tag:blogger.com,1999:blog-26329434592587863052024-03-14T08:14:40.921+01:00verdeacquaverdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.comBlogger305125tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-77575182881681923542018-05-09T12:08:00.001+02:002018-05-09T12:11:07.644+02:00Su quel muro ci siamo noi.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaWcALpe8_Piz0TgMCpzGtoylMUaanvKZr6-y4JhK0gy9rPvWWIHwJQ_TIOt4N1Ej1xew9-oIa-GRkKLVKx8dLn8IRK_A20-xZ5xJmB-kIeEJPLjdGlZQ-g-Xot8RqV3OO2URET6Ziyy8/s1600/IMG_1216.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaWcALpe8_Piz0TgMCpzGtoylMUaanvKZr6-y4JhK0gy9rPvWWIHwJQ_TIOt4N1Ej1xew9-oIa-GRkKLVKx8dLn8IRK_A20-xZ5xJmB-kIeEJPLjdGlZQ-g-Xot8RqV3OO2URET6Ziyy8/s640/IMG_1216.JPG" width="512" /></a></div>
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Questo è il muro di casa nostra, quello che da giù porta su e viceversa. Fin da quando vedevo le planimetrie e questa casa era solo un disegno volevo che diventasse una raccolta di tutto quello che siamo, il nostro racconto, sempre lì a portata di sguardi.<br />
C'è da dire che ovunque io vada porto a casa cartoline, stampe, foto. Che sia una mostra che mi è piaciuta, che sia un viaggio che facciamo. Ho scatole e scatole, per la gioia di lui, piene di cose così. Dei viaggi poi tengo davvero tutto, dai biglietti dei mezzi pubblici, a quelli dei ristoranti che mi sono piaciuti, a quelli di ingresso ai musei, ma questo è un'altra cosa.<br />
Su quel muro ho appeso da subito tutto ciò a cui tenevo di più, modificandolo più e più volte in questi due anni che abitiamo queste mura.<br />
<a name='more'></a><br />
C'è il poster del Guggenheim che comprai quando, da sola, per la prima volta vidi New York, quando c'erano ancora le torri, quando la me di oggi si stava costruendo. Poi c'è il Mondrian che invece comprammo io e lui, sempre a New York, tempo dopo, quando le torri non c'erano più. Ci sono i ritagli del calendario, quello della nostra prima casa, quello di Rothko che avevo cercato e cercato e poi trovato e che alla fine ho trasformato in 12 quadretti. Ci sono le stampe di Warhol prese con il fidanzato di prima e quel quadretto comprato a Damasco, quando si poteva ancora andare liberi in <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2012/09/omaggio-alla-siria.html" target="_blank">Siria</a>, ed era bellissima. C'è la sardina di quel <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/search?q=portogallo" target="_blank">Portogallo</a> che tanto ho amato, tutti insieme, anche se lei era ancora un tutt'uno con me. Ci sono le foto di San Francisco, dei piedini nudi e sporchi di Ada a <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/search?q=capraia" target="_blank">Capraia</a>, c'è l'ultima foto di mio figlio ed io abbracciati, di quando voleva ancora gli abbracci stretti stretti, c'è la Bretagna (di cui devo sempre e ancora raccontare) e la <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/search?q=corsica" target="_blank">Corsica</a>, il poster psichedelico preso in quel bellissimo museo di <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2013/08/se-volete-sapere-cio-che-qualcuno-teme_26.html" target="_blank">Zagabria</a>, il primo Natale in quattro, i sorrisi buffi di lei, la stampa della mostra di Matisse che tanto ho amato, Degas che piace tanto alla mia ragazza sempre in tutù, Porto e <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2017/12/5-giorni-tokyo.html" target="_blank">Tokyo</a>, che ultimamente va ancora per la maggiore sulla parete, il primo dipinto di mia nipote per me, la Piazza Rossa di Mosca e Giacometti, ah come amo Giacometti!<br />
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In poche parole, su quel muro ci siamo noi. Noi insieme, noi come pezzetti unici, noi in due, noi quando eravamo tre, noi che siamo quattro.<br />
In altre parole il mio consiglio è tenete tutto, tutto ciò che è foto, ricordi, carta, stampe, sempre. Lasciate al resto le furie del decluttering che ogni tanto ci stanno, comprate cornici ikea da pochi soldi (ho scatole anche di queste ancora da riempire), usate quegli scotch adesivi da muro che sono meglio dei chiodi e vi permettono di fare come faccio io, cambiare sempre, invertire, sostituire ricordi, rimpiazzare colori, così che il muro cambi con voi.<br />
Perchè cambiamo sempre e se non cambiasse mai nulla, non ci sarebbero le farfalle.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-57111627151112857002018-04-26T10:47:00.000+02:002018-04-26T10:48:24.465+02:00A te - versione 9 anni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8OSjWpsA4OMYLz6Aclz-uTqSqLzitu6ASVyL8klf9pm_esS5NMUF4HhXu2Y0omC-9NG-nEyNj3AVIO-lKetXDabyxyuXnWjvSK_QYUBxqEDuOUx2Z5BTxviNHPW3HPwwn1ZQ-a6kPXx8/s1600/Snapseed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8OSjWpsA4OMYLz6Aclz-uTqSqLzitu6ASVyL8klf9pm_esS5NMUF4HhXu2Y0omC-9NG-nEyNj3AVIO-lKetXDabyxyuXnWjvSK_QYUBxqEDuOUx2Z5BTxviNHPW3HPwwn1ZQ-a6kPXx8/s640/Snapseed.jpg" width="480" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span>
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<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che spesso mi sfuggi, che ti sento sgusciare via, come è giusto che sia.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che sei stato il primo, che hai cambiato tutto e che continui a essere una sfida. </div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che sei un puntino lontano ma che ancora ti giri a cercarmi.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che hai scandito il tempo e l'hai accelerato.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te, a quel tuo sorriso buono e a quel tuo grugno scontroso.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te, alle tue cuffie nelle orecchie, alla tua voglia di amici, alla tua testardaggine, al tuo essere spesso e volentieri inaccessibile ma anche prevedibile.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che sai quando allungare la mano ed aiutarmi.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che a volte semplicemente non vuoi. E quindi alla me che si arrabbia. </div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che mantieni delle tradizioni, come la doccia, che non vuoi mai fare e poi non vuoi mai smettere di fare.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che quando devi cavartela da solo lo fai. Alla me che vorrebbe salvarti da ogni dispiacere e ripararti da ogni pioggia ma che sa che non funziona così.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che sei molto più come tuo padre ma sai anche portare avanti un pò di me.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te, che le parole non sono mai abbastanza.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che l'anno prossimo sono due mani piene.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te che mi dimostri che in qualche modo ho fatto un buon lavoro.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te, che sei sempre più tu.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A te, buon compleanno.</div>
verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-7644924094504579092017-12-04T14:46:00.000+01:002017-12-06T11:41:08.554+01:005 giorni a Tokyo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLc6yvNYHEryXhBO1GyCd14FBGfg8nP7Cza7Gmdk3T_nzGPvWgLuBOj5pDrpoVypxxblLaCoJZ7pRJLJt2S7yKg-xxDizsrU22I-OtU4up89QJ4yo3Qkepg9Aq2_o24T5x5eO-kCRUdPM/s1600/IMG_5736.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLc6yvNYHEryXhBO1GyCd14FBGfg8nP7Cza7Gmdk3T_nzGPvWgLuBOj5pDrpoVypxxblLaCoJZ7pRJLJt2S7yKg-xxDizsrU22I-OtU4up89QJ4yo3Qkepg9Aq2_o24T5x5eO-kCRUdPM/s640/IMG_5736.JPG" width="640" /></a></div>
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Ci sono viaggi che desideri fare da sempre. E poi riesci a farne un pezzettino. Ti rimane un gusto in bocca buonissimo e ne vorresti ancora e ancora, ma prima o poi ancora sarà.<br />
Così è stato, ci siamo concessi una settimana a <b>Tokyo</b>, solo noi due, lui ci ha messo dentro un impegno di lavoro e io tutta la mia voglia di Giappone. Perchè se Tokyo sono riuscita a girarla molto bene, con una media di una ventina di km a piedi al giorno e altrettanti di su e giù dalla metro, ci sarebbero state ancora un sacco di cose da fare, vivere, vedere e godersi. E poi davvero, intorno a questa distesa di palazzoni e via vai di gente sono certa che ci sia un mondo incredibile, che prima o poi il Giappone intero me lo dovrò assolutamente assaporare.<br />
Dei Giapponesi ho sempre amato la cucina e l'arte in particolare ed ero certa che sarebbe stato, anche se breve, un viaggione. Non mi sbagliavo.<br />
Non vi posso raccontare Tokyo come se fossi una guida perchè sarebbe davvero difficile, molte strade le abbiamo prese a caso, molte altre non le abbiamo trovate quindi non sarei tanto affidabile. Una cosa è certa: Tokyo è da vedere ma è soprattutto da vivere, perchè è davvero diversa da tutto quello che conosciamo, lo è soprattutto nella gente, nei loro modi di essere e manifestarsi.<br />
Ci vorrebbero tanti anni e tanti viaggi per comprenderla davvero e, anche per una come me, che prima di andare in un qualsiasi posto compra guide, legge e cerca di immaginarsi lì, Tokyo è stata davvero una sorpresa.<br />
Noi ci siamo stati a metà ottobre, ha fatto un giorno di sole e caldo e uno di pioggia battente, per il resto il cielo era grigio, l'autunno era alle porte ed i suoi colori ancora timidi, insomma come da noi. Il nostro <a href="https://www.tokyodome-hotels.co.jp/" target="_blank">albergo</a> era enorme e soprattutto altissimo, per cui arrivare in una camera al 32esimo piano e vedersi una distesa senza fine che Manhattan in confronto è un quartiere di periferia è un'esperienza che consiglio vivamente, anche se come me di solito preferite alberghetti più intimi e appartati.<br />
<a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj54E0y9cUAa8o7S9uc6CktADSYGZKMKHWY7f1IwUjsIoUdjQd2hUMWbao4urkQMmTsRL9CD-iPX4T1Y9wdLfFNwGyvdegtZdWgdkD5a2nn89SqbfQnfKq-CTF-8THC0tTWa0JooPU2v0c/s1600/IMG_5639.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj54E0y9cUAa8o7S9uc6CktADSYGZKMKHWY7f1IwUjsIoUdjQd2hUMWbao4urkQMmTsRL9CD-iPX4T1Y9wdLfFNwGyvdegtZdWgdkD5a2nn89SqbfQnfKq-CTF-8THC0tTWa0JooPU2v0c/s640/IMG_5639.JPG" width="640" /></a></div>
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La cosa che mi ha colpito di più della gente di Tokyo è la loro estrema gentilezza e riservatezza. Il sorriso è sempre il primo sguardo che ti viene rivolto. In Giappone non ci si dà la mano ma ci si saluta e presenta sempre con un inchino la cui profondità dipende dal grado di rispetto che si offre alla persona che si ha davanti. A 90 gradi di fronte al loro amatissimo imperatore, per intenderci. Per cui tutti, appena ti rivolgi a loro, saluti o ringrazi, s' inchinano di fronte a te. E' un gesto bellissimo.<br />
Tutto vi viene porto con due mani, dando come una sorta di importanza e di rispetto anche a ciò che ci viene dato, non appoggiate mai una carta di credito o dei contanti su di un bancone e ancora meno direttamente nelle mani di un cassiere, ma sempre con due mani nell'apposita vaschetta che si trova alla casa.<br />
Fate la coda, loro la fanno sempre. SEMPRE. Nessuno supera, nessuno ti passa davanti e appena usciti da un treno della metro si formano queste code infinite automaticamente e tutti si allineano, come tanti soldatini. Nessuno si distrae e rallenta gli altri. E non ci si lamenta delle code. Volete che vi dica la verità? Così si fa prima, l'ordine e la disciplina molto spesso fanno risparmiare tempo e fanno evitare gli intoppi, dovremmo ricordarcelo. Tutti insieme nel rispetto degli altri, loro fanno così e funziona.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGXhQRGrWbi1zqklC1D2nHkblpyfv-DvCE6wxaJhsZx0YMZGybDeVKwawqjlNWT672v0MoYps4m_8OLONiiUf_xW68Hx24ZSQjPgIMHQa85HVVt68sdjDsRIfBIJsWlz5-xELGPBTiegg/s1600/tokyo+20178.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGXhQRGrWbi1zqklC1D2nHkblpyfv-DvCE6wxaJhsZx0YMZGybDeVKwawqjlNWT672v0MoYps4m_8OLONiiUf_xW68Hx24ZSQjPgIMHQa85HVVt68sdjDsRIfBIJsWlz5-xELGPBTiegg/s1600/tokyo+20178.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="1600" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGXhQRGrWbi1zqklC1D2nHkblpyfv-DvCE6wxaJhsZx0YMZGybDeVKwawqjlNWT672v0MoYps4m_8OLONiiUf_xW68Hx24ZSQjPgIMHQa85HVVt68sdjDsRIfBIJsWlz5-xELGPBTiegg/s640/tokyo+20178.jpg" width="640" /></a></div>
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E' la città più pulita che io abbia mai visto e allo stesso tempo è la città con meno cestini della spazzatura che io abbia mai visto. Intanto non si può fumare per strada e non lo fa davvero nessuno. Ogni tanto ci sono delle smoking area, delimitate con tanti posaceneri. La cosa più lampante è proprio la strada pulita, senza nemmeno un mozzicone per terra, non siamo abituati e non ho mai davvero realizzato quanti ce ne siano da noi ma la loro assenza lì è lampante. Però puoi fumare in moltissimi bar e ristoranti. Basta che usi il posacenere e non sporchi.<br />
E non trovi nemmeno un pezzetto di carta o altro per terra. Tutti si mettono tutto in tasca e le svuotano a casa. Cestini se ne trovano pochissimi, spesso dove ci sono le macchinette che a Tokyo erogano qualsiasi cosa, dal caffè bollente in bottiglia al sushi, dalle bevande con scritte incomprensibili al portachiavi di Picachu.<br />
La pulizia è importantissima per loro, a scuola ogni mattina sono gli stessi bambini e ragazzi a pulire l'aula prima di iniziare la lezione, i sacerdoti dei templi puliscono aiutati da chi arriva per primo a pregare, ci sono spazzini e lustratori ovunque, compreso quello che pulisce con un panno il corrimano della scala mobile della metro.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbWsts803USobqGB9IZcr3b4SmefjgjkssYSxCvc13HJxohbG_ECfFx7hzKu7aZ9qxOE9_A10aSQvwwKpw2Ela0uEEjcYLyJOw5dUOXe5iytu88WaDTQ3CpqXQbzFJTsVRmEyGjP_Ktpc/s1600/tokyo+20171.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbWsts803USobqGB9IZcr3b4SmefjgjkssYSxCvc13HJxohbG_ECfFx7hzKu7aZ9qxOE9_A10aSQvwwKpw2Ela0uEEjcYLyJOw5dUOXe5iytu88WaDTQ3CpqXQbzFJTsVRmEyGjP_Ktpc/s1600/tokyo+20171.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="1600" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbWsts803USobqGB9IZcr3b4SmefjgjkssYSxCvc13HJxohbG_ECfFx7hzKu7aZ9qxOE9_A10aSQvwwKpw2Ela0uEEjcYLyJOw5dUOXe5iytu88WaDTQ3CpqXQbzFJTsVRmEyGjP_Ktpc/s640/tokyo+20171.jpg" width="640" /></a></div>
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Poi c'è lo street food e vi assicuro che l'hccp non lo supererebbero neanche corrompendo il ministero della sanità. Sono contradditori, ma lo sono solo per noi e per quello a cui siamo abituati noi.<br />
In metropolitana nessuno parla al telefono ma tutti hanno lo sguardo lì, a quell'aggeggio malefico, sembrano tutti soli, nessuno parla con nessuno e tutti sono vestiti uguali, pantalone o gonna blu per le donne e abito sempre blu per gli uomini. Distingui il loro livello professionale solo dal taglio dell'abito, ma ti devi anche impegnare per capirlo. Ci hanno raccontato che spesso finiscono di lavorare troppo tardi (lavorano tanto, tanto,tanto - 10 ore sono le nostre 8) e non sanno come tornare a casa, i treni dopo le 22.30 sono pochissimi e siccome vivono quasi tutti fuori Tokyo e gran parte della loro giornata la passano su mezzi pubblici per partire e poi tornare da casa, per cui quando non è fattibile rientrare alla base vanno a dormire in quegli hotel di cui abbiamo letto in qualche rivista, i capsule hotel, dove ti danno un letto, lenzuola pulitissime, un mega schermo sopra il letto e una doccia con lo shampoo. E costa poco e loro ne sono grati. Sicuramente la claustrofobia non è un loro problema.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoJY0WdYnmhlaQdiHpxeisCOmU_Q7l6wXPDhYSeDhn1cfCsh3HcTfntQxyKNYFmEc6bDIIkGz0_WSLr2UPrPhED3cLds_LWwjuwAOiqBZ6_zEwsOFKCA9McFJZNPPsBwVNwxPs42LYGfQ/s1600/tokyo+201714.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoJY0WdYnmhlaQdiHpxeisCOmU_Q7l6wXPDhYSeDhn1cfCsh3HcTfntQxyKNYFmEc6bDIIkGz0_WSLr2UPrPhED3cLds_LWwjuwAOiqBZ6_zEwsOFKCA9McFJZNPPsBwVNwxPs42LYGfQ/s1600/tokyo+201714.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="1600" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoJY0WdYnmhlaQdiHpxeisCOmU_Q7l6wXPDhYSeDhn1cfCsh3HcTfntQxyKNYFmEc6bDIIkGz0_WSLr2UPrPhED3cLds_LWwjuwAOiqBZ6_zEwsOFKCA9McFJZNPPsBwVNwxPs42LYGfQ/s640/tokyo+201714.jpg" width="640" /></a></div>
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E' una città molto sicura, non ci sono furti, una donna può girare ovunque e a qualunque ora da sola senza nessun timore e si vede pochissima polizia. Non esistono nemmeno gli anti taccheggio nei negozi, per dire. E' un fattore culturale, le conseguenze per chi commette reati sono pesanti e nessuno corre il rischio.<br />
Quasi nessuno parla inglese, e non me lo aspettavo. E quando dico quasi nessuno intendo che sono davvero molto pochi, tanto che il tassisita che non ti capisce per aiutarti chiama sua sorella che parla qualche parolina di inglese a livello elementare e te la passa così che tu possa spiegarle meglio dove vuoi andare. E li vedi molto dispiaciuti di non saperlo, come se fosse una mancanza di rispetto nei tuoi confronti.<br />
Un'altra cosa che dovete ricordarvi se capitate a Tokyo è che le porte dei taxi si aprono e si chiudono da sole, non provate ad aprirvele autonomamete perchè questa è una delle poche cose che potrebbe farli arrabbiare. Inoltre se dovete girare tanto vi conviene la metro, primo perchè c'è un mondo nei sotterranei di Tokyo e sono tutti lì, secondo perchè è comodissima. Ci metti un pò a capire il meccanismo di lettere, numeri e colori con cui sono denominate ma appena ti entra il meccanismo diventa semplicissimo. Per prima cosa dovete farvi una tessera ricaricabile che passate a delle macchinette automatiche ogni volta che prendete un treno o fate un cambio. Ci sono più compagnie che gestiscono metro e treni quindi questo è l'unico modo per non impazzire ogni volta cercando di capire a chi dovete pagare. Si fanno i km a piedi anche per andare a prendere un treno sotto terra, ma come vi dicevo ne vale la pena.<br />
Poi ci sono i templi ed i giardini. Come catapultarsi in un altro mondo ancora. I giardini ornamentali sono curatissimi, pieni di uccelli cinguettanti, acqua e silenzio. Quello che mi è piaciuto di più è vicino allo stadio del baseball, si chiama Koishikawa Korakuen, ed è davvero un'oasi verde di pace piacevolissima.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiezxB24dkGN1GN_qvBC05eS5zYhYPEEZUookZja8OOif5U1tgby5l_zFyjAL0xcyhkOkCpZU6Mgkd-XvQL5fR0sRZxSTBJQVsuiZYbpDxBdEM5MrmUSkD6TqdCQFiHnlhbz4DzsINJ4Po/s1600/giardino+hote%25C3%25B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiezxB24dkGN1GN_qvBC05eS5zYhYPEEZUookZja8OOif5U1tgby5l_zFyjAL0xcyhkOkCpZU6Mgkd-XvQL5fR0sRZxSTBJQVsuiZYbpDxBdEM5MrmUSkD6TqdCQFiHnlhbz4DzsINJ4Po/s1600/giardino+hote%25C3%25B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="1600" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiezxB24dkGN1GN_qvBC05eS5zYhYPEEZUookZja8OOif5U1tgby5l_zFyjAL0xcyhkOkCpZU6Mgkd-XvQL5fR0sRZxSTBJQVsuiZYbpDxBdEM5MrmUSkD6TqdCQFiHnlhbz4DzsINJ4Po/s640/giardino+hote%25C3%25B2.jpg" width="640" /></a></div>
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I templi shintoisti sono poi un luogo magico. Intanto per arrivarci si passa attraverso piccoli sentieri circondati da boschi, perchè lo shintoismo è il culto degli spiriti naturali, non c'è un Dio, ma tutto ciò che è natura è divino, degno del nostro massimo rispetto, e per questo nulla si può toccare intorno ad un tempio, le piante non vengono potate, le foglie non vengono raccolte e nulla viene intaccato, perchè sacro e libero di crescere. E' una meraviglia. I templi poi sono semplicissimi, di legno e senza sfarzo o decorazioni. Non sono da confondersi con i templi buddisti che sono molto numerosi e che invece sono vivaci e pieni di <i>addobbi</i>. I turisti non possono entrare dentro i templi ma tutti possono accedere alle altre sue parti, i giardini, le <i>piazze. </i>C'è sempre un grande albero che è il simbolo di quel tempio intorno al quale vengono appese piccole tavolette di legno dove i fedeli possono scrivere la loro preghiera.<br />
Mi sono ritrovata nel tempio dove si raccolgono le donne che cercano un figlio e nei loro occhi per l'unica volta durante questo viaggio ho visto me, quella che ero quando cercavo, perchè ci sono dolori che sono universali e che ci rendono così uguali.<br />
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Il santuario che ho amato di più è stato quello di Mejii Jingu ed è una delle cose che non ci si può perdere. Sono stata anche nel quartiere di Asakusa, dove si trova il templio buddista Sensoji e la sua pagoda di cinque piani, qui si respira l'incenso per scacciare le malattie e tossire però per mezz'ora. Se siete fortunati come me potreste anche assistere ad una danza del dragone che ho così scoperto non essere una cosa solo cinese. Di fronte al tempio, passando sotto la porta di Kaminarimon, c'è la famosa e affollatissima strada Nakamise-dori piena di bancarelle con negozietti tipici, da stampe di Hokusai a Hello Kitty di tutte le forme e dimensioni, altra cosa da vedere. Vi consiglio di salire all'ottavo piano dell'ufficio informazioni che si trova lì ed è un palazzo architettonicamente bellissimo, per ammirare la vista, dal tempio, al palazzo della birra di Stark alla torre altissima (600m) delle telecomunicazioni.<br />
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A piedi da qui potete arrivare al parco Ueno con tutte le sue enormi piante acquatiche e il suo laghetto dove pedalare a bordo di cigni rosa. Qui poi c'è il quartiere di Yanaka, uno dei pochi sopravvissuti ai bombardamenti (perchè Tokyo è tutta nuova) con case basse, sgangherate, e un cimitero immenso che lascia davvero senza fiato. La cremazione è obbligatoria e per questo motivo quando si muore si viene seppelliti tutti vicini, uno accanto all'altro.<br />
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Mi stavo dimenticando di dirvi altre due cose che mi hanno lasciata di stucco: innanzitutto mi aspettavo un traffico pazzesco. E invece no. Credo che Padova a volte possa essere peggio. Per carità le strade sono tutte molto grandi ma nessuno gira in macchina. Sono tutti a piedi e tutti nei sotterranei, dentro le metro. Le strisce pedonali sono larghe minimo 30 metri e le folle di persone (bambini compresi che fin da piccoli vanno e vengono da scuola a piedi da soli, tutti con la divisa e il nome stampato sulla giacca) le attraversano in continuazione. Del resto a Tokyo puoi possedere una macchina solo se hai un garage ed essendo una cosa di pochi ricchi nessuno ha un'auto.<br />
L'altra cosa è la mascherina che portano davvero in tanti. Non è per proteggersi dall'inquinamento ma chi la indossa ha semplicemente il raffreddore. E' un gesto di rispetto, se non sei in piena forma tuteli gli altri senza <i>infettarli</i>.<br />
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Torniamo a noi, che qui sta diventando un poema... Le luci, gli stimoli luminosi e i mega schermi, sono quasi ovunque e che sia giorno a notte sono pazzeschi. E' quando tramonta il sole (e alle cinque del pomeriggio è già buio) che però danno il meglio di loro e allora quartieri come Shibuya, Shiniijuku e Akihabara diventano dei veri e propri parchi giochi, sembra di passeggiare alle giostre.<br />
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Shibuya è famosa per avere il più grande e popolato incrocio del mondo, strisce pedonali che partono da cinque strade diversen e per la statua del cane che per dieci anni aspettò il suo padrone alla fermata della metropolitana anche se lui era morto, e lo Starbuks dove dovete entrare perchè l'incrocio visto dall'alto della sua vetrata merita davvero.<br />
Akihabara, la città dell'elettronica, la parte più stramba e verrebbe da dire <i>malata</i> passatemi il termine della città, è un insieme di palazzoni dedicati a tutto ciò che è manga, videogiochi, computer ecc... piani e piani di apparecchi, pupazzi, sale giochi scioccanti, dove li vedi seduti come a delle slot machine, tutti in solitaria, circondati da stimoli luminosi che se ci provassi io penso che non dormirei per mesi, musica insopportabile e sguardi spenti. Per non parlare di tutti i pupazzi e i giochi erotici che si trovano, perchè va detto, queste loro figure femminili così <i>bambinesche</i> e al contempo erotiche sono un pò morbose o quanto meno danno l'idea di una sessualità parecchio malsana...<br />
Shinijuku è un mix di luci al neon e insegne luminose, musica forte e al contempo di street food buonissimo, nella zona est si trova infatti Omoide Yokocho, una stradina piccolissima dall'atmosfera favolosa, un ristorantino dietro l'altro, delle dimensioni di un corridoio, con il bancone che cucina e una decina di sgabelli davanti. C'è quello che ti cucina il maiale in ogni sua parte, quello che fa il pesce alla griglia, quello che fa solo spiedini di pollo. E nessuno parla inglese quindi non sai bene cosa mangi. Però è buonissimo, ma veramente buonissimo! Ci siamo finiti per sbaglio, stavamo cercando di arrivare a Golden Gai, un dedalo di stradine dove la tipologia di locali è la stessa ma non si cucina e invece si beve seriamente. Bar microscopici, con massimo sei posti, dove ti siedi e incontri di tutto, turisti come te o giapponesi ubriachi che solo in questa condizione diventano più espansivi e sciolti e riescono anche a parlare qualcosa di inglese. Mille punti a questo piccolo quartiere. Bevete una cosa in più baretti e non offendetevi se da alcune parti a voi che siete stranieri fanno pagare una tassa per lo sgabello oppure vi dicono direttamente che non vogliono nessuno che non parli giapponese.<br />
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Rimanendo in tema di street food da paura andate al mercato del pesce di Tsukiji così che potrete assaggiare ogni tipo di pesce crudo e cotto, grigliato e bollito in ogni modo. Anche qui, fate un sorriso, indicate cosa volete, non chiedete cos'è non sanno spiegarvelo, fidatevi del vostro istinto e poi fate fare a loro. Qui c'è anche un negozio di ceramiche, piatti e ciotoline (loro usano mille ciotoline per ogni cosa che sono una goduria per gli occhi!) che ve le imballa benissimo e arrivate a casa dopo dodici ore di aereo che sono perfette.<br />
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Vicino al mercato del pesce c'è un giardino bellissimo, Hama-rikyu Onshi-teien, dove potrete perdervi tra alberi altissimi, prati e laghetti, bere un tè buonissimo in una palafitta di legno dove togliersi rigorosamente le scarpe prima di entrare, il tutto circondati dai palazzoni del quartiere Ginza, il quartiere delle boutique di alta moda e di tutto ciò che noi occidentali abbiamo portato lì. Le boutique sono degli interi palazzi altissimi, tutti diversi, tutti di design e tutti inavvicinabili.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT2MZw8LaCQYPC1zEi8Otck4IVCIOYOjzT4yD1SvoocT29YtDDoU9gkxViQeMiwGqeKehbNThJFOgEd_v1vI1OvCYdfTDYjJSfpBFsDHcb77LDun0EybyCiReh5JBeMY_SjEdGi8FAs8U/s1600/negozi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT2MZw8LaCQYPC1zEi8Otck4IVCIOYOjzT4yD1SvoocT29YtDDoU9gkxViQeMiwGqeKehbNThJFOgEd_v1vI1OvCYdfTDYjJSfpBFsDHcb77LDun0EybyCiReh5JBeMY_SjEdGi8FAs8U/s1600/negozi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="1600" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT2MZw8LaCQYPC1zEi8Otck4IVCIOYOjzT4yD1SvoocT29YtDDoU9gkxViQeMiwGqeKehbNThJFOgEd_v1vI1OvCYdfTDYjJSfpBFsDHcb77LDun0EybyCiReh5JBeMY_SjEdGi8FAs8U/s640/negozi.jpg" width="640" /></a></div>
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Vicino al santuario di Meiji-jingu invece potete trovare invece tutto ciò che è moda giapponese, da negozi bellissimi di designer locali a bancarelle di streetwear dove comprare di tutto a prezzi stracciati. Nulla di minimal, tutto molto divertente, colorato, eccentrico.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhc0zqbP3hUac9zr81dopE-z98hx2zTvTNU_K3g3vzvJlfQolEoDQDd454c_UdiR8JRKvDLn5fQFLReD_lCgloXVMQ41nR5sW9rz52du6SzcnB_NEZkq75l2__UdJlabGCSCJmp8l7jw8/s1600/tokyo+201716.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhc0zqbP3hUac9zr81dopE-z98hx2zTvTNU_K3g3vzvJlfQolEoDQDd454c_UdiR8JRKvDLn5fQFLReD_lCgloXVMQ41nR5sW9rz52du6SzcnB_NEZkq75l2__UdJlabGCSCJmp8l7jw8/s1600/tokyo+201716.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="1600" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhc0zqbP3hUac9zr81dopE-z98hx2zTvTNU_K3g3vzvJlfQolEoDQDd454c_UdiR8JRKvDLn5fQFLReD_lCgloXVMQ41nR5sW9rz52du6SzcnB_NEZkq75l2__UdJlabGCSCJmp8l7jw8/s640/tokyo+201716.jpg" width="640" /></a></div>
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Per quanto riguarda i musei invece vi consiglio vivamente il museo d'arte Mori a Rappongi, che non ha esposizioni permanenti ma continue mostre di arte contemporanea. Inoltre tutto il quartiere è da vedere, si tratta di un esperimento sociale interessante, si tratta infatti di una vera e propria città di misure ridotte, case, uffici, giardini, negozi, ristoranti, scuola tutti concentrati in un'unica grande area pedonale e molto particolare dal punto di vista architettonico.<br />
Rappongi è anche molto divertente la sera, quando Tokyo si trasforma.<br />
Da vedere poi c'è il Centro Nazionale delle Arti di Tokyo, anche qui nessuna permanente, abbiamo visto una bellissima mostra dedicata a Tadao Ando, l'architetto che ha fatto anche Punta della Dogana. Questo posto vale la pena solo per com'è. Una facciata immensa di vetro ondulato e all'interno dei giganteschi coni di cemento rovesciati a contrasto con le pareti di legno, insomma, bellissimo e l'ideale se fuori piove.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnkDVTA7nfCOGMFHIIiCcgxaUOBiNezP1jF7vYdiY6qgz-H575upCOyT0KxLeTPwj5TNUq5kJx_DpHWkpCzd8yWQ2eyrXTpDAsP8xG8tct3zWwQ_eYoPUxtp8kZBoib3XnZM6go7BNwNg/s1600/musei.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnkDVTA7nfCOGMFHIIiCcgxaUOBiNezP1jF7vYdiY6qgz-H575upCOyT0KxLeTPwj5TNUq5kJx_DpHWkpCzd8yWQ2eyrXTpDAsP8xG8tct3zWwQ_eYoPUxtp8kZBoib3XnZM6go7BNwNg/s1600/musei.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="1600" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnkDVTA7nfCOGMFHIIiCcgxaUOBiNezP1jF7vYdiY6qgz-H575upCOyT0KxLeTPwj5TNUq5kJx_DpHWkpCzd8yWQ2eyrXTpDAsP8xG8tct3zWwQ_eYoPUxtp8kZBoib3XnZM6go7BNwNg/s640/musei.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Ma finiamo di parlare della cosa più importante di tutte: il cibo. Come vi ho già detto mettete da parte tutto ciò che vi rende schizzinosi e semplicemente buttatevi, c'è un mondo di sapori sconosciuti che dovete provare. Non so consigliarvi ristoranti perchè i migliori hanno nomi scritti in giapponese e menù incomprensibili quindi semplicemente fidatevi. Il sushi si può mangiare ovunque e non ha niente a che fare con il quello che si mangia qui, non solo per il gusto ma per il tipo di pesce che si mangia, per come si mangia, perchè se le bacchette si usano ovunque il sushi si mangia esclusivamente con le mani. Nei ristoranti di sushi si pende poco, ci si deve togliere per forza le scarpe, e le luci sono molto forti perchè devi vedere bene cosa mangi, non c'è nessun ambiente raffinato nè musica sofisticata. L'uso della salsa di soia va molto ridotto, si deve immergere solo la punta della parte di pesce e mai il riso così da non intaccare troppo il suo sapore. Il più buono e particolare l'ho mangiato proprio vicino al mercato del pesce di cui vi parlavo prima, non so trascrivervi il nome ma è famoso perchè il proprietario qualche anno fa all'asta dei tonni che si tiene alle 4 di mattina tutti i giorni, ha comprato il tonno più caro e presumo più grande del mondo pagandolo più di un milione di euro. Cercatelo con l'aiuto di google ;)<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIJ_pTuHUm_CeAVB7zhnw6KCt5-oweTsvAtcA5YBBFxtG86aKYQg-1IDdII0OUhZtqyADd8pNlAOT3-FdlU0D27lxdC1trpPPK5e3YewOw_qoTgIWsKQiTjbIpanVzVeeFfD7QRAEpdoI/s1600/cibo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIJ_pTuHUm_CeAVB7zhnw6KCt5-oweTsvAtcA5YBBFxtG86aKYQg-1IDdII0OUhZtqyADd8pNlAOT3-FdlU0D27lxdC1trpPPK5e3YewOw_qoTgIWsKQiTjbIpanVzVeeFfD7QRAEpdoI/s1600/cibo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="1600" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIJ_pTuHUm_CeAVB7zhnw6KCt5-oweTsvAtcA5YBBFxtG86aKYQg-1IDdII0OUhZtqyADd8pNlAOT3-FdlU0D27lxdC1trpPPK5e3YewOw_qoTgIWsKQiTjbIpanVzVeeFfD7QRAEpdoI/s640/cibo.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Poi si mangia carne di ogni tipo e soprattutto ogni parte dell'animale, ho visto gente a questo proposito mangiare occhi, cartilagini (queste credo di averle mangiate anch'io) e anche una testa di tonno. Ho mangiato shabu shabu che è una carne bollita in un brodo di noodles, funghi e verdure (alcune di cui ignoravo l'esistenza) che ti trovi al tavolo con relativa piastra ad induzione per cucinarla. Ma in ogni caso mangiate in giro, si mangia ovunque, a qualsiasi ora e qualsiasi cosa, zuppe caldissime e buonissime, tempure degne di questo nome e spiedini con salsa improbabili. Una delle cose che mi è piaciuta di più solo le palline di pesce, preparate con stampini di silicone, con un impasto che viene preso da un enorme bidone che sembra quelli della spazzatura e bocconcini di pesce crudo dentro. Bollenti e economicissime, le migliori sono quelle che ho mangiato fatte da una ragazza ninjia che le riusciva a fare con due stecchini ruotandole velocissimamente davanti a noi al mercato di Ameya-yokocho.<br />
Fuori dai ristoranti potete vedere quello che propongono con vetrinette piene di riproduzioni in plastica dei piatti, kitsch e bellissime allo stesso tempo. E se volete comprarvi una ciotola di ramen plastificata basta andare nel quartiere di Kappabashi dove potete anche acquistare tutto quello che riguarda la cucina, dalle loro meravigliose ciotoline, le padelle e soprattutto i coltelli.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD213EJhc5-aHYDHXW75tyepN9AMGdqjXCr85lwb6RLsZlaHDh3t7w1iC_XYXVuVcEYs99nPDQAfHTO3ljybXawBLLbXHU0yRZPv58asemGKCkgJEw65JUkwIJbtUElZC_bF-ni15MGB4/s1600/vetrine.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1315" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD213EJhc5-aHYDHXW75tyepN9AMGdqjXCr85lwb6RLsZlaHDh3t7w1iC_XYXVuVcEYs99nPDQAfHTO3ljybXawBLLbXHU0yRZPv58asemGKCkgJEw65JUkwIJbtUElZC_bF-ni15MGB4/s640/vetrine.jpg" width="526" /></a></div>
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In ogni caso è davvero vero: non si riesce a mangiare male a Tokyo e se vi rifugiate in uno di questi microscopici localini non sarà solo un'esperienza culinaria ma una vera e propria esperienza di aggregazione.<br />
Ah, poi i water. Con bidè incorporato, musichina di sottofondo e deodorante, tutto molto tecnologico, tutto premendo solo un pulsantino. E la tavoletta si riscalda a contatto con le chiappe. Dubito ci siano problemi di stitichezza in Giappone.<br />
Altro consiglio (scusate butto giù tutto un pò a caso, ma vi avevo avvisati): noleggiate un wiifi portatile o sarete fuori dal mondo e senza google maps non ce la puoi fare.<br />
Per finire leggetevi il libro de La Pina - I love Tokyo, vale più di mille guide. E seguitela su IG Stories in questi giorni, è in Giappone per scrivere il prossimo libro e sta facendo un viaggio bellissimo.<br />
<br />
Sayonara a voi.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp5q6w9pGyGhFIHUtdu35c_qrOCp_UIGH7Rpvh1mcZb-rQUpL0V9Muao-1QRmUD7SMNaASPhzZNc6DkSGaLqGzRiU9cse0XoiRDP46sREGQJau-XdtrJ6rkHDFwBPD6YVjqR6hV6fcL4I/s1600/IMG_6319.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp5q6w9pGyGhFIHUtdu35c_qrOCp_UIGH7Rpvh1mcZb-rQUpL0V9Muao-1QRmUD7SMNaASPhzZNc6DkSGaLqGzRiU9cse0XoiRDP46sREGQJau-XdtrJ6rkHDFwBPD6YVjqR6hV6fcL4I/s640/IMG_6319.JPG" width="512" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7bngPYpyc3T2LzvvIonG0ic26hx2qA6zLDeLmxVrIMz1rIFalixTcnE-TJ1nyiZvKH-iX4j2Lqzx81ksAs2KuoyeNgG5tvZKQy_Zk5XjicMaA0MOfbQkLlI9YO6FrWHd1-YKPDQ_dA-U/s1600/IMG_5967.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="898" data-original-width="1600" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7bngPYpyc3T2LzvvIonG0ic26hx2qA6zLDeLmxVrIMz1rIFalixTcnE-TJ1nyiZvKH-iX4j2Lqzx81ksAs2KuoyeNgG5tvZKQy_Zk5XjicMaA0MOfbQkLlI9YO6FrWHd1-YKPDQ_dA-U/s640/IMG_5967.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<i><span style="font-size: x-small;">Non volevo pubblicare questo post perchè le foto sono terribili. O meglio non sono le mie solite foto. Ma la mia bellissima e amatissima reflex mi sta abbandonando e non c'è più niente che io possa fare. (aka non ero io che facevo belle foto prima, era lei). </span></i>verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-18769281444896515142017-11-23T10:08:00.000+01:002017-11-23T10:16:01.142+01:00Buon compleanno a me<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7aYTyJmWl6_59MdkfBINwCle1iF0sf5hZOA7F2xpTZoXfn7cgWApCHb3ivHZnGvtzUkrAnCkMFQB6uOCuDtVQhcxhmDKy62HqAGL9RT9USgJbDXooWWzNSlWj9MaKRPwsGyWhMgBlFQ4/s1600/IMG_7255+%25281%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7aYTyJmWl6_59MdkfBINwCle1iF0sf5hZOA7F2xpTZoXfn7cgWApCHb3ivHZnGvtzUkrAnCkMFQB6uOCuDtVQhcxhmDKy62HqAGL9RT9USgJbDXooWWzNSlWj9MaKRPwsGyWhMgBlFQ4/s640/IMG_7255+%25281%2529.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Mi mancano le parole. Ci sono mille mila cose che vorrei
dire ma è come se non sapessi come si fa. </div>
<div class="MsoNormal">
E' che non so spiegare. Non trovo il come.</div>
<div class="MsoNormal">
Non è che non sono capace è che il tempo scivola via e le <i>cose</i>
passano, cambiano ed eri appena riuscita a capire <i>cosa</i> e a tradurlo in un <i>come</i>
che di nuovo si riparte. </div>
<div class="MsoNormal">
Il tempo. Ecco, ancora e sempre, amore e odio. Mi manca per
poter fare quello che voglio, ma forse qui è più una mancanza di aiuti e
finanze nonchè di confusione su cosa si vuole, mi sfugge di mano troppo
velocemente e di colpo è quasi Natale anche se ieri era inizio settembre, mia
figlia non ha più un lettino da piccolina e mio figlio si arrangia sempre più.
Soffro questo passare veloce perchè mi sembra di non avere il <i>giusto</i> tempo per
fare. Per migliorare come madre, come persona, come tutto. Per imparare. Per
nuovi progetti. E se da una parte faccio dall'altra perdo una mare di tempo a
pensare al fatto che sono in ritardo. </div>
<div class="MsoNormal">
Lo sono la mattina e non ho il coraggio di guardare maestre
e colleghi in faccia quando mi presento sempre ultima, lo sono rispetto ad
altri e alle idee, ci arrivo dopo e a volte non ci credo abbastanza, lo sono
nel fare e soprattutto nel mantenere le promesse, lo sono nei confronti dei miei
figli, delle loro richieste e delle cose che so mi mancheranno. Sempre in ritardo.</div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal">
Non ho più un qualcosa che cerco disperatamente, mia figlia
mi ha fatto fare pace con <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2016/09/tu-che-hai-dato-alla-mia-vita-il-suono.html" target="_blank">quella parte di me</a> sempre affannata e bisognosa, so
quanto mi impegno, mi sono chiarita le idee su moltissime cose, insomma, si sa, lo dico da tempo, sto bene. </div>
<div class="MsoNormal">
Anche per questo mi è difficile trovare le parole. Questo
spazio quando si trattava di condividere la mia <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/search/label/cercasi" target="_blank">ricerca</a>, il mio dolore e le mie
difficoltà mi calzava a pennello, era facile e di sollievo. </div>
<div class="MsoNormal">
E invece la felicità non la so raccontare. E' così semplice,
piccola, malinconica, mia. </div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a></div>
<div class="MsoNormal">
Non vi posso però nemmeno dire che la vivo. Sono una
complicata anche se c'è una consapevolezza diversa da un tempo, se volete
chiamarla maturità fate pure, oggi è il mio compleanno e del resto 35 non sono
più 30, ma la felicità bisognerebbe saperla mettere in atto. Non basta averla. Perchè sapere che c'è, sentirla, e non riuscire a godersela, è spesso una fregatura.</div>
<div class="MsoNormal">
Per questo a volte mi sembra di perdermi nel classico
bicchiere d'acqua, proprio perchè le<i> fatiche</i> quotidiane e la loro ripetizione
prendono il sopravvento, e nonostante alla mia veneranda età ormai sappia che una
soluzione poi si trova, mi sembra spesso di non vederne la fine, e annaspo. </div>
<div class="MsoNormal">
Poi passa.
Poi torna. Poi passa. E poi ti sembra che sia andato tutto così in fretta. </div>
<div class="MsoNormal">
Non
è tutto oro quello che luccica ma è anche vero che non tutto quello che luccica
deve essere oro per forza, no?!</div>
<div class="MsoNormal">
Non so se sono dove sognavo di essere ma so che mi piace
stare qui e mi piace quello che mi circonda. Cambierei un sacco di cose ma
questo sarà sempre così. Però ho delle basi solide. La felicità ha talmente
tante declinazioni che ci sta che a volte si confonda un pò, si perda o si
metta in un angolino.</div>
<div class="MsoNormal">
Per cui mi lamento ancora sempre tanto, mi piango addosso e
mi butto giù facilmente anche se in realtà sono felice.</div>
<div class="MsoNormal">
<i>Lo dico a te, che spero ti fermerai a leggere, perchè so di
dovertelo ricordare.</i></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Con confusione, come sempre, buon compleanno a me.</div>
verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-47468638534174761932017-08-01T16:42:00.001+02:002017-08-01T16:42:59.756+02:00E' sempre così, ogni anno per due settimane. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJhDW5p8nPmovhTJ5-QIXrDhI-VGStvFNNHBHQAH79ziI-9l9EY4Hllkpv2IHU-XgaOuqAsAAdFCMxTyd1AVP5x5I5VVC81lC35-i9DasbaovtUctUgb3Ug1UlU4xiv_Px6Wq6NaiCCf4/s1600/IMG_1907+%25281%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJhDW5p8nPmovhTJ5-QIXrDhI-VGStvFNNHBHQAH79ziI-9l9EY4Hllkpv2IHU-XgaOuqAsAAdFCMxTyd1AVP5x5I5VVC81lC35-i9DasbaovtUctUgb3Ug1UlU4xiv_Px6Wq6NaiCCf4/s640/IMG_1907+%25281%2529.JPG" width="512" /></a></div>
<br />
E' sempre così, ogni anno per due settimane.<br />Quella libertà data dalla mancanza di qualcosa di bellissimo ma che trasforma tutto il resto in uno sfondo. Quel brivido che solo l'essere soli sa dare, senza nulla a cui badare, con un fardello di responsabilità ridotto all'essenziale, con un tempo da riempire anche con il nulla.<br />E' sempre così, ogni anno per due settimane. Da sette anni.<br />Due settimane senza figli, il solito lavoro ma poi una fuori dall'ufficio la libertà totale d'azione.<br />
Le birre in compagnia, le cene sul divano, il sesso quando ti pare, Lui tutto per me, il silenzio, la musica che dico io, il frigo vuoto, il <i>cosa facciamo? boh usciamo e vediamo</i>, le grigliate, il sonnellino, le danze scatenate, i concerti abbracciati, un'intera serie vista tutta d'un fiato senza nessuna cognizione temporale, l'orologio che serve poco, i cocktail, le amiche, quelle farfalle nello stomaco che fanno così ragazzina, quelle docce eterne e quelle domenicali a due, tutto quel piccante, messo su ogni piatto, i vestiti corti e le borsette piccole, dormire fino a tardi, prometterselo e riuscirci, fare colazione e tornare a letto, gli amici senza figli e le risate stupide, fino alle lacrime, quelli che arrivano a fine serata ma forse per loro è solo l'inizio, il sole che va giù e tutto diventa rosa, tu che ti dimentichi guidando di essere sola e dici a voce alta<i> guardate che bello</i>, non fare niente e non farlo per tutto il giorno, ballare di nuovo, cantare a squarciagola la canzone che ascolta sempre tuo figlio che tu critichi tanto e scoprire che la sai a memoria, di nuovo non avere voglia di fare nulla e poterlo fare, <i>ah il lusso della pigrizia</i>, un'altra birretta <i>poi basta</i>, <i>ehi ciao, da quanto tempo, io sto bene</i> e sapere che è la verità, l'amica del cuore, le lucine appese agli alberi e i mirtilli, il cielo caldo, la pioggia improvvisa, i programmi per l'estate prossima con la banda di amici che tanto non si faranno mai, Venezia su e giù, lo spritz, le polpettine, la città vuota e i bar pieni, il sentirsi viva, il sapere che è divertente perchè non è quotidiano, il tempo che passa sul volto degli altri e quindi anche sul tuo ma che non importa.<br />I miei figli non mi sono mancati poi così tanto. Non credo di essere così pessima ad ammetterlo, del resto quando ci vuole ci vuole.<br />Poi mi sono svegliata ieri mattina, sono salita su un treno e sono andata a riprendermeli.<br />
Felice.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-8536910831219196662017-06-21T12:16:00.000+02:002017-06-21T12:16:11.094+02:00mi lamento ancora, tranquilli.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEF3tg4Adpm4H0Ap4BLrVDvdl0ZFGTyszrXEdhwns1MxlJuLCd8Rmvo6vYw5l90Lh7GQoNtmh4v8mMNbKyk7Nd5mH0VFeJewF5LPnL1gaV7h0jNgKYVqiefp7ZwI-ASmc8w0H_gsgviJI/s1600/19059340_1284834221614477_7424989916165218255_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="480" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEF3tg4Adpm4H0Ap4BLrVDvdl0ZFGTyszrXEdhwns1MxlJuLCd8Rmvo6vYw5l90Lh7GQoNtmh4v8mMNbKyk7Nd5mH0VFeJewF5LPnL1gaV7h0jNgKYVqiefp7ZwI-ASmc8w0H_gsgviJI/s640/19059340_1284834221614477_7424989916165218255_n.jpg" width="512" /></a></div>
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Solo perché non si pensi che ho smesso di lamentarmi. Perché con l'ultimo <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2017/06/pensieri-sparsi-di-un-giovedi-mattina.html" target="_blank">post</a> poteva sembrare.<br />
Ho poco tempo quindi sarò concisa e e dei miei lamenti ne farò semplicemente una lista:<br />
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<ol>
<li>Beh, la <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2017/06/pensieri-sparsi-di-un-giovedi-mattina.html" target="_blank">cacca</a>, ne ho già parlato. Non ne posso proprio più. E proprio per questo ho deciso che non avrò MAI un cane, passata questa non raccoglierò più nessun escremento di nessuno.</li>
<li>Sempre rimanendo in tema figlia: <i>i capricci</i>. Ultimamente tutto viene fatto capricciando. Una gioia.</li>
<li>La nanna. Vi ricordate che vi dicevo che <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2017/02/prima-o-poi-si-dorme.html" target="_blank">si dormiva</a>? Beh da un mesetto l'incantesimo si è spezzato. Si alza sempre e solo lui, devo dirlo, però poi Lui è giustamente stanco e tutto diventa complicato. <br />Il vero problema è l'addormentarsi. Se ho fatto un <i>errore</i> con i miei figli è questo: non insegnare loro ad addormentarsi da soli. Ed è anche una delle poche cose in cui si assomigliano tantissimo. Per addormentarsi ci vogliono, o io o Lui a turno, che leggiamo storie (e questo mi va benissimo) e che teniamo manine fino a quando non si addormentano. Con il primo non ci sono problemi, con Lei ci vuole almeno un'ora. Va bene un pò ma vi assicuro che un'ora al buio con la palpebra calante, il desiderio del divano e i pensieri che si affollano non è simpatico. Non serve dire che se provo ad uscire dalla stanza sono Tragedie.</li>
<li>La mia settimana del mese che segna sempre la crisi di coppia del mese.</li>
<li>I soldi. E qui metto un punto. Ma perché sembrano sempre meno dell'impegno? Ripeto, punto.</li>
<li>Vorrei tanto stare con la mia migliore amica. Ma l'organizzazione, <i>tutto il resto</i> e la distanza rendono le cose quasi impossibili.</li>
<li>I ghiaccioli. Non mi vengono buoni. Cioè, <i>nemmeno</i> i ghiaccioli. Ci metto il succo fatto con della super frutta raccolta con le manine, yogurt, zucchero e viene insapore. Lo faccio con solo il succo e sembra acqua colorata. Ditemelo, PERCHÉ.</li>
<li>Le scuole chiuse. E il lavoro. Un'abbinata letale. Io e lui condividiamo un calendario talmente incasinato che è diventato il nostro unico argomento di conversazione.</li>
<li>La malinconia per <i>quella sensazione</i>, quella della scuola chiusa. Io ho sempre amato studiare ma quella cosa lì, quando ti senti improvvisamente libero, leggero, che bella che era.</li>
<li>Non apro il capitolo lavoro.</li>
</ol>
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Passo e chiudo.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-28888465994728975882017-06-08T13:19:00.002+02:002017-06-08T13:29:47.258+02:00Pensieri sparsi di un giovedì mattina incredibilmente libero.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdcLABUnifSXYx_5MYEPcJEqXLqxYEYhVZbjvmAmQJyra8t8pSgi1EbCNBSmMQ-nNTJpTZTbcNkL62tlClcQHZ3T74iz6VQH7ctI6Ji_hTSiL7ilFgGshXU2IYllMeo9HK-YeX5aY3N80/s1600/IMG_0143.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdcLABUnifSXYx_5MYEPcJEqXLqxYEYhVZbjvmAmQJyra8t8pSgi1EbCNBSmMQ-nNTJpTZTbcNkL62tlClcQHZ3T74iz6VQH7ctI6Ji_hTSiL7ilFgGshXU2IYllMeo9HK-YeX5aY3N80/s640/IMG_0143.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
C'è un momento, lo riconosci ormai al secondo figlio, l'hai già vissuto. Un momento in cui queste cose che sono cresciute così in fretta, che non si fermano mai, che ti scappano, fanno uno scatto in più. E' una specie di fitta. Un crampo. E ti viene un'irrefrenabile voglia di mani piccolissime, gambotte ciocciottelle, guance senza fine e sorrisi enormi, e poi i polsi e le caviglie che scompaiono tra le pieghette, ne vogliamo parlare?! E' una voglia di cose piccole e profumate, delicate. E' un momento da madre. Perchè abbiamo sempre qualcosa in più dei padri. Questa sensazione di stessa carne, di stessi respiri, di stessi incastri, i padri hanno tantissimo, ma questa cosa è più nostra.<br />
Però a differenza della volta scorsa, quella in cui volevo di nuovo e ancora, tanto da rincorrere questo desiderio per anni, questo giro lo so domare e anzi, mi fa godere molto di più quello che c'è, sapendo che sarà così. Non voglio altri figli, anche se sembrerebbe da queste righe, <i>sono a posto così</i> come direbbe Lei.<br />
La voglia di Lei mi ha portato via tanto, mi ha dato tanto. Era giusto così, doveva essere così.<br />
E adesso sono a posto.<br />
Sto bene, sto bene nella mia pelle, non è una cosa semplice, non è una cosa a cui ero abituata. Sono come guarita, non so bene da cosa, ma la sensazione è quella negli ultimi tempi.<br />
Lavoro moltissimo ma lo faccio bene che è molto meglio che farlo e basta. Sto con i miei figli spesso, ho questa fortuna. Mi fanno impazzire molto spesso, ho questa sfortuna. <br />
Lui lo vedo solo con il binocolo perchè in ordine ci sono gli amici, le cuffiette e la musica, le carte pokemon. Poi forse io. Ma funziona così e me ne so fare una ragione.<br />
Lei invece è la mia ombra. E ci piacciamo tanto. Non sempre ovviamente.<br />
<a name='more'></a><br />
<i>[posso aprire una parentesi che se non volete leggere niente sull'argomento cacca - perchè che palle - saltate a piè pari: siamo perfettamente spannolinate e il controllo della pipì c'è totalmente, anzi si arrangia, fa tutto da sola, anche al parco (!!!) ma per la cacca, sì vi ho detto che parlavo i cacca, non c'è verso. Solo nelle mutande. Allora, visto che con lei non devo farne un problema, soprattutto non essere schizzinosa o perdere la pazienza, lo faccio qui. Bleah, per prima cosa. Poi ditemi, come si fa? Si rende conto perfettamente quando è il fatidico momento ma poi sul vasino non vuole assolutamente andarci. Ecco, tiratemi fuori la soluzione, thanks.]</i><br />
<br />
Comunque, tornando a noi, volete sapere cosa trovo difficile ultimamente? <i>Accettare</i> per quello che è. Quando i figli crescono e sono sempre più altro da te e sono davvero loro. Indipendentemente da te. E difficilmente sarà quello che avevi pensato, sperato, creduto. Ma è giusto così e ancora una volta si dimostra che le cose sono belle per quelle che sono e siamo noi che le guardiamo che dobbiamo apprezzare com'è, così com'è. E magari facendo così lo insegniamo pure. Io per ora sto cercando di imparare.<br />
<i>La lista dei to do sarà sempre lunga ricordatelo, scegli.</i><br />
Sono tranquilla, spesso non si direbbe, ma l'anima è così. Sono piena. E sono innamorata. La calma della consapevolezza, il riuscire a stare bene con la propria pelle, ti permettono di essere lucida, di staccarti dalle piccole cose, quelle quotidiane, quelle faticose, e vedere l'insieme. Dall'alto, tutto insieme. E io dall'alto ho un panorama meraviglioso.<br />
<br />
Vi auguro il piacere della tranquillità. oggi e domani.<br />
<br />
<br />
Vi consiglio di leggere <a href="http://www.mammamatta.it/blog/dimenticare-un-figlio-auto-si-puo-eccome/" target="_blank">qui</a>, non c'entra nulla con quello che ho scritto io, ma va letto.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-57977492827343801902017-05-08T10:33:00.000+02:002017-05-08T11:53:44.172+02:00#chissene<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2DOGWqp0Jdv-_FpLoPT9_yKmC4NqkOCo9_kUcZgD5D1TchKVeD2eCGzXYYe4NCrM9GK1FX6EAVnTS1bPBiebSluoMncLZYusAM-rNXESyFDdeMwkDL-HUGBPoFNPUWgpM_zIWI3ag2qo/s1600/ada.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2DOGWqp0Jdv-_FpLoPT9_yKmC4NqkOCo9_kUcZgD5D1TchKVeD2eCGzXYYe4NCrM9GK1FX6EAVnTS1bPBiebSluoMncLZYusAM-rNXESyFDdeMwkDL-HUGBPoFNPUWgpM_zIWI3ag2qo/s640/ada.jpg" width="634"></a><br>
<br>
Ovviamente ho visto anch'io il rapper tatuato che chiede alla bionda di successo di sposarlo in mondovisione.<br>
Ovviamente sono accadute cose molto più importanti e degne di nota questo week end.<br>
Ovviamente ho letto anche alcune critiche, non tutte ovviamente, a questo amore, per alcuni finto e per altri esageratamente pubblico, e forse l'unico commento possibile potrebbe essere quello di mio figlio, a cui ho ovviamente raccontato l'accaduto: <i>chissene.</i><br>
Mi permetto di dare la mia modesta opionione, anche questa classificabile sotto la voce <i>chissene</i>.<br>
E' stato quasi commuovente.<br>
Lo sappiamo, la vita vera è un'altra cosa. CERTO.<br>
Ma a noi piace guardare, ci piacciono le favole e non mi pare così terribile che abbiano optato per il pubblico anche in quest'occasione, del resto sono solo due che mettono tutto alla mercé di tutti, che vivono sui social, che poi non mi sembrano gli unici, non condividiamo tutto anche noi comuni mortali?!<br>
Cambia solo il numero di followers, cambia solo la quantità di gente che se ne accorge.<br>
E allora sì, cari uomini, ci commuoviamo, anche per queste cose, che non ci riguardano, ma che hanno il sapore di un film. Rimaniamo tostissime anche se ci piacciono queste cose, così tanto disneyane. Siete voi che non vi accorgete, che vi dimenticate spesso di quanto bisogno c'è nel mondo di un pò di romanticismo, di un po' di attenzioni, di gesti un pò sdolcinati, e se scappa anche di qualcosa di speciale.<br>
E non parlo di anelli scintillanti, ho rotto a sufficienza per quello e alla fine l'ho ottenuto. <br>
Parlo di capacità di conquistare, corteggiare e mai dare per scontato. Del resto è bellissimo avere la consapevolezza che c'è qualcuno innamorato di noi, no?!<br>
Basta con la scusa che con il tempo le cose cambiano.<br>
E' vero cambiano, ma non devono sparire.<br>
E allora sì, ci piacciono i gesti s'amore, i fiori, gli inviti a cena, le sorprese, i baci rubati.<br>
E per questo e nonostante questo rimaniamo libere, indipendenti e cazzute.<br>
Ognuno ha i mezzi che ha. Ma vi stupirò, non è il cosa, è il gesto.<br>
È che ci avete pensato.<br>
È perché ci tenete.<br>
È perché dimostrate.<br>
<br>
Ci meritiamo tutte un pò più di romanticismo, cazzo.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-82665974178465717392017-03-03T10:30:00.002+01:002017-03-03T14:23:37.517+01:00la giusta distanza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuAPwxuizlg-NH6aImJtE_yr_HGl2KAUK6PFsufAgbrSuWGO1zLLIFLDRJXOtfRAYClofpQF6PIaYBx_hDoSF9wN00tTLnO_iUwd6-6Lpsa5ChfUlitDzdIjSA_5CGE3bIKd1GA4z-Uvg/s1600/FullSizeRender+%25284%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="634" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuAPwxuizlg-NH6aImJtE_yr_HGl2KAUK6PFsufAgbrSuWGO1zLLIFLDRJXOtfRAYClofpQF6PIaYBx_hDoSF9wN00tTLnO_iUwd6-6Lpsa5ChfUlitDzdIjSA_5CGE3bIKd1GA4z-Uvg/s640/FullSizeRender+%25284%2529.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
I miei figli hanno cinque anni (e mezzo) di differenza.<br />
Chi legge queste pagine da tempo sa che non è stata una scelta, che c'è voluto del tempo perchè arrivasse Lei, ma è anche vero che oggi, guardandomi indietro so che doveva andare così, altrimenti Lei non sarebbe Lei e no, questo non poteva essere.<br />
Cinque anni (e mezzo) di differenza possono essere pochi per alcuni versi, tanti per molti altri.<br />
Non so quale sia la<i> giusta</i> distanza, questa però è la nostra.<br />
<a name='more'></a><br />
Difficilmente questa differenza d'età permette loro di trovarsi nel gioco, uno ha la fissa delle carte Pokemon e vuole giocare a scala quaranta, l'altra inventa storie con bambole rosa, passa il suo tempo tra costruzioni sempre rosa e puzzle di Elsa e Anna. E' dura trovare <i>qualcosa da fare</i> che vada bene ad entrambi, che metta a tacere i miei sensi di colpa del così <i>uno di più e uno di meno</i>, perchè di mani ne ho anche due ma il corpo a cui sono attaccate è uno e più di tanto non riesco a sdoppiarmi. So che fa bene tutto questo, i fratelli sono molto importanti per capire che non si è unici al mondo e che un pò ci si deve arrangiare, ma so anche quante paranoie ci facciamo noi mamme, inevitabilmente, perchè questi figli vengono troppo prima di tutto.<br />
<br />
Cinque anni (e mezzo) di differenza vuol anche dire, per esempio, che i miei figli non andranno mai nella stessa scuola, non contemporaneamente intendo. Cinque anni (e mezzo) di differenza significa quindi che se non vengono bocciati, cosa che <i>ovviamente non deve succedere belli di mamma</i>, io dovrò sempre parcheggiare due volte per recuperarli, pregare in turco di non trovare traffico e continuare a chiedere il dono dell'ubiquità a Babbo Natale ogni anno.<br />
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Cinque anni (e mezzo) di differenza vuol però anche dire che tra qualche tempo io e il loro papà potremo uscire, andarcene al cinema,a cena fuori, a teatro, e se volete l'elenco può allungarsi molto, senza dover pagare una baby sitter ma lasciando un fratello grande a casa con la sorella un pò meno grande.<br />
<br />
Cinque anni (e mezzo) di differenza ha molti altri vantaggi, Intanto quello grande è autonomo, non c'è il rischio che confonda i pannolini di uno o dell'altro, se deve lavarsi si lava, ovviamente non è così immediato ma dopo un pò di contrattazione avviene anche questo, me lo sono assaporata completamente nel suo essere piccolo, godendomi tutto il bello e sbolognando spesso il brutto, perché con un figlio solo si può. Si è in maggioranza, due adulti e un bambino. Con due no. Diventa <i>uno a testa</i> molto spesso. E in realtà mi sono goduta tanto anche la piccoletta proprio perchè Lui aveva ormai un'età per cui si fa anche <i>senza</i> mamma.<br />
Arriverà il tempo in cui questa distanza verrà dimenticata e colmata, dall'essere semplicemente entrambi <i>grandi</i>, diventando un ricordo, tenendone solo la parte bella,perchè la nostra mente è magica in questo. <br />
<br />
Poi ci sono pomeriggi come ieri, quando l'aria sapeva di primavera e loro sono andati sull'altalena insieme, prima Lui spingeva Lei, poi Lei provava a spingere Lui, poi uno in piedi e l'altra seduta, poi <i>dai andiamo sullo scivolo</i>, poi <i>giochiamo a nascondino e io conto</i>, prima Lui fino a venti ma all'incontrario, poi Lei, <i>uno, due te, quatto, tei, otto</i>. Non era certo la prima volta ma non è nemmeno la quotidianità.<br />
La felicità stava tutta lì, in quei due cuori che andavano su e giù in altalena e che danno forma al mio di cuore. Niente riempie di più di due figli sorridenti e che sorridono tra loro. E'così che ci si perdona le urla, la stanchezza e quel senso di inadeguatezza che c'è sempre da quando sei madre. Come una pacca sulla spalla, o meglio ancora un abbraccio, a consacrare che qualcosa di buono alla fine a questo mondo lo hai fatto.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-8065536598364076542017-02-02T10:03:00.000+01:002017-02-02T10:03:44.943+01:00Prima o poi si dorme.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihs8yMsbhz8B9NlaZsM0jWaPatc456UPeZpCddAOGUbSbh_HkZkYfOQSBb9Z-NtuiBV86aeGqcSLZ1bTEPvOEXT-Qo4muLtWSTY7wErbBtFefrN_OspZN33bMHWJ8yDUyUuouLvdQ0R1U/s1600/IMG_3232+%25281%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihs8yMsbhz8B9NlaZsM0jWaPatc456UPeZpCddAOGUbSbh_HkZkYfOQSBb9Z-NtuiBV86aeGqcSLZ1bTEPvOEXT-Qo4muLtWSTY7wErbBtFefrN_OspZN33bMHWJ8yDUyUuouLvdQ0R1U/s640/IMG_3232+%25281%2529.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
Quando sono diventata mamma è ovviamente cambiato il mio dormire. Credo sia una delle cose che più cambia. O forse no, ma è sicuramente una delle cose di cui parliamo di più. I bambini vengono anche etichettati come bravi o meno proprio a seconda che dormano oppure no. E' la prima domanda che ti rivolgono gli sconosciuti dopo<i> </i>il classico<i> che bello quanto ha?</i>. E' la prima cosa che si nota sul viso di una madre, una mamma che non dorme la vedi subito. L'amore per il proprio figlio è una cosa difficile di cui parlare, è dura tradurlo in parole senza sembrare terribilmente smielosi o senza banalizzarlo, la mancanza di sonno è invece molto facile da raccontare.<br />
Nonostante il mio ingresso nel mondo dei genitori non sia stato così traumatico ormai sette - quasi otto #ohmiodio - anni fa, ne parlavo <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2013/04/io-sono-una-di-quelle.html" target="_blank">qui</a>, ho recuperato con l'arrivo di Lei, che di dormire non ne ha voluto proprio sapere fino ai due anni. (ne parlavo <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2015/04/certe-notti-qui-storia-di-co-sleeping.html" target="_blank">qui</a>, <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2015/04/decalogo-per-il-padre-di-figli-che-non.html" target="_blank">qui</a> e ancora <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2015/09/10-vantaggi-di-un-figlio-che-non-dorme.html" target="_blank">qui</a>)<br />
Le ho provate tutte, durante l'allattamento imbottendomi di tisane rilassanti e spesso disgustose, seguendo diete prive di latticini e provando tutte le <i>tecniche</i> più varie, dal co-sleeping a Tracy Hogg, passando per qualche tentativo non troppo convinto alla Estivill, ma niente. Non funzionava nulla. Mia figlia non dormiva. Si svegliava di continuo, rimaneva sveglia e voleva che tu stessi sveglia con lei. Interrotto l'allattamento, a soli nove mesi nella inutile speranza che non dandole da mangiare avrebbe smesso di svegliarsi ogni ora, ha cominciato ad occuparsene Lui, insonne da sempre, e io ho cominciato a dormire un pochino di più. Per lo meno per un paio d'ore continuative. Ma dormire è un'altra cosa. <br />
<a name='more'></a>Ho letto ogni possibile testo a riguardo, c'erano giorni in cui non ne venivo fuori, dormire era il mio unico pensiero fisso, dimenticandomi di tutte le piccole e meravigliose cose che ci sono oltre al sonno. Aspettando che passasse e maledicendo tutti quelli che mi dicevano <i>vedrai che passerà</i>.<br />
Beh, avevano ragione.<br />
Passa.<br />
Non vedi l'ora quando ci sei nel mezzo, e ti sembra impossibile che possa succedere, ma di colpo, da un giorno all'altro, tuo figlio dormirà. E tu con lui.<br />
E a ripensarci ti stupirai di avercela fatta. Di non essere impazzita del tutto.<br />
Mi piace pensare che lei abbia deciso di dormire perchè abbiamo insistito con l'avere una routine del sonno, che con il tempo sia stato merito nostro e che ne veniamo oggi premiati. Da quando mia figlia ha meno di un anno mi sono sempre messa comoda, le ho sempre letto un libro tenendomela ben stretta tra le braccia, lasciandola giocare con i miei capelli, da sempre la sua copertina di Linus, con una luce soffusa ed un silenzio raro in altri momenti. Mi piace pensare che siano le storie della buonanotte che le hanno insegnato a dormire. Che l'accompagnano piano piano verso un sonno sereno. Del resto il figlio più grande, a cui continuiamo a leggere ogni sera nonostante ormai sappia farlo da solo, un giorno mi ha detto: <i>se non mi leggi una storia poi io non so cosa sognare</i>. Non fa una piega.<br />Mi piace pensare che abbia semplicemente capito quanto sia bello dormire. Ma ho come la sensazione che sia solo e davvero perchè tutto passa.<br />
Sta di fatto che adesso dorme. Sono mesi che aspetto di mettere nero su bianco una frase così temibile, io che in fin dei conti sono abbastanza scaramantica ma molto restia ad ammetterlo.<br />
Due anni sono lunghi. Però passano. E ci saranno altre cose di quei due anni che ti sembreranno essere passate troppo in fretta. In questo la maternità è maestra di vita, facendoti ricordare sempre di più il bello. Quello che c'è sempre nonostante il <i>brutto</i>.<br />
Quindi mi rivolgo a te che sei nel pieno di un momento di vita senza sonno, mi aggiungo alla lista di quelli che ti stanno dicendo vedrai che passerà. Mandami pure a quel paese, ma te lo ripeto,<b> passerà</b>.<br />
<br />verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-9743255313676429302017-02-01T11:10:00.003+01:002017-02-01T13:45:26.594+01:00Oggi avevo voglia di scrivere di viaggi.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGvDdwI7mixsPwvMCLBZuf8ZzF3mb6AJuMbtGPwLYmByUpd07bqtFgEW0TDGO9BUaW70M6U2ZpoTA7LChe1yShIkh2CBXM8PT1Nnp200So-Bg6-Bo_Hsz6CE8lRvvUDa71j3W01FABLNw/s1600/DSC_0132.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGvDdwI7mixsPwvMCLBZuf8ZzF3mb6AJuMbtGPwLYmByUpd07bqtFgEW0TDGO9BUaW70M6U2ZpoTA7LChe1yShIkh2CBXM8PT1Nnp200So-Bg6-Bo_Hsz6CE8lRvvUDa71j3W01FABLNw/s640/DSC_0132.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Oggi ho voglia di scrivere di <i>viaggi</i>. Che poi in realtà avrei voglia di farli, i viaggi. Ma sono realista e mi devo accontentare di un solo momento all'anno dedicato a questo. (Agosto ma quando arrivi?!)</div>
<div class="MsoNormal">
Dicevo, i viaggi, quelli per cui quando varco la soglia di casa al ritorno
dal mio ultimo, appunto, viaggio, mi viene già voglia di pensare al prossimo. <br />
Fin da bambina ho sempre viaggiato tantissimo, poi ho viaggiato con carovane di
amici e tende improvvisate, i migliori viaggi sono stati con
Lui, solo io e Lui, con uno zaino una volta, con una decapottabile un’altra,
con i soldi contati e prestati un’altra ancora. E poi si è aperto il secondo
volume della mia vita, quello in cui sono passata dall’altra parte, <b>dalla parte
dei genitori</b>.</div>
<a name='more'></a>E da madre è arrivato il mare della Liguria, bello, vicino, facile. Poi la
tenda a tre, gli aerei, i ritmi rallentati e un bagaglio a mano diverso da prima. Poi ancora sono diventati viaggi a quattro, come era giusto che
fossimo.<br />
<div class="MsoNormal">
Ricordo benissimo quando da bambina, avrò avuto circa nove
anni, credo, era agosto, e con i miei eravamo in una piovosa, grigia, ma anche
verde smeraldo, Irlanda, con indosso un maglione di lana e un pensiero mi balenò
per la testa, <i>io da grande non farò questi viaggi</i>. Volevo quello che avevano i
miei compagni, la <i>stessa spiaggia stesso mare</i>. Loro, che ogni anno tornavano,
che avevano la compagnia del mare, che si innamoravano come solo si può quando
si ha sempre la sabbia addosso, che stavano senza troppi genitori intorno. E io
in giro per l’Europa, chiusa in un camper con genitori e fratello 24su24, non
mi rendevo conto per niente della fortuna che avevo. <br />
Ora che sono passata dall’altra parte, ora che sono un genitore appena posso
non vedo l’ora di andare via solo noi, tutti e quattro (anche a due non sarebbe
male ma questo è un altro discorso), che alla fine loro sono il mio habitat
ideale. <br />
Ora che sono passata dall’altra parte, ora che sono un genitore, capisco i miei
di genitori.</div>
<div class="MsoNormal">
E realizzo anche che è quando si cominciano a capire i
proprio genitori che si cominciano a capire meno i figli. <br />
Detto questo, cari figli miei, con me si viaggia, appena si può. Sempre in posti nuovi, possibilmente poco affollati, magari scomodi, ma <i>diversi</i>.<br />
Ognuno passa il suo e semina il suo, a modo suo.<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a></div>
<div class="MsoNormal">
Avrete la stessa spiaggia stesso mare ogni anno con i nonni, con me no.</div>
<div class="MsoNormal">
So che anche a voi passerà per la testa <i>quel pensiero</i>. Ma so anche che un giorno mi ringrazierete.</div>
verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-83737751541461735012017-01-09T12:42:00.001+01:002017-01-09T12:44:53.630+01:00La maternità è come il bob.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis0EUhzEYxHeo4DfM5PBjejjHYqwEx_eUkpmCZRjJzUqxa3_ep2oY_BK-ovxFrkSjdX1aEh53GCgNgIfxwMAbp3G4LBSAy7pVDKRRNVaik0L0-tiYt2hII-OUGWw2yLjD-OUNsLXWgQXA/s1600/bob.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis0EUhzEYxHeo4DfM5PBjejjHYqwEx_eUkpmCZRjJzUqxa3_ep2oY_BK-ovxFrkSjdX1aEh53GCgNgIfxwMAbp3G4LBSAy7pVDKRRNVaik0L0-tiYt2hII-OUGWw2yLjD-OUNsLXWgQXA/s640/bob.jpg" width="512" /></a></div>
<br />
Ho chiuso l'anno con un <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2016/12/mi-sono-rotta-le-palle-post-molto-poco.html" target="_blank">post</a>, uno dei pochi dello scorso anno, in cui mi sono sfogata. Ho buttato fuori in poche parole tutta la stanchezza accumulata in un 2016 che non è stato per niente così male come potrei averlo fatto sembrare, ma che è stato indubbiamente molto faticoso.<br />
Ho lavorato tanto, ho pensato poco a me, non per negligenza ma per effettiva mancanza di tempo, ho litigato con il Lui grande troppo e troppo a lungo, dimenticando quanto c'è, mettendo da parte quel <i>noi</i> così importante per tenere in piedi il tutto, così importante per me, quando per me intendo io e solo io, la donna che sono indipendentemente dai figli e dal resto. Ho sofferto la quotidianità con due figli, spesso scontrosi e tutt'altro che facili,, un lavoro impegnativo e poco remunerato, le notti insonni che poi sono diventate notti di sonno ma che non si capisce come non abbiano cancellato la stanchezza. Ho sofferto la mancanza degli amici, perchè siamo sempre tutti sulla stessa barca e alla fine ci si vede sempre meno. Ho sofferto di sofferenze altrui per riflesso. Ho riflettuto troppo poco su quello che ho, che è esattamente quello che ho sempre voluto. Ho sofferto la mancanza di un obiettivo. Perchè prima avevo quello di un secondo figlio, poi quello della casa nuova e di colpo mi sono ritrovata con tutto e nulla più da desiderare.<br />
Detto questo ho preso atto dei miei buoni propositi e voglio impegnarmi, ancora. Perchè se va di moda non farli più io invece ho bisogno della mia lista concreta per ripartire.<br />
Di ritorno da una settimana sulla neve con pargoli e marito- detta anche vacanza - ho capito una cosa molto semplice, che ho sempre saputo ma mai ripetuto come un mantra: <b>la maternità è come il bob</b>.<br />
<a name='more'></a><br />
La maternità è ripetitiva, come quando vai su e giù per ore con lo stesso bob, seduta nella stessa posizione, per la stessa pista. La maternità però nella sua ripetitività è sempre diversa, perchè anche se la pista è sempre quella, quando scendi giù a tutta velocità non scendi mai nella stessa direzione, prendi salti nuovi, cadi dove prima non eri caduto e rimani a bordo dove prima avevi fatto un capitombolo.<br />
La maternità è fatica, come quando ogni volta torni su con lo stesso bob, dopo una discesa, trascinando quel fagotto che pesa dieci chili in più solo di imbottitura.<br />
La maternità è divertente, come quando ti butti giù con il bob, abbracciata a quel fagotto tutto imbaccucato, e te ne freghi, per quell'istante, del freddo, della neve che entra ovunque, della fatica che farai a risalire, del fatto che puoi cadere, e vai. Ridendo al suo <i>più veoce</i>, ridendo delle sue facce, del moccolo congelato, delle guancette rosse e del suo <i>ancoa</i> prima ancora che il bob si sia fermato. Perchè se i figli sono fatica sono anche momenti di grande spasso, buffi e goffi, teneri e da mangiare di baci.<br />
E come con il bob, ne vale la pena risalire diecimila volte, perchè le discese sono felicità pura e semplice.<br />
Piccole cose, ripetitive ma anche sempre diverse, che riempiono il cuore, che restituiscono energia tolta, che vanno guardate in faccia e accolte a occhi chiusi.<br />
<br />
Buon inizio. Buon tutto. Che sia il vostro anno. Che sia il mio. Che sia il loro. Che sia migliore ma forse che si possa semplicemente essere noi quelli migliori.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-87280412410186673292016-12-27T12:44:00.000+01:002016-12-27T12:44:08.216+01:00Mi sono rotta le palle - post molto poco natalizio.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmIRmYNbB-tGaXKPYI9Lomm-9PJr0Rw-ZWcHe6Dc07g5nE5ZRS_mN7qJzgHZVv-ZNkKvr9Z5H3EDM7sBVX-Mze1xHLQwwiRLzBPuDDzoDGbQZbiKuYQphPDKlvEi_GChqbxkaOv047xAY/s1600/NATALE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmIRmYNbB-tGaXKPYI9Lomm-9PJr0Rw-ZWcHe6Dc07g5nE5ZRS_mN7qJzgHZVv-ZNkKvr9Z5H3EDM7sBVX-Mze1xHLQwwiRLzBPuDDzoDGbQZbiKuYQphPDKlvEi_GChqbxkaOv047xAY/s640/NATALE.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Il Natale è passato anche quest'anno. Sembra non debba farlo mai ma poi inesorabilmente accade.<br />
I miei figli crescono, una è pazza di Babbo Natale che <i>porta tanti regali è tanto bravo </i>e l'altro comincia a non crederci più tanto. Cioè ho un figlio che comincia a mettere in dubbio Babbo Natale. E' inevitabile che io mi senta vecchia, c'è poco da fare.<br />
Il giorno prima di Natale sono crollata. Ero stanca, malata, stufa. Ma sono tutte scuse. La verità è che mi sembra che tutto mi stia sfuggendo di mano. I miei figli, ingestibili, il mio compagno di vita, con cui non riesco a parlare, il mio lavoro che è tanto e rende troppo poco. Sono crollata perchè mi sento in balia degli eventi, non riesco a sorridere come vorrei, a farmi scivolare addosso le cose, a impormi con i nani di casa e subisco, tutti e tutto insieme. Non sono certo nuova a questo genere di cose ma per un periodo ho avuto il controllo delle cose. Per un altro periodo non ne ho fatto un dramma e ora mi perdo in un bicchiere d'acqua, come una qualsiasi pischella alle prese con il primo dramma amoroso.<br />
Mio figlio è arrabbiato, quasi tutto il giorno ogni giorno. Non va più bene nulla, non va bene il cinema, non va bene il teatro, non va bene una partita a briscola, non va bene un giro in bicicletta, non va bene disegnare, fare i biscotti, fare la doccia, fare un gioco in scatola, non va bene una chiacchierata, non va bene un film, quello che cucino e l'ora di andare a letto. Non va bene niente. Ma niente proprio. E io non lo sopporto più. Avete presente Homer Simpson, <i>brutto bagherozzo io ti strozzo</i>!?! Esattamente così. Ho provato a inventarmi di tutto, compatibilmente con tutto il resto, ho provato a lasciarlo stare, ho provato a non darci importanza ma adesso sono arrivata alla famosa frutta. Ma mi sono davvero stancata. Dei suoi musi, dei suoi no, dei suoi sbuffi, della sua apatia.<br />
Ho sicuramente delle colpe tutte mie, lo so benissimo, ma sono stanca anche di quelle. Sono stanca di pensarci, di farmi esami di coscienza, di anche solo fare elenchi dei miei errori di madre.<br />
Mia figlia è fortissima, devo ammetterlo, ma con me, e solo con me, <i>giustamente</i>, è insopportabile. Piange, si lagna, si offende, si arrabbia in continuazione. Non le va bene nulla nemmeno a lei, anche se in confronto al fratello è una passeggiata. Fa delle scenate isteriche per niente, sì lo so è una fase passerà, diventerà come suo fratello prima o poi. Yeah.<br />
Insomma io sono arrivata alla fine dell'anno finita. Come se qualcosa avesse smesso di funzionare. Si fosse inceppato. E anche se spegni e riaccendi è sempre lì. <br />
Lo so che non è semplice, che non devo smettere di impegnarmi ma smettere di lagnarmi, mettercela tutta e <i>bla bla bla</i> ma volete la verità? Quella nuda e cruda?<br />
<b>Mi sono proprio rotta le palle.</b><br />
<br />
(adesso che l'ho scritto va meglio)verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-72330411379421275292016-11-22T11:45:00.001+01:002016-11-22T11:45:11.092+01:00Mi si è accesa la lampadina.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZoWAnsKU7vOYmJ4jhviJEMQhr6AUeYMIwqTeJo7DsufF4MKYcv9FLrgnO28DlwaVjswDyXur9INdhJuHDD-t4RG6RXVdci-Pwk2XOpeP7Gzk5DLVIJJZSv7ZKA8utkcT9ncuNxEfo48Y/s1600/FullSizeRender+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZoWAnsKU7vOYmJ4jhviJEMQhr6AUeYMIwqTeJo7DsufF4MKYcv9FLrgnO28DlwaVjswDyXur9INdhJuHDD-t4RG6RXVdci-Pwk2XOpeP7Gzk5DLVIJJZSv7ZKA8utkcT9ncuNxEfo48Y/s640/FullSizeRender+%25281%2529.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
L'altro giorno ho realizzato una cosa. Ero in macchina, incredibilmente sola, e ascoltavo senza troppa attenzione l'ennesima trasmissione radiofonica sulle elezioni americane. Ero stanca e nervosa, tanto per cambiare.<br />
Poi mi si è accesa una lampadina. <br />
Non ho avuto l'intuizione del secolo e anzi ne hanno parlato e scritto molti prima di me. <br />
Ma l'ho realizzato per davvero IO. <br />
Forse tutto quello che sta accadendo ha un solo obiettivo. E potrebbe essere una cosa buona. Forse questo nuovo modo di essere politica, di intendere la società, di vedere le cose, i popoli, i confini, la gente, che sta dilagando a macchia d'olio è davvero l'espressione di un disagio reale che c'è. Sì, lo so, non ho scoperto l'acqua calda, ma l'ho realizzato. Non sono tutti impazziti, semplicemente sono <i>cose che si pensano davvero così</i>. L'idea che<i> <a href="http://www.meduepuntozero.com/2016/11/16/la-fine-del-mondo-per-come-lo-conosciamo/" target="_blank">gli uomini siano fatti così</a></i>, che il diverso è solo per questo una cosa negativa, che la colpa è sempre degli altri, che i muri sono le soluzioni, che il denaro è tutto, che la forza è la via maestra e l'intolleranza tollerata, che ci siamo <i>prima noi</i> e che possiamo permetterci di dire come dovrebbero agire gli altri, che la propria libertà è un pò più libertà di quegli degli altri. E' reale. E no, il mondo non è come la mia campana di vetro. Che è facile giudicare per me, io che per prima poco tollero gli intolleranti.<br />
E allora <b>forse è un bene</b>. Sì perchè non possiamo più far finta di nulla. Forse è la volta giusta che ne nasce qualcosa di buono. Forse reagiamo per davvero questa volta. Tutti, che in realtà siamo piccoli ma insieme possiamo essere tanti. <br />
Il mondo può essere meglio di così, lo deve essere. <br />
E abbiamo una solo mezzo per renderlo tale.<br />
<b>I NOSTRI FIGLI.</b><br />
Non so come si fa nel concreto. So che non salverò il mondo, ma farò in modo che un giorno possano riuscirci loro. <br />
Insegniamo, diamo il buon esempio, giudichiamo meno e cerchiamo di capire di più, impegniamoci ancora e ancora, raccontiamo le cose in cui crediamo, seminiamo bene, educhiamo alla libertà. Ho la presunzione di credere che una persona educata alla libertà non negherà mai la libertà a nessuno, che saprà riconoscere che tutti ne abbiamo il diritto, tutti allo stesso modo. <b>Perchè siamo tutti la stessa cosa, ognuno a modo suo</b>.<br />
E che l'unico modo per essere liberi è trovare il giusto modo di convivere. Senza muri, pregiudizi, donne e uomini. Con rispetto. <br />
Quindi dai, tutti insieme, impegniamoci ancora un pò di più. Che si facciano le basi di questo mondo migliore.<br />
Partiamo dalle fondamenta.<br />
Dall'inizio.<br />
<br />
<a name='more'></a>Cominciamo dai nostri figli.<br />
Non amiamoli solo perchè sono loro. <b>Amiamoli per il mondo di domani.</b> Con l'obiettivo del mondo di domani. Senza porci limiti.<br />
<br />
Ho questo post in testa da giorni. Volevo che fosse perfetto. Che non risultasse banale, scontato, sempliciotto e buonista. Ma sarebbe rimasto sempre e solo mio se avessi aspettato ancora. E' come per la fotografia, ci sono cose che non so fotografare. Ci sono tramonti di cui non saprò mai rendere l'idea. Ci sono espressioni dei miei figli che non rendono se statiche. Ci sono paesaggi che non riesco a contenere dentro una lente e colori che non si possono catturare. Ma nella mia testa quella foto c'è sempre. E' chiara, è come volevo. E poi questo post doveva essere una cosa di pancia, appena avessi avuto il poco tempo necessario, ascoltando una bella canzone, da sola, io e la tastiera. Quindi è uscito così. Un pò banale e scontato, ma limpido nella mia testa.<br />
<br />
<b>Cominciamo dai nostri figli.</b><br />
<b>Su, dai, partiamo dal futuro</b>.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-37292369708381754942016-11-09T11:53:00.001+01:002016-11-09T11:53:32.178+01:00Sì, anch'io parlo delle elezioni americane. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img alt="" border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_3UFQHDEECr7HMEcxWuVfDBxF3HnDXMxUhePuTGpAi7ZLwyqCLktQzWRU4dFjpQO1g_hxqzO5Bsxi-5AAL5suOQU_5a6UVNvgxCjM8AtzXnXOlcrvPSelK3At-Pw51RiU248owJulCWo/s640/trump_cover.jpg" title="https://www.urbancontest.com/public-interest-adv/instagram-contro-trump" width="640" /></div>
<br />
Non sono un'esperta di politica, non lo sono mai stata e mai lo sarò. Allo stesso tempo so riconoscere quando questa è mal fatta e soprattutto quando può diventare pericolosa. Pericolosa per quella che è la mia visione delle cose, del mondo e dell'essere tutti parti della stessa cosa. Mal fatta perchè sono nata nei primi anni '80, ho vissuto tutto il berlusconismo e tutto quello che ne è venuto dopo, senza mai votare perchè ci credevo davvero ma solo perchè era sempre <i>meno peggio</i>.<br />
Ho vissuto un anno splendido negli Stati Uniti, nel lontano 2000, un anno che mi è servito a capire quanto frastagliato sia il suo popolo, quanto incredibilmente diverso sia in tutti gli aspetti che l'accezione del termine diverso permette. E il bello stava proprio in questo. Ho amato vivere con persone che avevano una cultura completamente diversa dalla mia, ho amato provare cucine così <i>strane</i> per il mio palato, ho amato essere immersa in un mondo così variegato perchè sempre nuovo e pieno di spunti.<br />
Sono stata una grande sostenitrice di Obama negli ultimi anni, mi sembrava che la direzione fosse quella giusta, che quello che diceva, raccontava, in parte faceva, potessero rappresentare la mia idea di politico valido e votabile.<br />
Non ha stravolto il mondo in realtà, non come credevo avrebbe fatto, non ha saputo arenare questa incontenibile ondata di intolleranza, odio e disprezzo che invece sta investendo il mondo e non solo il suo paese. Non è riuscito ad unire in nome delle differenze, in nome della grande valore che queste portano con sè e che sono la base per far crescere questo benedetto mondo in una direzione duratura e pacifica. Ha venduto nei suo anni da presidente 98 miliardi di dollari in armi all'Arabia Saudita, primo finanziatore dell'Isis, solo per fare un esempio. Eppure era anche lui <i>meno peggio</i> di quello che ci si prospetta da oggi e per i prossimi quattro anni. Non credo davvero che ci possa essere niente di peggio di un Trump. E mi dispiace perchè la cosa riguarda anche noi, i nostri figli. Perchè quello che seminiamo in ogni parte del mondo ci riguarda e ci coinvolge direttamente. E uomini che vogliono costruire muri, che disprezzano e usano le donne come se fossero <i>cose loro</i> e non <i>come loro</i>, che vogliono la pena di morte, ancora, che guardano solo al proprio interesse da sempre, non possono governare il mondo se non in maniera becera.<br />
Sono anche una grande sostenitrice della democrazia e quindi dovrei semplicemente rispettare quello che è stato il volere dei suoi diretti cittadini. Ma ve ne pentirete. Ce ne pentiremo.<br />
(scusate lo sfogo, avevo cinque minuti e l'ho rivolto tutto qui).<br />
<br />
pic credits <a href="https://www.urbancontest.com/public-interest-adv/instagram-contro-trump" target="_blank">qui</a><br />
<br />verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-61152827299113462792016-09-27T11:27:00.003+02:002016-09-27T11:28:13.725+02:00Tu che hai dato alla mia vita il suono del tuo nome<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkts1Pn6X3JsSueGlC8ZO8H2VLuVH5b2OmstMOAbdBkmGya_aXL6Yxdvwg07qH0zVOq_nnbkLgSaaysHHvg5L1h6bHg6HVzuKSoSlGk2cf3haj41TlRTrV5Cz3RNjjd6lzDaielCnwXAk/s1600/ada1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkts1Pn6X3JsSueGlC8ZO8H2VLuVH5b2OmstMOAbdBkmGya_aXL6Yxdvwg07qH0zVOq_nnbkLgSaaysHHvg5L1h6bHg6HVzuKSoSlGk2cf3haj41TlRTrV5Cz3RNjjd6lzDaielCnwXAk/s640/ada1.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<b>Due</b>.<br />
Due anni che sei qui.<br />
Due anni che ci sei.<br />
Due anni che ti abbraccio.<br />
Due anni che tutto è stato da te modellato.<br />
Due anni che ti guardo e ringrazio.<br />
Due anni che sono ancora pochi. Meno di quelli che ti ho aspettata.<br />
Due anni che mi hai guarita. Sì, <b>guarita</b>.<br />
Due anni che mi hai insegnato che niente è impossibile.<br />
Due anni che sono cambiata.<br />
Due anni che non cerco più con tutta me stessa qualcosa.<br />
Due anni che mi sento finalmente a casa.<br />
Due anni che tu hai creato quello che io chiamo <i>casa</i>.<br />
Due anni che hai completato quello che c'era.<br />
Due anni che amo ancora di più, ogni giorno di più.<br />
Due anni che la mia vita è così colorata.<br />
<a name='more'></a><br />
Tu che hai dato una spinta tutta nuova. <i>Tu che sei diventata la passione che mi muove</i>. Tu che hai trasformato quel muoversi in un ballo.<br />
Sei stata un ciclone, una tempesta inaspettata e il più bell' arcobaleno che ne consegue.<br />
Sei quello che volevo. Quello che ho cercato. Quello che speravo. Quello che voglio domani.<br />
Quel<i> io e mia figlia</i>. Quello che sarà. Quello che verrà. Quello che costruiremo.<br />
Io e te.<br />
Tu che mi hai dato tanti ricordi che saranno per sempre, che mi rendono me. Tu che hai trasformato tutto il resto in uno sfondo. Tu che mi metti alla prova e non c'è esame a cui abbia tenuto di più. Non c'è niente che mi rende esattamente come sono nel modo in cui lo fai tu. Nel bene e nel male. Con te io sono io. Non ci sono altre possibilità.<br />
Finalmente. Io sono io.<br />
Tu che un giorno sarai come me, donna come me, spero a modo tuo.<br />
Tu che sei mia. Mia figlia.<br />
<br />
<b>Tu che hai dato alla mia vita il suono del tuo nome. </b><br />
<br />verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-91578536129859374832016-09-12T11:06:00.001+02:002016-09-12T15:03:04.006+02:00Cosa cambierei della scuola pubblica italiana <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuRs4tFxLlY-MoUAJfZD5eQz4h_TGO5aUrVBHnZo32aVotih1dgRc5b_o-gn19DyXhF8Y9TKqCEnWrhRWAq_lagoOceAcl7efJZvRMu0suWgX0rR2_7-829Ec4zM8PHCids8FneSOcwbU/s1600/DSC_0375.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuRs4tFxLlY-MoUAJfZD5eQz4h_TGO5aUrVBHnZo32aVotih1dgRc5b_o-gn19DyXhF8Y9TKqCEnWrhRWAq_lagoOceAcl7efJZvRMu0suWgX0rR2_7-829Ec4zM8PHCids8FneSOcwbU/s640/DSC_0375.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Oggi è ricominciata la scuola. Rullo di tamburi.<br />
Questo post avrebbe dovuto aprirsi con una mia foto che faccio un salto alto due metri per la felicità. (Tralasciando il fatto che non ne sarei capace e mi romperei sicuramente una caviglia, mi ritrovo invece in ufficio, spettinata perchè non ho di nuovo tempo per fare nulla a meno che non mi svegli alle 6 e su questo non c'è discussione, non mi funziona la posta, ho mille mila cose da fare e non so da che parte cominciare.)<br />
Però felicità perchè ho finito di cercare di incastrarti un pò dove capita, tra centri estivi costosissimi e spesso improvvisati, nonne che ti tengono controvoglia, giornate passate a fare videogiochi nel noioso ufficio di mamma e orari di lavoro impossibili per riuscire a fare tutto. <br />
Felicità perchè la scuola è una cosa bella, che fa bene, necessaria ed indispensabile.<br />
Ieri sera eri proprio emozionato, a metà tra il <i>che figo</i> e il <i>ma perchè cominciamo di lunedì che così ci tocca una settimana piena?</i><br />
<br />
<a name='more'></a>L'anno scorso scrivevo <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2015/09/cara-maestra-abbine-cura.html" target="_blank">questo</a>.<br />
E non è andata proprio così. La maestra è stata molto criticata e se n'è andata. Non è stato dato sapere chi avresti avuto quest'anno, l'ho intravista questa mattina e un pò mi spiace perchè sarebbe stato utile farci due chiacchiere prima dell'inizio dell'anno. Ma del resto la chiamano <i>la buona scuola</i> e se tutto va bene avrà saputo in che classe sarebbe finita solo qualche giorno fa.<br />
La speranza è che sia quella buona, quella che rimarrà per i prossimi quattro anni, che sia quella che saprà darti la spinta giusta, che motivi la tua curiosità, che la coltivi e che sappia sorriderti.<br />
Io sarò sempre dalla sua parte, o almeno ufficialmente, perchè sono fermamente convinta che genitori ed insegnanti debbano fare squadra perchè l'obbiettivo è comune. Se non ne sarò soddisfatta, come un pò lo ero lo scorso anno, continuerò a non far trasparire nulla, almeno con te, perchè voglio che il rispetto per le tue insegnanti e per il lavoro che fanno sia a prescindere.<br />
E a questa nuova donna della vita di mio figlio chiedo quello che chiedevo lo scorso anno, uguale uguale.<br />
<br />
<b>Io cambierei <i>solo</i> 5 cose della scuola pubblica italiana, così se avessi la bacchetta magica:</b><br />
1. Vacanze estive molto più brevi. Non ha senso tenere dei bambini a casa tre mesi, piazzandoli dove capita, per poi sfinirli durante l'anno. Più pause, brevi ma frequenti e una pausa sicuramente lunga ma non oltre i due mesi d'estate. E non che così per noi genitori sarebbe facile ma magari non arriverebbero sfiniti a giugno.<br />
2. Ci sarebbe più organizzazione, più riunioni con i genitori, più informazione. I bambini non parlano <i>caro ministro</i>, non raccontano, vivono e basta e ci vuole più coinvolgimento, più dialogo e più chiarezza, ovviamente di conseguenza più risorse. Ma se non le mettiamo nella scuola dove ci sono le <i>nostre risorse</i> dove dovremmo metterle?<br />
3. Ci sarebbe un piano preciso ed organizzato per avere insegnanti capaci, motivati e duraturi. Non possiamo ogni anno cambiare, aspettare, non sapere. Nessuna azienda funziona così, il mondo del lavoro non funziona così, gli insegnanti non possono lavorare così. Mia madre, maestra da sempre, ha scoperto solo venerdì in che classe sarà senza però sapere ancora che materia insegnerà. Insomma, io auspicherei che gli insegnanti potessero un minimo pensare, preparare, programmare ed organizzare il loro lavoro, con la giusta creatività e sappiamo bene che questo richiede tempo, altrimenti ci si affida all'improvvisazione, ma io ad esempio non ne sarei capace.<br />
4. Ci sarebbe una mensa più sana, non vanno <i>riempiti</i> i bambini, non basta mettere i pomodori biologici una volta a settimana per far contenti i genitori, non serve primo, secondo, contorno, dolce. No, non serve. Non serve mangiare carne tutti i giorni, non dico nemmeno un'insalatina e basta ma una via di mezzo.<br />
5. Pochi, pochissimi compiti. E se proprio si devono dare che siano libri - coinvolgenti - da leggere.<br />
<br />
Beh insomma, buon inizio a tutti, figli, madri, padri, fratelli, insegnanti.<br />
<b>Cresciamolo questo futuro, tutti insieme.</b>verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-70512396687221236172016-09-08T14:29:00.003+02:002016-09-08T14:36:49.019+02:00la descrizione di un attimo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxlJxMS4gL72Zrkt6d93Dz5S1u2fcWuJLVBwwGIWuKDO6mKAWqty0I_Yd-4L18Ov1c3hGpcGk73EpRIfh7q0Kfin6rp_dymYonH0PgayOTEeVJgyErWPbpLkje2pSADTm9Ysu0oZ_6_Mk/s1600/DSC_0068.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxlJxMS4gL72Zrkt6d93Dz5S1u2fcWuJLVBwwGIWuKDO6mKAWqty0I_Yd-4L18Ov1c3hGpcGk73EpRIfh7q0Kfin6rp_dymYonH0PgayOTEeVJgyErWPbpLkje2pSADTm9Ysu0oZ_6_Mk/s640/DSC_0068.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Quando nel buio prima di addormentarti mi dici, con le tue dita tra i miei capelli, <i>ciao mamma</i>.<br />
Quando ridi di gusto, perchè una tua battuta fa ridere me.<br />
Quando canti in macchina, sempre in quel <a href="https://ahsonounamamma.blogspot.it/2016/08/e-ancora-unaltra-estate-passera-tanti.html" target="_blank">linguaggio solo tuo</a>, a squarciagola, in qualche modo a ritmo.<br />
Quando mi chiedi di poter fare tu una cosa, così poi io ti dico <i>grazie</i>.<br />
Quando mi guardi e mi dici <i>mamma bea</i>. Tu che mi vedi sempre bella.<br />
Quando ti vedo leggere sul divano, in pace.<br />
Quando cerchi di fare la sagoma della tua mano su un foglio. Ne escono solo scarabocchi. E tu sei fiera. Tu ci vedi la tua mano.<br />
Quando prendi per mano tua sorella. Con amore.<br />
Quando si vede la gioia nei tuoi occhi quelle volte che capisco subito quello che mi stai raccontando. Perchè tu racconti sempre un sacco.<br />
Quando dal nulla tu, che non racconti mai, mi parli dello scoiattolo che hai visto e dei gol che hai fatto.<br />
Quando se tutta nuda. Morbidosa. A pieghe, a onde.<br />
Quando vedo la faccia di tuo papà, in quell'espressione là.<br />
Quando mangi il gelato. Come se niente potesse essere meglio.<br />
Quando fai i video tu. Sono uno spasso. Se a tua insaputa li mostrassi al mondo intero su YouTube diventerei ricca.<br />
Quando fai l'offesa. Incroci le braccia e metti il broncio. Ecco, quel broncio lì.<br />
Quando per gioco fai il cameriere e di colpo diventi timido.<br />
Quando ti metti addosso di tutto, occhiali, braccialetti, collane, borsette tutto insieme, e porti a spasso la tua <i>Tata</i>. Mi guardi e mi dici <i>io mamma</i>.<br />
Quando canti everytime dei Kolors, a modo tuo. E lei ovviamente ti segue.<br />
Quando balli, fai le piroette, le tue verticali e tiri su quella gambetta là.<br />
Quando alle volte balbetti. Oh come ti stringerei sempre in quei piccoli attimi lì.<br />
Quando guardi tuo fratello come se fosse meglio di un gelato.<br />
Quando ti ricordi qualcosa che io non ricordavo, e di colpo è di nuovo anche mia.<br />
Quando ti sposti i capelli dal viso, così femmina.<br />
<br />
Voi due.Voi che siete. In tutti quei piccoli attimi.<br />
<br />
Questa sera vado a sentire i <a href="http://www.futurevintage.it/tiromancino-concerto/" target="_blank">Tiromancino</a>, e se non mi fanno <b>la descrizione di un attimo</b> salgo sul palco.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-89330808502155395532016-08-31T17:57:00.000+02:002016-09-09T12:27:56.479+02:00E ancora un'altra estate passerà. [tanti ultimamente]<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi68A3_1Nfq29DoTLbhGTBDroAwTMW4I9TpRPp5yqKMcgmxB8M5eW6mjqlhR7gr5By1Y4J8Vbt4QqoOTM0r_XcxsbcnCT1g1h2Ij1CXEp3XQXDAgr8qYsHR_JtdWkpzi60UZyVCJ8UWLdk/s1600/DSC_0400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi68A3_1Nfq29DoTLbhGTBDroAwTMW4I9TpRPp5yqKMcgmxB8M5eW6mjqlhR7gr5By1Y4J8Vbt4QqoOTM0r_XcxsbcnCT1g1h2Ij1CXEp3XQXDAgr8qYsHR_JtdWkpzi60UZyVCJ8UWLdk/s640/DSC_0400.jpg" width="640" /></a></div>
Come se niente fosse è già settembre. Ho già ricominciato a lavorare. Ho smesso per poco comunque. Ho lavorato tanto fra l'altro.<br />
Ha fatto caldo, non caldissimo. Ha piovuto poco.<br />
L'erba del giardino si è tutta seccata.<br />
I lavori che dovevamo finire sono ancora da finire.<br />
Però mangiamo fuori tutte le sere ed è bellissimo. La nostra casa è bellissima.<br />
I soldi, non quelli che ci sono ma quelli che mancano, sono sempre un leitmotiv, anche questa estate. <br />
Il mondo sembra sempre più fragile. Questo paese poi lo è veramente.<br />
Ci sono stati cieli azzurrissimi e nuvole bianche.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8TR6TTOl9AAnSliI-4bEyoX50HPlkB7cloj-sIagzo6BRKI4MFlZwuk_AwwEanU2JkCDK2ARsh96Cuvl_OK57mt6-gqFdyEQriyU0QqhsWYHk45Od3Ye0j-T73buS3TkYFbc6lNPPeVE/s1600/montagna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<a name='more'></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8TR6TTOl9AAnSliI-4bEyoX50HPlkB7cloj-sIagzo6BRKI4MFlZwuk_AwwEanU2JkCDK2ARsh96Cuvl_OK57mt6-gqFdyEQriyU0QqhsWYHk45Od3Ye0j-T73buS3TkYFbc6lNPPeVE/s1600/montagna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8TR6TTOl9AAnSliI-4bEyoX50HPlkB7cloj-sIagzo6BRKI4MFlZwuk_AwwEanU2JkCDK2ARsh96Cuvl_OK57mt6-gqFdyEQriyU0QqhsWYHk45Od3Ye0j-T73buS3TkYFbc6lNPPeVE/s640/montagna.jpg" width="640" /></a><br />
<br />
Ci siamo stati anche noi due. Ci siamo goduti il tempo, questo giro parecchio, senza figli - grazie nonna - ci siamo amati, arrabbiati, allontanati, annusati, incasinati, abbracciati, rattristati, rallegrati, sofferti, ritrovati, calmati, rilassati, e di nuovo amati. Più o meno in quest'ordine.<br />
Lui. E noi due insieme, così maledettamente belli e complicati.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU97Yxn1eWi4DhoCwggxB3MXBo2IJayS4pTn9IDjn3ahQqhV5t4Q6O_qxX59AguLISwfOuwy4Re_hUUxT2Ldd_hYjXdSklTXiE-A7N6zZo1Wuw7Ydr9WpE19JnKkqFg9DKVahtwmcp7No/s1600/DSC_0482.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU97Yxn1eWi4DhoCwggxB3MXBo2IJayS4pTn9IDjn3ahQqhV5t4Q6O_qxX59AguLISwfOuwy4Re_hUUxT2Ldd_hYjXdSklTXiE-A7N6zZo1Wuw7Ydr9WpE19JnKkqFg9DKVahtwmcp7No/s640/DSC_0482.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJoInlCZSXgpTJoLfeoH3d-PjvTnA6z6xoKIsGq_mQoF-QqX9Gg7XfZIw_m0BRnu8RvsEub-pEU7fANoQRm7GtSeeSMMXqCNPIR3oNt2FdR8cmp4O7eukU1HJFjKP7QJmg58NC3ujxxbk/s1600/DSC_0698.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJoInlCZSXgpTJoLfeoH3d-PjvTnA6z6xoKIsGq_mQoF-QqX9Gg7XfZIw_m0BRnu8RvsEub-pEU7fANoQRm7GtSeeSMMXqCNPIR3oNt2FdR8cmp4O7eukU1HJFjKP7QJmg58NC3ujxxbk/s640/DSC_0698.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Due sono anche gli anni che tra poco avrà Ada.<br />
Che poi già due anni. Che fine ha fatto quella me che la cercava tanto? <br />
Ma dove deve arrivare il tempo per andare così di fretta? <br />
Che poi so bene in questi due anni quante volte ho desiderato che il tempo passasse, così da rendere le cose più semplici, più familiari. E contemporaneamente quante volte ho abbracciato e mi sono domandata come fosse possibile che fosse già così. <br />
Ed è cresciuta una creatura pazzesca. Perchè mia figlia è così.<br />
Testarda come nemmeno suo padre sa essere.<br />
Dolce come solo un cucchiaio di marmellata di lamponi, quella che faceva mia nonna, sa essere.<br />
Bella come l'estate e i suoi campi gialli.<br />
Simpatica come avrei sempre voluto essere io. Antipatica proprio come me.<br />
Prepotente e chiacchierona. E so che sto benedetto tempo mi porterà via questa lingua, tutta sua, in cui parla in continuazione. Perchè tra un anno lo so che sarò di nuovo qui al 31 di agosto a dire che il tempo passa troppo in fretta. Come sempre, ogni anno.<br />
<br />
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<br />
E passa anche per lui. Diventato un bambino diverso, anche se ancora un pò uguale a prima.<br />
Il mio bambinone, che usa le mie magliette, che parte, va, <i>ciao mamma</i>, sta bene, anche senza me. Che è contro, contro tutto e tutti.<br />
Il bambino con le cuffie. Perchè questa sarà per sempre ricordata come la sua prima estate in musica. Lui, quelle quattro canzoni tra cui il titolo qui presente ne è una strofa, musica che è solo sua, perchè è giusto così, anche se mi sono tanto impegnata affinchè i gusti fossero un pò più di qualità. Che canta, si isola, balla e senza sentirmi mi sorride. Con la musica a palla nelle orecchie. Che l'adolescenza non è poi così lontana. <i>Cara mamma, sallo. </i><br />
<div>
E poi rimaniamo finalmente noi quattro e camminiamo, camminiamo e saliamo, su, sulle cime delle montagne, e lui torna lui. Cammina, cammina e sale, su, sulle cime delle montagne e sorride. Chiacchiera, gioca, un pò sbuffa ma c'è. Lui quel bambino che mi piace così tanto.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVJSU8H8MKqrRZdpn_oHPqXILHMSIk0H8AJIfZ4IVpscFBMhE1iqlvhvS9i8wqHyNS9zvLZZzVI-tZceaFT8fX9Kpchip-DLD59dxAaMIea90dJpvjJFTARdkV18iofmC-Nr7juixFq_4/s1600/DSC_0059.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVJSU8H8MKqrRZdpn_oHPqXILHMSIk0H8AJIfZ4IVpscFBMhE1iqlvhvS9i8wqHyNS9zvLZZzVI-tZceaFT8fX9Kpchip-DLD59dxAaMIea90dJpvjJFTARdkV18iofmC-Nr7juixFq_4/s640/DSC_0059.jpg" width="640" /></a></div>
<br /></div>
Ci sono io, sono sempre io. Anche adesso che sarà settembre.<br />
Io che scopro la montagna, le sue punte, i suoi prati, i suoi fiori che sanno di infinito, proprio come l'orizzonte del mare.<br />
Io che anche quest'estate ho girato il più possibile, così da placare il bisogno di dimostrarmi che sono libera.<br />
Così è stata ancora Capraia, quell'isola, quel posto che mi ha rapita qualche anno fa. Proprio quando avevo una pancia enorme, quella pancia che tanto avevo aspettato e che era lì, ingombrante, tra gli scogli e l'acqua trasparente.<br />
E poi la Liguria, sempre lei, che non cambia mai.<br />
E poi la montagna appunto. Noi quattro e basta. Qualche mucca ogni tanto, i panini, e di nuovo fiori, prati, punte. E poi le olimpiadi la sera accoccolati sul divano. <i>E io voglio fare pallamano. E io voglio fare pallanuoto. </i>E lei che vuole fare le diagonali della Biles e noi che ridiamo di gusto guardandola.<br />
Io che voglio cambiare, io che mi guardo e mi compiaccio di com'è e cosa c'è. Io che faccio e disfo, penso, penso, penso, penso. Come sempre troppo. O con poca logica per lo meno.<br />
Io che lavoro, che voglio dare il massimo, che mi lamento, che potrei fare di più, che faccio bene e poi male e arrivano soddisfazione e delusione. Normale amministrazione.<br />
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<br />
E se rallento, faccio un respiro profondo e mi fermo, di colpo sorrido.<br />
E' più semplice di quello che sembra.<br />
Buon ri-inizio a tutti.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeLTwW2ejMsa3QaG5dlUG-_k_V6cWxoHrjRYFUDWsXpuskhiVPm1KjskF3vdl9IHPAduVrOMKK88COZnKidlyfeHyGna3wKwYmO0pRWC4jrEM8EF05U7qc2wbdHtRnTDV7fhsgHge5BlI/s1600/DSC_0445.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeLTwW2ejMsa3QaG5dlUG-_k_V6cWxoHrjRYFUDWsXpuskhiVPm1KjskF3vdl9IHPAduVrOMKK88COZnKidlyfeHyGna3wKwYmO0pRWC4jrEM8EF05U7qc2wbdHtRnTDV7fhsgHge5BlI/s640/DSC_0445.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-34240715286381476002016-05-25T15:02:00.001+02:002016-05-25T15:02:46.997+02:00faccio i capricci.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYNnj7iQcerlCZHPe_Hy-jmonNEUh9xYDz520yP1szFub-h0CKymVGMOQxsHLKjZ0RBFa4_bY7fVfD-jhAyjq6Z3l2Bz6MtsiLC3yc-Y7QqMqY6qgEzdO674vtJaqSozZV4-UsddOuM1g/s1600/DSC_0024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYNnj7iQcerlCZHPe_Hy-jmonNEUh9xYDz520yP1szFub-h0CKymVGMOQxsHLKjZ0RBFa4_bY7fVfD-jhAyjq6Z3l2Bz6MtsiLC3yc-Y7QqMqY6qgEzdO674vtJaqSozZV4-UsddOuM1g/s640/DSC_0024.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci. Un sacco di capricci.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Perché non vorrei alzarmi. Lo faccio. Ma non mi parlare.
Lasciami fare. Non farmi domande. Non piangere tu che la mattina sei come me.
Stiamo in silenzio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché vorrei alzarmi e fare con calma,
passare il tempo a letto a poltrire, fare una colazione lunga e buona,
faccio i capricci perché devo dire sbrigati e tu non ti sbrighi. E faccio i capricci perchè tu fai i
capricci. <br />
Mi basta l’idea di dovermi alzare prima per avere il tempo di fare tutto per
fare capricci. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché voglio lasciare le cose al loro
posto <i>altrimenti quando torniamo sta sera è un casino</i> e poi non mi rimane tempo
per coccoluzzarci.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci appena entro in ufficio perché vorrei
essere al mare, ma non se ne accorge nessuno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché dopo mezz’ora di parchetto mi sono
già stufata. Faccio i capricci perché esci da scuola e non mi dici ciao. Ma è
subito <i>andiamo al parchetto</i>?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<a name='more'></a>Faccio i capricci perché lei vuole stare solo in braccio dalle
cinque in poi.<br />
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché così non riesco a fare le cose, perché cominci
a pesare, perché ho solo due mani invece di tre. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché da
sola non ce la faccio. E invece ce la faccio, ma non come vorrei io. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i
capricci e minaccio. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché lui si lamenta dei compiti. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché lei vuole stare solo in braccio dalle sei in poi. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio
i capricci perché sono le sette e lui non è ancora a casa. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché
non mi racconti niente della tua giornata. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché lasci tutto
lì, perché ti lamenti quando ti chiedo di mettere via, perché devo chiederti
ogni santa sera di aiutare la mamma ad apparecchiare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché non mi baci abbastanza. Perché non
mi dici che sono irresistibile. Perché mi provochi. Perché
non hai ascoltato una mazza. Perché devo chiamare io tua madre. Perché mi
sembra di aver inteso che dicessi che non ho fatto niente, o peggio che non è
così complicato. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché se mangiate sempre pasta a scuola
io la sera non so cosa cucinare. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché mi chiedi se ci ho
messo il sale. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci quando me lo sono dimenticato. </div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i
capricci quando tu ci metti il doppio di me. Poi è più buono ma la lavastoviglie
non l’hai svuotata. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché esco poco. Perché non ho una vita
sociale degna di questo nome. Perché ho un sacco di lavoro da fare. Perché non
mi godo le cose. Perché non ho tempo di fare le cose. Perché non ci sono soldi.
Perché non vado in vacanza. Perché mi mancano i miei bambini piccoli, piccoli piccoli. Perché non
diventano mai grandi <i>abbastanza</i>. Perché non mi ricordo le cose. Perché non mi
chiedi come sto. Perchè non riesco ad andare a correre. Perché non posso fare
quello che mi pare. Perchè non scrivo più. Perchè non so cosa scrivere. Perchè non mi fermo mai.</div>
<div class="MsoNormal">
Perché ho urlato. E quindi poi capriccio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Faccio i capricci perché ho le tette piccole. Perché una
volta erano grandi. Perché ho perennemente bisogno di un’estetista e non ho il
tempo. Perché quelle macchie nonostante le mille creme sono ancora lì. Perché mi
chiedi perché mi metto il fondotinta. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Ieri sera ho letto<a href="http://www.ceraunavodka.it/sono-una-mamma-e-faccio-i-capricci/" target="_blank"> questo post</a> quando ormai ero a letto. E mi si è come
accesa una lampadina. <br />
I miei sono capricci. Sottoforma di lamentele e sbuffi. In continuazione. <br />
E chiedo ai miei figli di non farli. Chiedo a lui di non farli. <br />
E io ne faccio a palate, senza rendermene conto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Così, volevo rendervi partecipi.<o:p></o:p></div>
verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-49286738359532657492016-03-30T13:58:00.002+02:002016-03-30T13:58:41.993+02:00Sono felice per lui.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSMWTePt9WIp_WFvPGFUwaQNPCK82yNfjsrt4Z5yek9SY9o_sO4PEcSGIeWH2AODsIwaqBKrnjqjtrUR-E50OUUsEaoE3xJdRmR8dfpj3-mmefWsfMuc4AL1X54z-1efyiwSMfinA4x2U/s1600/IMG_3344.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSMWTePt9WIp_WFvPGFUwaQNPCK82yNfjsrt4Z5yek9SY9o_sO4PEcSGIeWH2AODsIwaqBKrnjqjtrUR-E50OUUsEaoE3xJdRmR8dfpj3-mmefWsfMuc4AL1X54z-1efyiwSMfinA4x2U/s640/IMG_3344.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Oggi leggevo <span id="goog_2147039274"></span><a href="http://www.meduepuntozero.com/2014/02/03/ad-un-papa-che-lavora-troppo/" target="_blank">questo</a> e realizzavo che non c'entrava niente con Lui. (è un post datato, arrivo spesso e volentieri in ritardo, ma arrivo, lo ripeto sempre anche a mio figlio. Poi ci sono parole messe insieme che vanno bene ieri, oggi e domani, universalmente).<br />
Quindi cari padri che lavorate troppo sappiate che Silvia ha ragione: ci sono cose che non tornano indietro.<br />
<br />
Lui i suoi figli se li prende, se li gusta, se li vive. Oh sì. Lavorando come un matto ma tornando sempre <i>subito</i> da loro.<br />
Tutte le sere a cena lui c'è.<br />
<a name='more'></a><br />
Entra in casa e Lei lo abbraccia forte, con il suo <i>tao, tao, tao</i> urlato a gran voce. Lui non gli lascia nemmeno il tempo di togliersi le scarpe ed è già lì che chiede <i>a cosa giochiamo, a cosa giochiamo, a cosa giochiamooooo???</i><br />
E lui si toglie le scarpe, abbraccia e gioca.<br />
E <b>sono felice per lui</b>.<br />
Anche per noi certo ma soprattutto per lui.<br />
Perchè non avrà rimpianti.<br />
Non si sarà perso quasi nulla dei suoi figli.<br />
Sarà tanto quanto me.<br />
Lui c'è, c'è stato e ci sarà.<br />
E loro lo sanno. E io lo so.<br />
Il tempo che scappa via lo sente eccome. Lo sente il suo collo sempre dolorante sotto il peso dei tanti pensieri che gli fanno compagnia, lo sente il suo fisico provato dalle notti non più notti, lo sento io in noi.<br />
E se il noi a due a volte sembra annaspare quello a quattro no.<br />
Siamo una squadra fortissima, tu lo sai.<br />
<br />
Love you.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-19501964228714126672016-03-23T15:55:00.001+01:002016-03-23T15:55:51.092+01:00E se dessimo semplicemente il buon esempio?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHe1EoRDj0hxOrQKTmzWnbxzTS5OlK5rtGItkZoqHNC57UwGr6PRxkvVeht6NlBVg-wEmAJ1xHlnLYWHONVfwsg_eltIcANAqY70mYAlSYuKplGO0efuTTlcTHPRYcJSjAtC6t1Bj6NYw/s1600/IMG_4545.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHe1EoRDj0hxOrQKTmzWnbxzTS5OlK5rtGItkZoqHNC57UwGr6PRxkvVeht6NlBVg-wEmAJ1xHlnLYWHONVfwsg_eltIcANAqY70mYAlSYuKplGO0efuTTlcTHPRYcJSjAtC6t1Bj6NYw/s640/IMG_4545.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
Anche questa volta, come per Parigi, come per i racconti sulla Siria, come tante, troppe volte, gli ho raccontato quello che è accaduto. Non entro nei particolari, non faccio nomi, non mi metto a spiegare bene chi è l'Isis, non so nemmeno se lo so io per prima, cerco di non cadere negli stereotipi, cerco di attenermi ai fatti, come se fossi l'Ansa. Ha quasi sette anni, secondo me è giusto che un minimo sappia.<br />
<br />
La sua prima domanda è sempre la stessa:<br />
<div>
<i>Perchè</i>.<br />
<a name='more'></a></div>
<div>
Ecco, io così vado subito in tilt. </div>
<div>
<i>Non lo so perchè amore mio</i>.<br />
Perchè c'è gente cattiva? Perchè l'uomo è una bestia orribile? Perchè c'è tanto odio?<br />
Perchè. Perchè. Perchè.<br />
?<br />
<br />
Io non so quali possano essere le vie per combattere quello che succede e che mi fa paura. </div>
<div>
Mi comincia a fare paura per la verità perchè per molti versi sembra ancora tutto lontano dalla mia vita di periferia ma sicuramente meno lontano di quello che accade ad esempio in Siria. Un pò più vicino. E tanto crudele.<br />
Allora mi chiedo come si deve reagire. </div>
<div>
Io credo che si debba dare il buon esempio.<br />
Come in tutte le cose.<br />
Non mandando bombe.<br />
Non inneggiando alla vendetta.<br />
Difendendo i nostri valori ma rispettando quelli degli altri. <br />
Non escludendo.<br />
Cercando di non avere paura.<br />
Cercando forse più di non farsi prendere dalla paura.<br />
Perchè la paura fa danni. <br />
Cercando di non farci accecare dall'odio come fanno gli altri.<br />
Cercando di non dividere e non fare distinzioni. Se non ci fossero distinzioni non ci sarebbero <i>diversi</i> con cui prendersela. <br />
Cercando di essere onesti, politicamente ed economicamente.<br />
Cercando di evitare gli slogan politici alla ricerca di voti che inneggiano alla chiusura delle frontiere e <i>al tutti a casa</i> <i>propria</i>, aprendoci di più, permettendo a chi fugge di scappare. Quest'era di grandi migrazioni possiamo sfruttarla molto meglio, accogliendo con un piano, che io non ho ma mi augurerei che chi dovere avesse, per essere più accoglienti. Magari potremmo far venire meno voglia di arruolarsi in questi battaglioni della morte.<br />
Insomma non dare motivi per farci volere male.<br />
Insomma diamo il buon esempio.<br />
Sarò una hippie pacifista ma io ci voglio credere. Voglio provare a insegnarlo ai miei figli.<br />
Non si risponde all'odio con l'odio, alle bombe con le bombe. Possiamo solo essere a posto con la coscienza e non dare motivi per farci volere male. Non che sia colpa nostra, o meglio non che quello che è accaduto ce lo meritiamo, però meglio non dargli motivi per farglielo credere.<br />
<div>
Una rivoluzione umana. Che porterà forse risultati nel lungo periodo. </div>
<div>
Un nuovo modo di rispondere.<br />
<br />
<i>
Quindi non lo so perchè amore mio.</i><br />
So cosa voglio fare io.<br />
Continuare a sperare che un giorno il mondo possa essere migliore di così. <br />
<br /></div>
</div>
verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-20920292301246968012016-02-26T12:21:00.000+01:002016-02-26T12:28:17.292+01:00to do list<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFMYQ0RITezhCeOdE5xesOUTxTydtTpIp56icgh_zPAHvg4HnjrRe_0tCL8ug6JYLJn-uJh-CtJJTnh9fsT2PV3yL_u7lKSdCe4_LI1oRfTirVzjzhZQO9wPJQup_Et_2lhPGFcmiDTVI/s1600/DSC_0216.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFMYQ0RITezhCeOdE5xesOUTxTydtTpIp56icgh_zPAHvg4HnjrRe_0tCL8ug6JYLJn-uJh-CtJJTnh9fsT2PV3yL_u7lKSdCe4_LI1oRfTirVzjzhZQO9wPJQup_Et_2lhPGFcmiDTVI/s640/DSC_0216.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<ol>
<li>Ricominciare a correre. Senza sentirmi in colpa. Perchè le cose vanno viste nel loro complesso: è vero che mi prendo del tempo solo per me e ne tolgo al <i>noi</i> ma poi quel <i>me</i> sta meglio nel <i>noi</i>.</li>
<li>Fissare un budget mensile per ogni voce di spesa. Ormai è troppo tempo che con la storia della casa entrano ed escono soldi, affitti non ce n'erano più e io ho smesso (da verificare se io l'abbia mai realmente fatto) di tenere conto di dove e quanto posso spendere. Però adesso abbiamo un mutuo con la banca che possiede la nostra casa, per lo meno il piano di sopra, ho le mani bucate, posso essere pericolosa, Lui mi stressa e poi mi viene l'ansia. Ecco, proviamo a prevenire anzichè curare.</li>
<li>Detto questo vorrei una gonna plissè (sì ho la fissa), nè lunga nè corta, rosa pallido. Tipo <a href="http://www.zara.com/it/it/donna/gonne/visualizza-tutto/gonna-midi-pliss%C3%A9-c719016p3245007.html" target="_blank">questa</a>. <br />Ah, anche un paio di sandali piatti nuovi. Non li ho ancora inquadrati ma ho come la sensazione che quando li troverò saranno i più cari. E poi la prossima settimana devo andare - per lavoro -ad un evento in abito lungo e ovviamente non ho l'abito lungo giusto (dove lo compro?! ho bisogno di idee!!!).<a name='more'></a></li>
<li>Sorridere un pò di più che di motivi ne ho da vendere.</li>
<li>Programmare il viaggio in Bretagna che vorrei fare (n.b. tenere conto del punto 2). <br />Sono molto ben accetti e ricercati i vostri consigli a riguardo! </li>
<li>Andare dal parrucchiere e tagliare. Non troppo ma un pò. Tipo la gonna, una<i> lunghezza non lunga</i>. Sopra le spalle andrebbe bene, basta che si possano legare. </li>
<li>Trovare il suo regalo di compleanno (n.b. tenere conto del punto 2).</li>
<li>Non fare un dramma di fronte a nuovi black monday come quello di qualche giorno fa (schiena spezzata, sudata da record negli spogliatoi della piscina, cazziata al lavoro, spaccato il vetro del telefonino, cucinato una schifezza, urlato contro mio figlio che non c'entrava nulla solo perchè avevo - io- rovesciato e bruciato il latte, dormito forse due ore, litigato ovviamente con Lui. Sì, tutto in 24 ore).</li>
<li>Comprare fiori freschi tutti i sabati al mercato. Mi fanno bene. </li>
<li>Chiamare mia nonna. Almeno una volta a settimana. Perchè il tempo passa davvero troppo in fretta.</li>
<li>Stampare le foto. Non stampo foto da questa vacanza <a href="http://ahsonounamamma.blogspot.it/search/label/croazia" target="_blank">qui</a>. Non ho ancora mai stampato una foto di Lei. Ho quintali di foto da stampare. Lo voglio fare, l'ho sempre fatto. Ho lo spazio per nuovi album, non ho più scuse. Ecco, sì, il benedetto punto 2. Non posso stampare 2000 foto tutte in un colpo. (siti da consigliarmi economici e che hanno una buona qualità di stampa?!)</li>
<li>Trovare un costume da elfo o folletto o roba del genere, per me. Non sono impazzita, devo andare a un matrimonio a tema di gente impazzita. E per la cronaca so che mi divertirò tantissimo ;)</li>
<li>Fare un post dedicato alla casa nuova. Non mi piace parlare di prodotti o <i>cose in vendita</i> in questo mio spazio (a meno che non siano libri) ma sono così contenta di certe cose che ho preso che voglio farvele vedere (da qui nasce il bisogno al famoso punto 2). Dovrei essere una blogger per trovare il tempo per fotografare e raccontarvi tutto, prima o poi accadrà, spero più prima che poi (non che io diventi una blogger vera ma che riesca a fare questo benedetto home tour!!) </li>
<li>Organizzarmi per vedere tutte quelle mostre che voglio vedere. E che ovviamente sono a Milano. O Roma. Insomma, non qui, ci vuole un week end fuori porta (n.b. punto 2).</li>
<li>Riuscire a fare pace, con quel senso di colpa. Piano piano. Un pezzo alla volta. Un sorriso al giorno. Prendere coscienza delle proprie decisione e saperci convivere serenamente. Facile no?!</li>
<li>Fare tutto quello che c'è scritto in questa lista. Tutto, abito lungo compreso. </li>
</ol>
verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com20tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-84475291286584043082016-02-08T10:46:00.001+01:002016-02-08T10:58:27.988+01:00di cinema con la mamma, psicoanalisi e porte chiuse.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQsGf_5D2w1TAznc3bdhyJqZWMfsq-LV5NIJg0zExWCURqk3bgVQYBYTejYRZ09Rf7Sgtmv1Rz-8-TygFLXRegEU3ipOGmZiZTvrdU7Qq4IxeL2fu2Po3rXhNzDcy3d0Qv1pwetjKZehw/s1600/bannerlaura.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQsGf_5D2w1TAznc3bdhyJqZWMfsq-LV5NIJg0zExWCURqk3bgVQYBYTejYRZ09Rf7Sgtmv1Rz-8-TygFLXRegEU3ipOGmZiZTvrdU7Qq4IxeL2fu2Po3rXhNzDcy3d0Qv1pwetjKZehw/s640/bannerlaura.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br />
Ieri sera sono stata al cinema a vedere Assolo, di e con Laura Morante, che ho sempre reputato una delle migliori attrici italiane. Il film in realtà non è niente di che, è leggero e tagliente allo stesso tempo, drammatico e molto divertente insieme. E' la storia di una donna sola, per condizione e sentimento, dei suoi ex mariti, dei figli ormai ventenni e fuori casa, della sua insicurezza, della sua analista, delle sue amiche, della sua vita sessuale o di quel che ne rimane e del suo modo di <i>vivere le cose</i>.<br />
E' proprio la sua analista che ad un certo punto le chiede cosa significhi per lei <b>invecchiare</b>.<br />
<i>Sono porte che si chiudono</i> è la risposta.<br />
<a name='more'></a><br />
L'ho sempre pensata così anch'io. Il tempo passa e si chiudono delle porte. <br />
L'ho sempre pensato anche del mio essere madre. Per carità, se ne aprono di porte nuove ma tante si chiudono. E un pò del resto il diventare genitore, responsabile per forza, attenta per obbligo, costretta a rinunciare a tutto un mondo dove l'unico elemento sei tu, al centro, è invecchiare.<br />
Io mi sono da subito sentita più vecchia da quando ho partorito la prima volta. Non è per forza una cosa negativa, è un dato di fatto, lo dicevo già <a href="http://ahsonounamamma.blogspot.it/2015/03/diventare-genitori-invecchia.html" target="_blank">qui</a>. Nonostante avessi solo nove mesi in più del <i>prima</i> è stato così. Ne sono convinta ancora.<br />
Se sono sola mi chiamano signorina. Se sono in compagnia dei miei figli mi chiamano signora. Vorrà dire qualcosa.<br />
Non mi spaventano ancora le rughe, che per ora quelle che vedo definisco <i>da espressione</i>, non mi spaventano le candeline sulla torta che sono ancora relativamente poche, non mi spaventano gli acciacchi, ho troppo sonno per pensarci. Mi spaventano le cose che non faccio più. Che non farò più perchè appartenenti ad un'altra era. Mi spaventano i miei pensieri, invecchiati. Mi spaventano proprio quelle porte che si stanno chiudendo. O che si sono chiuse già da un pezzo.<br />
<br />
L'analista del film ad un certo punto le chiede di invertire il pensiero.<br />
E se quelle porte non fossero porte che si chiudono verso un qualcosa ma porte chiuse da cui non si vuole/può/riesce ad uscire?<br />
<i>Prova ad aprirne una e uscire.</i><br />
<br />
Mi piace come visione della cosa, no?!<br />
<br />
(ah, facciamo finta che non è lunedì tutti insieme oggi?)verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2632943459258786305.post-66647022674938594642016-02-01T15:11:00.000+01:002016-02-01T15:11:22.478+01:00famiglia. punto.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://zigzagmom.com/famiglie-arcobaleno-come-raccontarle-ai-bambini/"><img alt="http://zigzagmom.com/famiglie-arcobaleno-come-raccontarle-ai-bambini/" border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIWOR-HkgZEyx623mn_ELE4lYfBHTWneBfXtrLNJA7gl1kg02hj-sNXF_6WyNna040DGPqjgyJ0BntweggNbUZcGK4lIVaQSynyFRg3_JK3GGRyvcN9RKW16dkcxRoz5mppt8LKWj-ti8/s400/Famiglie-arcobaleno-come-raccontarle-ai-bambini.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<i>Premessa: so che questo post sfocerà sicuramente nel banale, nel già detto, nel va beh hai scoperto l'acqua calda.</i><br />
Detto questo vorrei dire anch'io la mia su questa questione delle coppie di fatto, figli e famiglie arcobaleno ecc....<br />
Volete sapere cosa penso? <b>Che palle</b>.<br />
Sì, che palle.<br />
Trovo assurdo, ma veramente assurdo, che si stia ancora parlando di questo.<br />
E che in tutto questo parlare, un parlare ormai fatto di anni, non si sia ancora fatto nulla.<br />
Che siamo ancora qui a sentenziare cosa è meglio per gli altri senza sapere, conoscere, toccare con mano, solo in nome di una tradizione, di un credo, di un modo di vedere le cose così personale che non può e non deve influire sulla vita degli altri. Solo perchè la maggioranza fa in un modo non vuol dire che tutti debbano fare così, o che altri modi siano sbagliati. Insegnatelo ai vostri figli, è la base della libertà.<br />
Trovo assurdo che ancora ci sia da parte di qualcuno la pretesa di mettere becco nelle scelte sentimentali e di famiglia degli altri. Che si debba manifestare a favore di un certo tipo di famiglia e non di un altro, della <i>famiglia punto</i>, che si stia ancora qui a pensare se i bambini hanno bisogno di una figura paterna e una materna per crescere felici.<br />
Che palle soprattutto per quanto riguarda le coppie di fatto. Che palle che siamo ancora qui a sentenziare per gli altri se è giusto o meno che due persone che si amano abbiano i diritti che gli spettano. Che siamo ancora così presuntuosi da credere di poter decidere per gli altri, che comunque e giustamente vanno avanti, con le loro vite, i loro amori, le loro scelte di famiglia. Ecco, no, non siamo. Sono. Perchè io sono totalmente a favore. Sono a favore dell'abbattimento di qualsiasi distinzione con l'obiettivo di rendere le differenze un merito, un vantaggio, una risorsa, un'ovvietà.<br />
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<a name='more'></a>Volete che vi dica cosa penso del discorso figli/adozione alle coppie gay?<br />
Penso che non ci sia grande differenza dalla pma. Mi spiego, perchè in realtà sono cose allo stesso tempo diverse e uguali.<br />
Per entrambe queste <i>situazioni</i> i figli sono un progetto fortemente cosciente e razionale. E quindi un diritto. <br />
Una <i>coppia etero fertile</i> ha il vantaggio di poter scegliere e decidere quando le pare, a volte anche con poca coscienza, di figliare. I figli arrivano naturalmente e possono anche essere frutto di un' impulso di pancia, di una passione travolgente, di un momento di disattenzione, insomma non per forza devono essere frutto di un progetto.<br />
Per una coppia etero ma per qualche motivo <i>diversamente fertile</i> ci sono passaggi diversi. Ci si innamora, come tutti, si sta bene insieme e si decide di provare. Non si sono mai ritrovati con un test di gravidanza positivo ed inaspettato tra le mani, provano, provano e riprovano. Lei molto probabilmente tirerà su le gambe ogni volta che hanno finito di fare l'amore e conterà i giorni per capire quelli giusti. E in quei giorni non ci sarà mal di testa che tenga. Lui molto probabilmente la vivrà un pochino meglio di lei ma questa è solo supposizione perchè ogni storia è a sè, ogni storia ha la sua storia. Poi si arriverà al punto di dire che forse c'è qualcosa che non va. E allora magari si decide di andare a fondo, con uno o più medici, della questione. Perchè un figlio non è un capriccio per coppie così, è diventato con il tempo un bisogno, un progetto molto razionale, che ti cambia la vita prima ancora di essere concepito, che porta ad affrontare percorsi davvero difficili, dove spesso e volentieri si viene messi di fronte a questa scelta e c'è un'enorme dose di autoanalisi, di riflessione e di decisione. Perchè un figlio che non arriva è un figlio che si desidera, si pensa, si ama già. E un progetto così, che qualcuno potrebbe definire <i>contronatura</i> per fortuna è permesso. E' permesso a chi davvero vuole, ed è etero, di realizzare il suo desiderio. Come è permesso di combattere una malattia, come è permesso di scegliere di non portare avanti una gravidanza, come è permesso di scegliere di separarsi da colui a cui si aveva dichiarato amore eterno eccetera eccetera. Siamo un mondo moderno, la scienza serve a qualcosa e può rendere felici, le leggi spesso riconoscono la nostra umanità e per certe cose riusciamo ad essere un paese normale. <br />
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Per una coppia omosessuale che si ama, e parlo dello stesso amore di quella coppia etero e fertile e di quella coppia etero e infertile, un figlio è un progetto. Non può essere un capriccio perchè si va incontro a molto più di quello che normalmente una coppia incontra, per chi lo è invece è molto probabile che di fronte al percorso necessario da intraprendere, i costi e tutto l'insieme il capriccio passi. Ma per chi ci crede davvero, per chi sa che potrà dare tanto ai suoi figli, che potrà esserci e renderli felici indipendentemente dal concetto di figure materne e paterne (che direi è un concetto un pò superato e Freud era di un'altra epoca) e che è convinto che altre sono le cose importanti per essere un genitore non vedo perchè la strada debba essere così tortuosa e non vedo perchè un tale desiderio gli possa essere contestato.<br />
Non siamo nessuno, ricordatevelo, NESSUNO per dire che assolutamente un bambino ha bisogno di una mamma e un papà. I bambini hanno bisogno di persone che si prendano cura di loro, che si dedichino a loro, che insegnino loro l'importanza della libertà, del rispetto e della diversità. Se sono due mamme o due papà credo davvero che poco cambi.<br />
E qui potrei andare avanti all'infinito ma è proprio quello scontato che volevo evitare. <br />
Queste coppie devono intraprendere un percorso che spesso è molto meno doloroso di quelle che si ritrovano immerse nella pma, un percorso che è l'unica via ma senza la sofferenza di partenza di cui le coppie etero infertili sono cariche. Ma comunque un figlio diventa un'idea molto pensata, voluta, razionalizzata, decisa. Non è semplice, non è vero che basta andare all'estero, o meglio a volte sì, ma credo che sia in ogni caso una scelta molto ma molto consapevole. Una scelta di vita, di amore, come i figli meritano di essere. <b>Una
scelta</b>. Consapevole, libera e voluta. Che non distingue tra chi la può fare e chi no. Una scelta che è frutto di amore, tanto, e basta. Senza quello non scegli di avere un figlio, non lo fai un figlio.<br />
Il resto
conta poco. Il resto è talmente personale che non ci dovrebbe essere
permesso mettere becco.<br />
Ovviamente tutto questo discorso vale per le adozioni. Vale soprattutto per le adozioni. Dove c'è una presa di coscienza tale che davvero poco conta <i>chi</i>. Conta il come. Ma io di adozioni so poco. So qualcosa di pma. So cosa vuol dire volere un figlio. So cosa vuol dire decidere di avere un figlio. So cosa vuol dire pensarci bene.<br />
Sto un pò generalizzando forse ma non ho altro modo per esprimere questo parere. <br />
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Con i figli sbaglieranno i genitori etero, sbaglieranno i genitori etero che li hanno rincorsi con la pma, sbaglieranno i genitori omosessuali. Sbagliano tutti i genitori, spesso e volentieri.<br />
Ma sbagliamo come genitori a ritenere di poter decidere dell'amore degli altri, nostri figli compresi. Non c'è un giusto e uno sbagliato in amore. Non ci sono regole. E quindi non è amore se lui picchia lei, giusto per mettere i puntini
sulle i e aprire un'altra parentesi gigantesca. C'è solo il rispetto libero da pregiudizio e giudizio, delle scelte degli altri. Che poi vuol dire semplicemente rispetto dell'altro. <br />
E l'accoglienza dell'altro, indipendementemente da dove viene e chi l'ha cresciuto, sapendo che è nella diversità che si trova la ricchezza e che si impara sempre qualcosa di più.verdeacquahttp://www.blogger.com/profile/06189918945336031393noreply@blogger.com37