23 gennaio 2013

tutto cambia + ricetta

Se guardo indietro sono cambiate davvero tante cose. Sono cambiata.
La base è sempre la stessa ma la sostanza cambia. Non è solo perchè sono diventata mamma, non è solo perchè sono passata da studentessa a lavoratrice, è soprattutto perchè il tempo passa. Io divento più grande ogni giorno, ogni anno che passa. Non nel senso di più vecchia (anche se in realtà è quello), spererei più saggia (ma non ci metto la mano sul fuoco), semplicemente più grande. Faccio e imparo cose che sono da grandi. Per il resto del tempo invece faccio la nanetta di tre anni anch'io per solidarietà con quello che scorrazza per casa.

Ieri mi sono fatta la mia prima primissima puntura da sola. Mi buco la pancia di ormoni per stimolare l'ovulazione in vista della iui e me lo faccio da sola. Io ho il terrore degli aghi. Non un terrore qualsiasi. Gli aghi sono il mio incubo. Io che sudo freddo per un prelievo, guardo sempre dall'altra parte e non sono mai riuscita a vedere Trainspotting.
Non è perchè fa male, so che non fa male, ma mi fa un senso pazzesco. Non mi fa senso nient'altro, adoro i ragni, non ho problemi con nessun insetto di nessun genere, non ho neanche problemi con il sangue in generale. Odio semplicemente gli aghi. Profondamente.
Ieri vado dal medico che doveva farmi lui la prima puntura e poi contavo sul marito per le altre. Arrivo e mi spiega come fare, poi mi guarda e mi fa: prego se la faccia. Sì, ho capito, gli faccio io, adesso vado a casa e... No si faccia qui la prima, su forza che non ho tempo con queste sciocchezze. E io ho fatto. Ho guardato tutto, bucato, iniettato e sono sopravvissuta. Davvero una cazzata. Forse oggi riuscirò anche a farla con un pò meno tremore. Adesso non mi fanno più paura gli aghi. E' ufficiale. Tiè.
Questa è una cosa da grandi.

So cucinare. Non voglio essere presuntuosa, non sono certo la regina dei fornelli, ma riesco a preparare cose buone da mangiare. Per me è una conquista incredibile. Posso dilettarmi in cucina, posso preparare dal nulla involtini di pollo, risotti e sughetti gustosi. Ma la cosa che mi piace cucinare di più sono i dolci. E questi non è che mi vengano proprio sempre sempre...
Il plum cake sì, ma per fare quello non serve essere grandi.
Il cioccolato non mi piace. Non so cosa fare, l'ho provato in tutti i modi ma proprio non mi piace. Da sempre. Direte che fortuna e invece proprio no, mi fa venire sempre voglia ma se provo è nausea sicura. Nemmeno il cacao sul cappuccino. Nemmeno sul tiramisù. Dolci al cioccolato ne faccio qualche volta perchè gli uomini di famiglia ne vanno ghiotti ma devo dire che non mi spreco tanto... Mi è venuta la Sacher al primo colpo una volta. Dicono fosse buona. Sono soddisfazioni. Però non l'ho mai più rifatta. Tanto mi era venuta.
La cucina è fantasiosa per il salato, puoi provare e azzardare ma per i dolci è tutta un'altra cosa. E' precisione allo stato puro e per questo mi diverto di più. Diventa una questione di principio.
Il mio tallone d'Achille è sempre stata la pasta frolla.
No, non sono impazzita, sto scrivendo di pasta frolla. Sì, io. Sono diventata grande e posso anche scrivere di pasta frolla.
Ieri ho fatto una crostata con crema pasticcera e frutti di bosco. Credo fosse la decima volta che ci provavo e fino a ieri non mi era mai venuta come si deve, che in cucina deve voler dire soprattutto buona.
Ieri era un giorno diverso, un giorno da grandi. E nella mia testa mi sono sempre immaginata che da grande sarei stata una che sapeva fare ottime torte.

Altra cosa da grande: ho un'alzatina. Avrei potuto scrivere solo questo per riassumere il post.

Condivido con voi la ricetta a patto che se per caso vi capita di rifarla e viene meglio della mia ve lo teniate per voi.

ingredienti:

per pasta frolla:
250 gr di farina
125 gr di burro freddo (appena tolto dal frigo)
100 gr di zucchero
1 uovo
1 tuorlo

per la crema pasticcera:
1/2 l di latte
4 tuorli
100 gr di zucchero
vaniglia (stecca o aroma)
40 gr di amido di mais
100 ml di panna fresca

per la copertura
450 gr di frutti di bosco surgelati (che vanno benissimo, ne avevo parlato già qui, li trovo comodissimi che vi devo dire?!)
zucchero a velo

Preparazione:
Prima cosa se i frutti di bosco sono congelati vanno tirati fuori e lasciati in uno scolapasta a gocciolare altrimenti inzuppano la torta. Poi si passa subito alla frolla.
Questa è l'unica ricetta di pasta frolla che mi viene senza dovermi arrabbiare, deprimere e buttare all'aria tutto. Setaccio la farina sul piano di lavoro e faccio la fontana (termine molto tecnico infatti il Piccolo Lui non ha capito: a me mamma sembla solo un buco). Metto lo zucchero, l'uovo intero e il tuorlo nel "buco" e ai lati tutti i pezzettini di burro.
Mescolo prima un pochino con le dita uova e zucchero (ecco ricordarsi di togliere gli anelli prima, io non lo faccio mai e guardando la mia fede direste che sono sposata da 100 anni da quanto è rovinata) poi comincio ad impastare tutto bene, max cinque minuti ed è pronto.
A questo punto di solito il livello di disordine raggiunto nella mia micro cucina è pari al caos che nel frattempo mio figlio ha creato in salotto da solo: basta dire TANTO per rendere l'idea.
Lascio l'impasto in frigo almeno mezz'ora. L'impasto che viene fuori è parecchio, va bene per questa crostata e una quindicina di biscotti che prepara il nano mentre io vado avanti con la torta. Così lo tengo "buono". E poi questa ricetta di frolla mi viene e anche se ne venisse fuori un quantitativo per trenta crostate non cambierei una virgola. Ricetta che viene non va cambiata. Altro che tutto cambia.
Passato il tempo di riposo stendere la frolla che serve, mettere sulla carta forno e infornare (ricoperta di carta forno e fagioli secchi) per 15 min a 180 gradi.
Intanto si prepara la crema: mettere a bollire il latte con un cucchiaio di vaniglia (se siete organizzate e l'avete comprata la stecca di vaniglia è meglio) e in una ciotola a parte mescolare 4 tuorli, amido di mais e zucchero con le fruste elettriche, altra cosa da grandi che a me ha cambiato la vita (si fa per dire).
Quando il latte bolle aggiungere il composto di uova zucchero e amido e mescolare bene con una frusta. Mettere in un piatto, coprire con la pellicola trasparente che aderisca bene alla crema e mettere fuori dalla finestra a raffreddare. Sempre che non sia agosto.
Tirare fuori la torta, togliere i fagioli e rimetterla in forno massimo 5 minuti. Ricordarsela.
Poi farla raffreddare.
Montare la panna fresca (io ci aggiungo un pò di zucchero)
Quando la crema si è raffreddata la sbatto di nuovo un pò con le mie care fruste elettriche e poi la mescolo con una spatola aggiungendo la panna montata.
Riempio la frolla con la crema, ci metto sopra un sacco di frutti di bosco e zucchero a velo.
Una meraviglia.

Il delirio creato da mio figlio nel frattempo per fare 3 biscotti è peggio del mio. Questo mi rincuora, sono più grande faccio meno disastro. Però visto che sono la più grande spetta a me la pulizia. Ci provo a coinvolgerlo, perchè è giusto che impari anche a ripulire ma fa peggio. Quindi amen, lo educherò a ripulire domani. Adesso voglio solo che il caos sparisca.
Sono sfinita.
Entra in casa il marito, sgrana gli occhi di fronte a quella che per me era una cucina quasi a posto mentre per lui era appena passato un tornado e mi guarda: "ancora con 'ste crostate, ma ti sei proprio fissata."
Caro lui. Non ne avrà neanche una fetta. (ovviamente non è andata così, ci ha dato dentro a colazione).
Io che sono diventata più grande perchè gli aghi adesso mi fanno un baffo me la merito eccome.

Si cambia e per fortuna. Le paure cambiano. Si possono affrontare.
Trainspotting non lo guardo comunque. Potrebbero venire turbe mammesche e ora non è proprio il momento.
Si cambia e s'impara a cucinare. E per fortuna lo si fa perchè in fondo è divertente.




36 commenti:

  1. anch'io sono grande... e, infatti, ho un'alzatina proprio uguale-uguale alla tua (ikea vero?).

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  2. cara questa crostata è fantastica.
    me ne mandi un pezzetto?

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    1. Ce la siamo già spazzolata tutta!!! la prossima volta promesso!! :)

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  3. Se diventando grandi si impara a cucinare, allora c'è speranza anche per me forse :) Questa crostata sembra liffisssssima!! (Tranne i frutti di bosco, che a me non piacciono)
    P.S. Anche a me fa senso vedere gli aghi che si infilano nella pelle O_o
    P.P.S Ho la stessa alzatina IKEA!

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    1. Se sono diventata "grande" io possono riuscirci tutti!!!

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  4. ottima crostata..e ottimo inizio!non aver paura vuol dire iniziare alla grande

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  5. l'alzatina ikea ce l'ho, i frutti di bosco pure.....nono mi resta che provarci!!!!;-))
    ps: in bocca al lupo per il tuo grande sogno!

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  6. Io dopo il parto mi sono dovuta fare per un mese le punture di eparina sulla pancia, avevo una paura.... ma alla fine sono dovuta "diventare grande" pure io in quel periodo. Non vedo l'ora di provare a fare questa torta, a me piace cucinare solo torte, di tutti i tipi! ps: come fa a no piacerti il cioccolato??!!! ;-) io vivo di nutella

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  7. Sono cose piccole che ci fanno diventare grandi!

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  8. Per la puntura ce la posso fare, per la torta assolutamente no!!!!!

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  9. Mai fatto punture, pessima in cucina e mai avuto alzatine ... sono piccola! Sono piccola!!
    Bè, un lato positivo dovevo pur trovarlo ;)
    Tu bravissima e in bocca al lupo per l'esito delle punturine

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    1. Grazie! Cmq credo che ognuno diventi grande a modo suo superando i propri personalissimi limiti! Tu sei una grande!

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  10. Io che sono appena nata, adesso so cos'e' l'alzatina :-)

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  11. L'alzatina è da grande? perchè a me piacciono tantissimo da sempre!
    però in effetti non ne ho mai avuta una... ;)

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  12. Cavoli, sono ancora piccola, ma mi sa che entro un anno tocca diventare grande anche a me!

    Complimenti per il blog!

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  13. ehm la puntura si, la crostata no! Sono grande ma la cucina ehmmmmm sei sicura che è una cosa da grande? ;)

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    1. Non so se sia una regola generale anzi no credo proprio ma per me e' sicuramente una cosa da grandi!!

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  14. Anche per me la pasta frolla era il tallone d'achille. Poi ho visto Anna Moroni, che non mi proprio simpatica ma che per fare la frolla butta tutto nel mixer. E viene una favola.
    Comunque fantastica la torta, mi hai fatto venire una fame...

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  15. Che post meraviglioso, ti vorrei davvero avere come amica!
    Lorentim

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  16. Fantastico post! Io mi facevo l'eparina in pancia dopo aver partorito e da sola e nn avrei MAI pensato di farcela, la cosa nn mi ha scosso tanto quanto aver ricevuto in regalo un'alzatina (giuro!) che ho ritenuto essere una cosa "antiiica", adesso che sono mamma e sposata da diversi anni posso anch'io giudicare queste cose come "una grande" ma ci ho pensato solo leggendo il tuo post! :-D
    un abbraccio amica dolce,
    Marinella

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  17. vuoi ridere? sono una schiappa ai fornelli, l'anti-casalinga per eccellenza e mi viene bene la pasta frolla. dal primo tentativo. si sono stupiti TUTTI quelli che mi conoscono. mah.
    per le punture, per quelle ci vuole coraggio. comunque. perchè fanno parte di un percorso per cui è richiesta forza. e mi pare che tu ne abbia da vendere. non come un "grande", ma come i bambini. perchè loro ne hanno tanta di più.
    un abbraccio

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    1. sei fantastica, ma questo lo sapevo già!!! Grazie per le tue parole che sono sempre bellissime e vere! Un abbraccione

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  18. Che bello questo post. Tenero e divertente nello stesso tempo :-)

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  19. Ma quella torta è uno spettacolo! Urge che ti venga a trovare quanto prima, appena le giornate avranno 36 ore...
    Baci all'ometto.

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