo!)

      Elimina
  7. Hai cosi tanto amore dentro di te che sono sicura il tuo cuore saprá sempre indirizzarti sulla strada giusta! E anche io sono a favore dell'adozione.. A natale ho conociuto una famiglia con ben 2 bimbi adottati dall'africa che parlavano perfettamente il dialetto fiorentino! Erano fantastici e i loro genitori ancor di più!
    Ti auguro di trovare la serenitá che stai cercando..

    RispondiElimina
  8. Non è vero che non devi pensarci. Devi pensarci eccome perchè non farlo non sarebbe umano. Ricorda che "accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni. Poi, la vita risponde" (A.Baricco).
    Arriverà una risposta anche per te, quando meno te lo aspetti. Su questo non devi avere dubbi. Mai.

    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. aspetto infatti proprio la risposta per me, e nel frattempo starò bene. Lo farò per me, per lui e per noi. Ci penserò sempre, ho il bisogno che torni ad essere un pensiero felice!
      grazie!

      Elimina
  9. Dai, dai, DAI!!!
    Un abbraccio Moni

    RispondiElimina
  10. Mi piace tantissimo questo spirito è quello che penserei io per andare avanti, non è una rinuncia ma è un volerti bene ed è questo quello che conta :)
    Un abbraccio :)

    RispondiElimina
  11. Credo che comunque arrivi un figlio sia sempre un figlio di pancia.
    E' da lì che partono le emozioni altrimenti come ci spiegheremmo le farfalle nello stomaco?
    Non è il pancione che ti fa madre.
    In questo momento alcuni amici sono in Cina: hanno avuto un secondo bambino!
    Rientrano sabato sera.
    Aspettiamo il loro arrivo con lo stesso spirito con cui abbiamo atteso la nascita dei figli di altri amici.
    Non so se ho reso l'idea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. perfettamente ed era esattamente quello che intendevo io... grazie e un grande in bocca al lupo ai tuoi amici, gli augurotutto il meglio e di viversi al massimo quel meraviglioso momento in cui vedi e tocchi per la prima volta tuo figlio...

      Elimina
  12. Io ti abbraccio forte, e abbraccio anche la tua meravigliosa famiglia, quella che c'e' e quella che ci sara'!:)
    Un figlio e' un atto d'amore comunque arrivi!E tu sei di sicuro una donna capace di amare!
    Fra

    RispondiElimina
  13. Anche io vorrei un altro figlio,o meglio desidero..per far compagnia alla mia piccina,e per tanti motivi..poi ci penso,non sono le,punture a farmi paura...ho passato una gravidanza da film horror,ho vomitato l' anima fino a tre mesi,poi un prurito orribile,poi le mani doloretti da piangere fino al sesto mese,quando finalmente ho iniziato ad essere,serena,contrazioni,ed alla fine piccina è nata a 29+1 io certamente so che la prossima ci lascio le penne..e non sarei fisicamente capace di affrontarne un' altra...ma tu perché non prova la fivet anche se sei in cassa integrazione? Cosa cambia? Notte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo cambia. Cambia sia da un punto di vista economico perchè la cassa integrazione non mi verrà pagato ogni mese ma tra tre-quattro-cinque, non si sa nemmeno bene. Cambia perchè 5000 euro sono parecchi, e oggi come oggi possono fare la differenza per molte cose. Ma a parte il problema economico a cui so che potrei in qualche modo trovare una soluzione, è un problema di fatica mentale. Non ce la faccio. Non riesco a reggere il peso dell'attesa e soprattutto non potrei affrontare l'ennesima delusione. Non adesso per lo meno. Magari tra un pò ci riproveremo. Ma ho perso un pò la strada, mi sono troppo distratta dal mio qui e ora con le iui figurati con la fivet. Nessuno chiude nessun portone, semplicemente non lo attraversiamo ora. E poi magari con calma capiremo quale strada intraprendere. So che diventare genitori può essere una magia, la tua meravigliosa figlia ne è la prova.
      Un abbraccio

      Elimina
  14. nei tuoi post vedo sempre tanta luce in fondo al tunnel e soprattutto tante soluzioni.... i figli di cuore (bellissimo), mando un curriculum subito, quì e ora ..... che è poi anche la chiave della felicità .... "felici con ciò che abbiamo quì e ora" ..... a presto

    Lelli Family

    RispondiElimina
  15. Condivido ogni parola di quello che hai scritto.
    Quando sono nati i miei figli appena presi in braccio il primo pensiero è stato: ma questo chi è? Non l'ho sentito subito come MIO figlio solo perché un attimo prima era dentro la mia pancia. Giorno dopo giorno, sguardo dopo sguardo, poppata dopo poppata sono nata anch'io come mamma.
    Ho confidato questo mio pensiero ad una mia cara amica che invece un bambino l'ha adottato. E le sensazioni che ha provato lei quando ha preso in braccio il suo cucciolo con gli occhi a mandorla sono le stesse...
    Ti, vi, faccio di cuore gli auguri che il tuo sogno si realizzi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. che meraviglia, grazie per aver condiviso con me! un abbraccione!

      Elimina
  16. Ti potranno accadere solo cose belle con un cuore come quello che hai..
    Lorentim

    RispondiElimina
  17. "non importa se non avrebbero avuto i nostri occhi, avrebbero avuto il nostro sorriso, perchè quello si insegna e si trasmette, la genetica non c'entra nulla."
    Per me il succo è tutto qui. Un bimbo che sorride è un ottimo obiettivo.

    RispondiElimina
  18. Quanto all'adozione, io l'ho sempre pensata come te e credo che se il nano non fosse arrivato ci avrei pensato seriamente.
    Perchè la genetica, secondo me, è sopravvalutata!
    Secondo me, stai facendo la cosa giusta, nel fermarti e riflettere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh sì, devo fermarmi un pò. Altrimenti rischio di andare a sbattere!

      Elimina
  19. mi ha toccato il tuo post e non posso che consgliarti di lasciar perdere convenzioni opinioni sensi di colpa racconti e adcolta SOLO il tuo cuore...senza pensarci troppo
    pratico meditazione da un po e uno dei primi insegnamenti è stato che i pensieri sono il nostro blocco più grande...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. piacerebbe anche a me fare meditazione, di sicuro mi farebbe molto ma molto bene!

      Elimina
  20. E' molto bello quello che scrivi! In bocca al lupo per questa nuova strada che forse intraprenderete, ci vuole un po' di pazienza ma vedo che ne hai, e hai tanta perseveranza! Ogni tanto demoralizzarsi è più che umano, ma sei brava a non fermarti e non lasciarti abbattere.
    un abbraccio

    PS
    quando è nato Marco, in ospedale, lui è scoppiato a piangere. Le persone in visita mi hanno guardata e mi hanno chiesto che cosa avesse. Ho risposto "E che ne so? Chi lo conosce questo?" e si sono messi tutti a ridere.
    Però anche per me è stato così... si ama giorno dopo giorno, quando lo si conosce, quando hai la PERSONA davanti. Prima si ama solo un'idea.

    RispondiElimina
  21. Leggo il tuo blog per la prima volta e in questo post mi ci rivedo in toto. Ora sono mamma adottiva e il percorso è stato lungo e complicato, ma nessun prezzo vale quanto un figlio.

    Solo una cosa vorrei evidenziarti, ho letto in una tua risposta: "non riesco a reggere il peso dell'attesa", se entri nel mondo dell'adozione armati di pazienza alla massima potenza, la parola "attesa" è l'incognita principale, preparati a lunghe e snervanti attese per ogni passaggio burocratico fino all'attesa finale quando saprai chi è tuo figlio ma non l'avrai ancora raggiunto.
    In bocca al lupo!
    Cristina

    RispondiElimina
  22. Questo post e' uno dei piu' belli ed emozionanti letti negli ultimi tempi. Ti ammiro, davvero.

    RispondiElimina
  23. Ok. Ora hai più chiarezza. Comunque sarà questo bimbo - adottato oppure nato da te, magari con un percorso analogo a tuo figlio - sarà tuo, vostro figlio. Ed è questo l'importante.

    RispondiElimina
  24. Un post bellissimo!!!! Anche io ho iniziato ad amare i miei figli....solo quando li ho visti e toccati. Anche io non ho mai avuto un bellissimo rapporto con il pancione....e con il seno soprattutto in quei mesi...
    Solo tu puoi decidere come e quando riprendersi la tua vita (incluso ricominciare ad incremarsi!!!!) concentrati su quello che hai, su tuo figli perché il tempo che gli neghi ora....non lo recuperi più. Solo lui ti darà la forza e la lucidità per intraprendere nuove strade.
    Se ti può essere utile leggi qui
    http://friendonthemoon.blogspot.it/2012/03/il-tempo-perduto.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il tempo può essere il nostro peggior nemico, e le rughe non c'entrano nulla!

      Elimina
  25. Carissima spero di cuore tu riesca ad esaudire i tuoi sogni. In parte ti capisco perfettamente... anche a me avevano detto che non potevo avere figli e invece... dicono che la mente fa tutto e in parte io ci credo... lo stress, la tensione possono essere determinanti... ecco perchè a volte delle coppie che non potevano avere figli ne adottano uno e pam... scoprono di aspettarne uno! Adottare un figlio è una delle cose più belle... ho sempre pensato sia essere mamma (e papà) ma alla seconda potenza perchè è un gesto d'amore immenso, pur essendo contraria e arrabbiata nei confronti del sistema che c'è dietro troppo speculativo e questo mi rattrista parecchio. Spero davvero tu riesca ad esaudire i tuoi sogni semplicemente perchè lo meriti davvero! Un abbraccio fortissimo!

    RispondiElimina
  26. C'era questa ragazza che faceva la scuola di specializzazione con me, credo che a causa di qualche farmaco che doveva assumere non poteva avere una gravidanza.
    lei e il marito decisero di adottare.
    Mi ricordo il giorno in cui le arrivò la lettera di idoneità per l'adozione, eravamo a lezione, mi ero emozionata anche io per lei.
    Dopo pochi mesi è arrivato il loro bambino di tre settimane di vita.
    Sono tutt'ora felicissimi, e credo che in modo diverso, anche quell'attesa, sia stata una gravidanza.

    Ora lei credo che lavori anche nell'ambito delle adozioni, se ti interessa scrivimi, che magari vi metto in contatto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie, ne approfitterò sicuramente e ti manderò una mail!

      Elimina
  27. Che bello questo post e lo spirito che lo anima.
    Condivido ogni parola e sento mio il tuo stato d'animo.
    Anch'io vorrei tanto adottare ma non sono "idonea" in quanto non coniugata, nonostante sia evidente che potrei crescere un figlio meglio di tante coppie.
    Ovviamente faccio il tifo per te e per voi.
    (e per i giorni a casa ti ricordo le istruzioni per l'uso che furono date a me tempo fa: http://www.pezzodicuore.blogspot.it/2012/11/fottere-la-malinconia3.html)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ecco, questa è una delle cose che non condivido. Persone come te sarebbero perfette e dovrebbero poterne avere la possibilità... Un abbraccio!

      Elimina
  28. Io credo che non esistano "figli di pancia" e nemmeno "figli di cuore": un figlio è un figlio, indipendentemente da dove abbia origine il desiderio e da dove l'amore inizi a "bussare".
    Sta bussando un'altra volta. Aprigli.
    Buon viaggio.:-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. con calma, non so ancora dove sia e se ci sia già ma l'amore ha già bussato da tempo, troveremo a chi aprire... Grazie!

      Elimina
  29. Emozioni fortissime, soprattutto ammiro la tua lucidità nel definire cosa è più vicino al tuo cuore, cosa desideri davvero. Avete amore, coraggio, speranza, tutto quello che serve per intraprendere il cammino giusto per voi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sono stupita anch'io dalla lucidità, non mi sarei creduta capace! a volte si hanno delle illuminazioni che fanno sembrare tutto più chiaro e soprattutto che fanno stare molto ma molto meglio!

      Elimina
  30. Arrivo oggi, tardi. Non ho letto gli altri commenti, ma il tuo post mi ha commossa e spiazzata nella sua sincerita'. E' bello, e' toccante, e' umile e parla invece della tua forza, del passato che nessuno ti ridara', Verdeacqua. Sara' una gravidanza, naturale o adottiva, diversa e percio' speciale cosi' come e' stata la prima, a suo modo. So che arriverai al tuo obiettivo. Ti abbraccio forte.

    RispondiElimina
  31. Ho visto in ritardo questo magnifico post. mi hai commossa e credo anche io che non ci sia differenza tra i figli di cuore e i figli di pancia. Quando lo hai tra le braccia e lo cresci insieme al resto della famiglia, il figlio di pancia diventerà figlio di cuore. Un grosso in bocca al lupo Cecilia

    RispondiElimina
  32. Arrivo qui dal blog di Lucy.
    E' bellissimo il tuo modo di aprire il cuore, con grande onestà.
    Io sono una mamma adottiva e avendo provato solo questo tipo di maternità, posso dirti che mai nella mia vita ho conosciuto amore più grande e profondo.
    Il mio percorso è inverso al tuo. Stiamo per cominciare il cammino della pma e vedremo cosa avrà in serbo il destino per noi.
    I bisogni possono essere diversi, nel tuo caso "solo" un altro bambino, nel mio "solo" una prima gravidanza. Ma entrambe sentiamo l'enorme desiderio di diventare madri per la seconda volta, di amare i nostri figli, indipendentemente da quale sarà il cammino per raggiungerli.
    Ti faccio un grande in bocca al lupo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sono felicissima di averti conosciuta, il tuo blog mi piace davvero molto! un abbraccio

      Elimina
  33. Arrivo sul tuo blog solo oggi e vagando in qua e in là sono capitata su questo post...non sono riuscita a smettere di leggere! Le tue parole rendono tutto molto..reale...è come se uscissero dal computer per diventare materiali...non so come spiegare questa strana sensazione!
    Ti auguro davvero che il tuo desiderio di una seconda maternità si realizzi...non importa come...l'Amore può tutto!!
    Un abbraccio

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.