Ho cominciato a leggerlo emozionata. L'emozione data dal fatto che, oltre che sentirmi molto "dentro" l'argomento, fosse il libro scritto da una quasi amica, da una persona con cui ho già scambiato belle parole, con una persona che un pochino forse conosci già, per alcune piccole grandi cose. Una persona che ti ha già emozionata. E un pezzetto di lei adesso è a casa con me. Perchè questo suo libro è un pezzetto, neanche troppo piccolo, di lei. Del suo viaggio verso il suo splendido bambino. Del suo rapporto con l'altro protagonista, il papà del bambino, il suo compagno in questo viaggio.
E' un libro che intervalla poesia con fredda e spietata realtà, dolore e statistiche, consigli utili e informazioni pratiche e vissute.
E' un libro che ho divorato con ingordigia e che mi sono ripromessa di leggere con più calma.
Non sono brava con le parole, Mamma Piky ci è riuscita molto meglio di me!
Quello che posso fare è prendere spunto. Perchè c'è molto di me e c'è molto di diverso da me.
Ognuna ha la sua storia e ognuna vive a modo suo (e menomale che è così) la ricerca della maternità.
La mia storia e quella di Raffaella sono molto diverse.
Io sono già mamma. Io riesco a vivere tutto con molta più serenità perchè nonostante la ricerca sia molto faticosa ho la mia riserva di energie, la mia carica.
Io non ho il "problema del tempo" o per lo meno non come lo ha vissuto lei. Sento anch'io però il tempo che passa. E' l'attesa impotente. E' il desiderio forte.
Io non prego. Io non ho un rapporto con Dio come ce l'ha lei. Ho sempre creduto di non aver bisogno di un Dio, ho sempre creduto più alle magie che non ai miracoli. Credo sia un qualcosa che manca nella mia vita. Io ho scelto di credere solo nell'uomo, nella scienza e nel destino. Ma questo è tutto un altro enorme e gigantesco discorso.
Ma quelle tra me e Raffaella non sono differenze che allontanano, anzi. La condivisione, il confronto, la comprensione di chi può capire è aria fresca, è necessità, è vita. Perchè le storie sono diverse ma è raccontandocele che troviamo un pò più di forza per viverle.
Almeno così è per me.
E anche se il vissuto è diverso certi sentimenti sono gli stessi. Quello che si prova accomuna quelle che cercano. Ed è qui che non ci sente più sole.
Uso le sue parole perchè lei le ha trovate. Sono parole giuste e vere, sue ma anche mie. Io non ho ancora elaborato bene il tutto, anzi ci sono proprio immersa, sono nel pieno della fase dell'attesa, sto vivendo la "folle giostra". E' la fase della sospensione. Della speranza. Del tenersi a forza con i piedi per terra. Ancora devo fare e ancora dovrò vivere e capire.
(Anch'io l'altro giorno, prima di leggere le tue parole, mi sono toccata la pancia dopo la puntura e le ho detto "fai la brava, passerà"...)
Raffaella è stata brava e lo sa.
"Ho retto di fronte alle delusioni, alle difficoltà, al senso di inadeguatezza e a quello di colpa, a quel misto di vergogna e colpevolezza che solo chi ha problemi d'infertilità conosce.
[...] Accettarlo è doloroso. [...] Occorre essere stati là, nella terra dell'infertilità, per capire quanto ci si possa sentire fieri, orgogliosi, coraggiosi e, contemporaneamente, infinitamente fragili e persi."
"Fragile e indistruttibile al tempo stesso. Si piange fino a straziarsi per poi rimettersi in piedi e dirsi che in fondo non serve piangere, serve solo crederci.[...] E' il senso di impotenza nei confronti delle cose che non accetti, che vorresti cambiare ma sai che non puoi.[...] è deporre le armi mettersi l'anima in pace e riposare.
E' accettare che la faccenda non dipende più da noi."
Credo che tutto stia nel fissarsi dei limiti. E ognuno ha e deve avere i suoi. Non esistono limiti giusti o limiti estremi, esistono solo i propri limiti consapevoli. Quelli che ti permetteranno di stare bene, perchè ci hai comunque provato, ma anche quelli che non ti fanno perdere di vista quello che c'è.
E io ho moltissimo. Io e Raffaella siamo mamme. Siamo molto fortunate.
Perchè "ci vuole una miscela in parti uguali di tenacia e fortuna. La tenacia è la virtù delle donne.E' spesso scomoda, ma è la qualità che muove il mondo e spezza gli equilibri. [...] La fortuna invece altro non è che il tocco della buona sorte. La puoi cercare ma resta sempre una parte di ignoto, una parte di destino dove nessuno può niente."
Rinnovo i miei grazie anche qui, Raffaella. Brava. Per tutto.
E per la cronaca questa è sempre stata la mia preferita dello Zecchino d'Oro...
con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma
e mai come oggi la citazione che Paola usa per iniziare il suo post casca a pennello con il libro di cui ho parlato qui.
Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso.
Marcel Proust
Come non sei brava a scrivere??? Mi hai fatto commuovere pensando a voi....è tutto il giorno che piango!!! Ehi basta eh???!!!! :-)))
RispondiElimina;)
Eliminastanotte leggendo il libro di Raffaella, non ho potuto non pensarti cara verdeAcqua, ho pensato a te, alla mia amica Romi e molto anche a me. Per tutte un enorme in bocca al lupo!!
RispondiEliminaanche io ti penso spesso quando mi ritrovo a scrivere di quest'avventura e spero davvero che anche i tuoi sogni possano diventare realtà!
EliminaConcordo con Mammapiky, come non sie brava a scrivere?! io mi sono emozionata...
RispondiEliminagrazie, ma le parole belle sono di Raffaella!
EliminaE' sempre un piacere leggerti, a volte nn si apprezza quello che si ha, senza pensare che altri lottano per avere quello che vorrebbero. Un grande bacio..
RispondiEliminagrazie e un bacio anche a te!
EliminaBella segnalazione.
RispondiEliminaA presto!
:-)
:)
Eliminasi scivola leggeri tra le tue righe
RispondiEliminagrazie Giogia, l'obiettivo di tutto ciò è proprio poterne parlare lasciando la pesantezza, che questo argomento per forza di cose porta con sè, da parte...
EliminaMolto bella questa "recensione" dolce, tenera ed emozionante. Non conoscevo la storia di Raffaella e per quanto non mi appartiene ( i miei figli sono nati " alla prima botta") credo che il libro abbia comunque tanto da insegnarci.
RispondiEliminaBrave tutte e due!!!!
Assolutamente, l'amore di mamma non ha confini e soprattutto non importa da dove e come arriva il proprio figlio, Raffaella lo spiega molto bene!
EliminaSei dolce, sai? sei una brava amica!
RispondiEliminaDevo leggerlo! Mi è capitato tra le mani qualche giorno fa e me lo sono fatta scappare. Rimedio al più presto. Hai usato parole molto dolci e sincere... A presto, Valeria
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