Mi sono rotta le palle e non mi appassiono proprio più.
E sapere che non mi appassiono più mi fa proprio girare le palle.
Mi è sempre piaciuto discuterne, specie se animatamente, mi è sempre piaciuto leggere tra le righe e informarmi di più, mi è sempre piaciuto credere un minimo in qualcosa o come negli ultimi anni essere molto contro qualcosa.
Adesso mi sono davvero e semplicemente rotta le palle.
E se per caso non si fosse ancora capito, sto parlando di politica. La nostra. Sempre che sia degna di essere chiamata così.
Mi riferisco a quella cosa che dovrebbe essere alta, importante, seria, concreta, onesta, rispettosa. Ma la lista di aggettivi potrebbe essere infinita. E invece è sempre più piccola, mediocre, ignorante, lontana, disonesta e irrispettosa. Mi sono rotta le palle degli incompetenti, della gente non preparata, dei loro stipendi, dei comici posseduti e dittatori, dei loro interessi personali, del loro essere così sfacciatamente scorretti, finti, truffatori, bugiardi.
Mi spiace se c'è qualcuno di valido lì in mezzo non riesco più a vederlo tra tutta questa melma.
Mi sono rotta le palle di vederli scappare dalle domande scomode e di rispondere solo se seduti in qualche salotto televisivo dove tutto è organizzato. Ma dove vanno sempre così di corsa se poi i risultati non arrivano, gli obiettivi non vengono raggiunti?
Mi sono rotta le palle di vergognarmi. Perchè io mi vergogno. Mi vergogno dell'incapacità di questo paese di cambiare, mi vergogno nel rendermi conto che un museo gratuito per tutti e ben curato in Italia è impensabile mentre a Londra è normalità. Perchè l'arte è importante e dovrebbe essere di tutti, per tutti. Mi sono rotta le palle di provare quel senso di impotenza perchè no, io non potrò garantire a mio figlio quello che i miei genitori hanno permesso a me. Nonostante come loro io mi stia facendo il culo. Mi sono rotta le palle di vedere che non sanno fare il loro lavoro. Mi sono rotta le palle nel vedere che le larghe intese in Germania si fanno solo se la gran capa stanzia fondi importanti per scuola e sanità e qui invece dobbiamo ancora rifare una legge elettorale. Mi sono rotta le palle di sentir parlare della Cancellieri. Perchè la cosa doveva chiudersi subito e lei doveva semplicemente andarsene. E anche a testa bassa. E non doveva essere una grande notizia. Doveva essere ua cosa ovvia e normale. All'estero per una scorrettezza commessa ti chiama il tuo leader e ti dice di fare i bagagli. Qui il tuo capo ti chiama e ti dice solidarietà. Perchè il buon esempio non è importante, dovrebbe solo essere tutto. Perchè loro che dovrebbero farci da padri e madri, facendoci rispettare le regole interiorizzandole loro per primi, lavorando per noi e per i nostri successi, studiando e incoraggiando, rischiando in nome di tutti, rendendo il più possibile possibile il possibile, proprio come noi tutti i giorni facciamo per i nostri figli.
Mi sono rotta le palle di fare confronti. Di pensare che forse sarebbe ora di mollare tutto perchè per mio figlio qui non funziona. Mi sono rotta le palle di sapere che la crisi c'è ovunque ma che in qualunque altro luogo si sta facendo qualcosa.
Ma porca paletta basta. Saranno i soliti discorsi populisti, saranno i soliti discorsi sempliciotti, ma siamo sempre e ancora qui a farli.
Mi sono rotta le palle di gente che cambia idea ogni cinque secondi perchè sì, solo i cretini non la cambiano mai, ma la coerenza dovrebbe tornare ad essere un valore. Mi sono rotta le palle che si debba ancora dar voce al nano malefico B. Mi sono rotta le palle che si esulti perchè la legge è stata semplicemente applicata. Mi sono rotta le palle di vederlo e realizzare che è sempre più potente e ancora e ancora vincerà.
Mi sono rotta le palle di pensare che ce lo meritiamo. Che la politica è lo specchio del paese. Perchè no, cazzo, no. Vogliono farcelo credere. Vogliono che diventiamo tutti un branco di incompetenti e pecoroni. Ma sono loro che dovrebbero guidarci, insegnarci, farci vedere come si fa. E se siamo pecoroni e' colpa loro. E se c'è il berlusconismo e' colpa di Berlusconi. Noi siamo il loro prodotto.
Mi vergogno perché oggi il tasso di disoccupazione giovanile e' il più alto di sempre. Un record.
Mi vergogno, perchè sono diventata apatica. Non ci credo più, non mi interesso più, anzi scappo, da ogni trasmissione, da ogni articolo, da ogni discussione.
Perchè mi sono proprio rotta le palle.
Si sono portati via, con la loro incompetenza e disonestà, la mia voglia di sapere, partecipare, credere e tifare per qualcosa.
Mi vergogno, perchè sono diventata apatica. Non ci credo più, non mi interesso più, anzi scappo, da ogni trasmissione, da ogni articolo, da ogni discussione.
Perchè mi sono proprio rotta le palle.
Si sono portati via, con la loro incompetenza e disonestà, la mia voglia di sapere, partecipare, credere e tifare per qualcosa.
Mi vergogno perché sono diventata una a cui girano le palle.
Scusate lo sfogo.
Non ci conosciamo, scusa dunque se mi permetto. Fai la valigia. Io l'ho fatta (anche) per i miei figli e non tornerei mai indietro. Capisco lo sfogo. Se e quando sarai lontana tornerà tutto a essere una tua responsabilità. Tosto, impegnativo, impagabile.
RispondiEliminaVorrei poter dire che sbagli ma non posso. Tosto impegnativo e impagabile, uau come vorrei...
EliminaÉ davvero drammatica, qui, la situazione. Sono dei miserabili ma quel che mi preoccupa di più é il fatto che non capisco cosa possiamo fare.
RispondiEliminanon è normale che mentre legga il tuo post - di cui condiviso tutto, davvero..- mi vengano i brividi, mi monta la rabia e anche quel nodo alla gola che prelude ad un urlo o al pianto...
RispondiEliminanon è normale. Come questo Paese non lo è.
Ed io non so cosa sia meglio fare...se prima la voglia di far la valigia sembrava una via buona, oggi ho qualche dubbio che in parte deriva da riflessioni come questa http://www.mumtrioska.it/2013/11/chi-resta.html
condivido molto. la cancellieri che non muove il culo, una classe politica per lo più improvvisata o mummificata, il continuare a non rendersi conto che questo paese dovrebbe ricavare almeno, ma proprio come minimo, la metà del proprio pil dal patrimonio culturale, artistico e naturale, e invece lo facciamo cadere a pezzi.
RispondiEliminaanche se personalmente sono più stufa di sentir parlare di crisi che di tutto il resto.
perché la stanno usando tutti come parafulmine ed alibi :l'Italia e la sua classe politica becera e la sua industria spesso ottusa e miope, la Germania e il suo virtuosismo poco solidale, l'Europa tutta, che quella che mi hanno venduto dalle elementari in poi, e per come ho avuto modo e fortuna di viverla dal liceo in poi, non ha nulla a che vedere con questo sistema di compromessi e ricatti finanziari ed economici.
Ieri sera mio marito è tornato a casa dal lavoro con una notizia non buona, non esattamente il regalo che vorresti aprire sotto l'albero.
E piangendo ho detto anch'io, per l'ennesima volta, andiamo via.
Quel che mi frena sono gli affetti ,"detto niente" ha fatto lui...
Ma non so se sia solo questo.
Se non andiamo via è perché non vogliamo andare via da qui.
E non vorrei mai doverlo fare perché qui non va, perché "ci tocca", mi sentirei morire ogni giorno.
Vorrei fosse una scelta, consapevole e voluta, non una fuga.
Ecco, l hai spiegato bene tu, non dovrebbe essere una fuga ma una scelta.
EliminaCredo che con questo post tu abbia dato voce ai pensieri di tante, tante persone.
RispondiEliminaTra cui la sottoscritta, che si è rotta le palle e si vergogna quanto te. Grazie
Anche io sono arrabbiata, ma sono più arrabbiata con chi dice "loro"..perchè loro sono lo specchio nostro, è brutto ma è così, sono lo specchio di tutti quelli che non pagano le tasse, che cercano di fare i furbi sempre e comunque, che "l'importante è che sto bene io e chissenefrega degli altri", che si sono spappolati il cervello davanti a maria de filippi per vent'anni e ora ci mettono anche i loro figli a spappolarsi il cervello. Anche io sono arrabbiata e anche io a volte voglio andarmene da qui. ma poi non ce ne andiamo e continuiamo a lamentarci e non facciamo niente. E mi arrabbio ancora di più con me stessa. Il tuo sfogo ha aperto i rubinetti dei nostri sfoghi...
RispondiEliminaSono d'accordo in parte... Io mi lamento ma faccio. Non faccio politica perché non è il mio mestiere io faccio il mio lavoro. Pago tutte le tasse, faccio la raccolta differenziata, chiedo lo scontrino, cerco di porre il rispetto degli altri e del loro essere prima di tutto, non guardo certa tv perché non mi piace e perché mi rifiuto. Io nel mio piccolo mi impegno. E per questo mi girano le palle. Chi sbaglia ha insegnanti sbagliati non credi?! (Non vuole essere una giustificazione 😉)
EliminaNon concordo solo su una cosa e precisamente sul fatto che " dovrebbero guidarci,insegnarci,farci vedere come si fa ". Il premier " accarezza i problemi " non risolvendone alcuno, nomina ministro della giustizia una persona il cui marito ha precedenti penali,non è ancora riuscito ad uscire dal pasticcio dell'Imu,non ha dato e fatto ancora niente per ill ns. Paese. Questa gente non ha niente da insegnarci,non può nemmeno dare il buon esempio,però alla fine qualcuno li ha votati. da italiano all'estero mi chiedo: serve ancora votare ? per ritrovarci con un'altra "ammuchiata" di politicanti inconcludenti come quella attuale ? Che futuro possono garantire per i ns. figli ? Scusate lo sfogo,ma penso che tutti noi ci meritiamo qualcosa di meglio.
RispondiEliminaE infatti sono le persone chiamiamoli pure politici che non vanno. Come figure dovrebbero insegnare dare il buon esempio ma purtroppo è proprio come dici tu. Sono impreparati oltre che profondamente egoisti. Non proprio un curriculum di rispetto. A volte penso che tu abbia ragione: non so cosa serva ancora votare si solo che al mio voto ho sempre dato importanza perché mi faceva sentire parte di un qualcosa e non esercitare più questo diritto mi spiazza. Mi girano le palle proprio perché mi hanno tolto la voglia di dire la mia...
EliminaGrazie per il tuo commento. Si, sono convinta che meritiamo di meglio
Cara Cecilia, il tuo sfogo è sicuramente quello di noi tutto! io ormai non accendo più la tv e l'unico giornale che continuo ha comprare è internazionale. per di più stando a Roma, a volte questi loschi figuri, mi tocca anche incontrarli, quando decido di farmi un giro in centro, visto che la sede di forza Italia l'hanno messa in una delle mie piazze preferite e di fronte alla mia cioccolateria preferita.....proprio qualche giorno fa ero lì con mia mamma, proprio per tirasi un po' su il morale e prenderci una buona cioccolata con panna e non ti dico che sfilata di Santanchè, Polverini, Carfagna, Gelmini, ecc. tutte strafighe e sorridenti come delle amiche di vecchia data....ecco io avrei dato fuoco a tutte loro:-((
RispondiEliminaEcco perché non riesco più a guardare un telegiornale, dopo mi sento uno straccio. Continuo a dire che nella nostra scuola si dovrebbe insegnare educazione civica - nel senso più ampio del termine - fin dall'asilo. Perché noi adulti siamo i primi a non dare il giusto esempio, dalla popò del cane non raccolta alla devastazione del luoghi pubblici ... se non riusciamo a capire che buttando una cartaccia per terra sporchiamo anche il nostro mondo e facciamo un danno a noi stessi, come possiamo pensare di amministrare la cosa pubblica con onestà?
RispondiEliminaProvo come tanti altri a fare il mio dovere di cittadina ma lo scoramento è grande.
Però un popolo di pecoroni a volte lo siamo. Si va dove tira il vento, e si sa che il vento cambia direzione continuamente! Io più che apatia, ho schifo ed ovviamente vergogna, perché messi così, non c'è speranza ed il resto del mondo ci prende pure per il c..o!
RispondiEliminaancor più volgare di te dico che mi sono proprio rotta il cazzo pure io! Ho creduto a un sacco di cose, pensato che forse magari qui là... niente. Un paese allo sfascio, gente che da mesi non prende lo stipendio, tasse su tasse una roba oscena, zero futuro, e poi vanno in Tv a chi la spara più grossa.
RispondiEliminaVerdeacqua, mi hai ispirata! Ho aperto un blog pensando a te, pensando a tutte voi! Noi ce ne siamo andati e qui racconto il peché e il percome
RispondiEliminahttp://bye-byeitalia.blogspot.com/
baci,
Emme
Condivido in pieno lo sfogo e lo schifo per la scena politica. Tante volte ho pensato di andarmene ma poi i genitori, i figli già grandi e i nipoti mi trattengono. La cosa migliore è continuare nel nostro piccolo a testa alta, diamo noi il buon esempio.
RispondiEliminaSottoscrivo e applaudo.
RispondiEliminaAggiungo però anche una grande, antica e triste verità: "ogni paese ha il governo che si merita". purtroppo siamo una minoranza noi che ci arrabbiamo (io me ne sono proprio andata e mi guardo bene dal tornare, con grande dispiacere). quelli sono lì perché sono stati votati. i giornali scrivono le stronzate che scrivono e c'è gente che spende soldi per comprarli. i tg vergognosi hanno ancora un pubblico. sono persone in carne e ossa che fanno le x sulle cartelle elettorali, leggono articoli allucinanti e ancora li considerano giornalismo e accendono la tv; non sono spiriti invisibili!
l'italia è di un'arretratezza culturale avvilente.
Lasciamo perdere va, che io in "casa" ho alcuni di quei "vecchietti" che hanno contribuito a portare avanti il signor B da 20 e che ora piangono perché è stato finalmente cacciato, ma purtroppo sono tutti ciechi, mi son rotta da un bel po' e purtroppo quello che dici è vero si diventa apatici :(
RispondiEliminaMi vergogno tanto anche io e mi sono scocciata di dire e rideire sempre le stesse cose sulle solite facce.
RispondiEliminaTi abbraccio
Raffaella