6 dicembre 2013

L'arte a Londra è gratis. Giusto.


Non sono un’intenditrice. Per niente. Non so disegnare, non ho studiato storia dell’arte, non avevo mai preso in mano un pennello prima di diventare mamma.
Però adoro, letteralmente, i musei. E quello che contengono.


Se mi vedete nervosetta basta portarmi ad una mostra,  e tutto passa.
In un museo tutto può essere. C’è la storia, la vita, l’amore, la pazzia, il diverso e il dolore. Non sai mai bene esattamente cosa proverai guardando. Rimani colpito sempre da un’idea, un particolare, un colore. 
Oppure no. Oppure non condividi, non capisci, non ti piace.
Di fronte ad un'opera d' arte non ci sono pregiudizi e non ci sono luoghi comuni. 
C’è solo la nostra capacità di aprire la mente.
Adoro i grandi spazi, perdermi, fermarmi, guardare e pensare a tutt'altro guardare e pensare con attenzione a cos'è quello che sto guardando.
Provo sempre un grande senso di benessere, sia che mi ritrovi tra un Caravaggio che tra un Fontana. Il primo è, a mio modestissimo parere, il più grande pittore mai esistito, il secondo era semplicemente un genio.
L’arte riesce quasi sempre a far vedere altro, rende visibile ciò che non lo è.
Ed è l’espressione più alta della libertà.
E' davvero l’unica cosa immortale. E allo stesso tempo così tremendamente terrena.
E’ l’unica cosa talmente intima da poter diventare di tutti.

Mi piace il bello, in ogni sua forma e nei musei se ne trova sempre. A Londra (sì, ancora Londra) è tutto gratis, esposizioni temporanee escluse. Ma solo di collezioni permanenti c’è da perdere la testa.
Che voglio dire, è giusto no? Di tutti e per tutti.

Nell'ordine siamo stati alla Tate Modern ,immensa, grande e molto molto fredda. Ma ci sta. Un enorme spazio arioso, dai soffitti altissimi, riempito con tutto quello che siamo, da ottant'anni a questa parte.
E poi c'è Giacometti che mi piace tanto.






Poi siamo stati al BritishMuseum. E qui è la storia del mondo, grande come il mondo.


Al momento c’è questa mostra temporanea dedicata agli Shunga, le stampe erotiche giapponesi. Strepitosa. Sarà che ho un debole per Hokusai, sarà che il sesso quando non è volgare ma vitale mi piace, sarà che alcune stampe erano del 1600. 

Ci siamo presi la stampa di questa, che appenderemo sopra il nostro letto nella casa nuova. (aiuto la casa nuova, non ci devo pensare).




E questa:

Siamo ovviamente stati alla National Gallery, che non ha bisogno di presentazioni. 


Qui è vietatissimo fare foto e quindi aprite semplicemente un libro di storia dell'arte e bene o male troverete tutto quello che c'è. Sarebbe da fare in più giorni per godersela un pezzetto alla volta.
Saloni immensi, tappezzerie preziose e divani di pelle. C’è un Caravaggio, La cena di Emmaus che non conoscevo ed è splendido. Mi piace perché ogni suo quadro non ha nulla di religioso, ma è sempre umano. E poi, per una che ha la passione per le mani, uno come lui, che sa renderle sempre meravigliosamente, non può che essere considerato il più grande artista di sempre. 
Sono tutti lì, Veermer, Tiziano, Raffaello, Botticelli, Rubens, Van Eyck (avete presente la donna incinta con l’abito verde del 1400?! quello), Michelangelo e Canaletto. 
Pochi italiani eh?! Guardate che fine abbiamo fatto, che paese siamo diventati. 
Ma dicevo, Rembrant, Van Gogh e i suoi girasoli che sono davvero un’altra cosa visti dal vivo, Seurat, Gauguin e Cezanne e vorrei aggiungere che come lui non ce n’è.

Poi c’è stata la Whitechapel Art Gallery. Ma nemmeno qui ho fatto foto. Si poteva, ma in questo periodo la mostra è questa. Grandi piselli, foto di peni in bella vista, uomini nudi e non proprio definibili dei figoni. Quindi me le sono risparmiate.
Questa Sarah Lucas sarebbe stata un'ottima paziente per il buon vecchio Freud.

C’è stata poi la più bella di tutte, perché inaspettata. La Photographer’s Gallery un piccolo museo in verticale in un classico palazzo londinese, una traversa di Oxfrod Street. C’era una mostra dedicata alla maternità, questa.
Commuovente.
La prova che anche le foto, che sembrano così statiche e reali, possono in realtà essere molto altro. Arte pura.
C’era questa Hanna Putz che, a mio avviso, ha reso benissimo il concetto di maternità. Andando oltre le foto mamma-bambino, così classiche, sacrali e, passatemi il termine, normali.
Ma era tutte belle.








E poi c’era lei. E il racconto fotografico della sua ricerca di maternità. 
Non ho fotografato le sue foto. Era come invadere il suo dolore. Per quanto lei l’abbia esposto in una mostra. 
Però mi sono persa nei suoi occhi così pieni di quella ricerca. E ho pensato a molte di voi.

Per ultimo siamo stati al Design Museum. L’unico a pagamento. Il meno bello di tutti. C’era la mostra dedicata allo stilista Paul Smith e ovviamente il tutto era degno di un museo del design, ma la collezione permanente lascia molto a desiderare. 












Questo è tutto quello che siamo riusciti a fare in quattro giorni. Il resto del tempo lo avrete capito dal post fotografico di qualche giorno fa, l'ho passato a mangiare! Londra, dal punto di vista dell'arte, offre molto, molto di più .
In ogni museo, ma anche nelle più piccole gallerie, c'è uno spazio per bambini e famiglie, laboratori ed eventi a loro dedicati. Ne abbiamo visti un paio. L'offerta di attività per vivere il museo è davvero ricca. 
E il lunedì mattina la National era piena di scuole. 
Gruppi di bambini anche solo di quattro anni, davanti a quadri del 1200, che ridacchiavano di fronte ai putti nudi e che stavano a bocca aperta ascoltando le guide che li accompagnavano. Perché è sufficiente saper raccontare e coinvolgere con l'entusiasmo di un bambino per avere la loro attenzione.
Pensate quanto potrebbero andare in giro per musei i nostri figli, se fosse gratis. Quanto ne guadagnerebbero le scuole. E quindi le persone e il paese, tutto e tutti.

"It always seems impossible until it's done."
Nelson Mandela


N.B.
Quasi tutte le foto di questo post sono fatte con il cellulare, di sicuro quelle delle opere e delle fotografie della mostra, e non rendono certo giustizia a ciò che sono veramente.

16 commenti:

  1. che meraviglia amica!!! nel 2014 devo assolutamente riuscire ad organizzare un viaggetto a Londra;-)) anche per me andare alle mostre, immergermi nella bellezza è un vero e proprio anti-depressivo. ieri è stata la volta del festival di Fotografia al M.A.C.R.O. da dove non sarei più uscita se avessi potuto;-))

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    1. ecco, una delle cose che mi manca di più di roma è proprio il pullulare di festival e mostre... beata te!!

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  2. Londra e i suoi musei...il mio sogno...prima o poi ci andrò!
    Arte e non solo, cultura in generale, gratis: perché in Italia no?
    Quante volte rinunciamo ad andare ad una mostra o un museo perché costa troppo? troppe volte, almeno noi, in questo periodo...e così ci si impoverisce moralmente e socialmente.
    Dobbiamo prendere esempio.
    Bellissime le tue foto, anche con il cell....sei proprio brava!

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    1. fosse gratis non ci si porrebbe nemmeno il problema. si andrebbe e basta.
      grazie!

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  3. domani voglio vedere quello sulla maternità. Ci andrò.

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  4. La mostra sulla maternità mi sta veramente spaccando in mille frantumi, soprattutto la lettera. AHHHHHH sospirone. Com'era la storia? Vuoi che ti offra un caffè? Ma tesoro ti offro pure un dolcetto che ci sta sempre bene. Voglissima di abbracciarti per ora mi accontento di farlo nel blog. Le foto londinesi sono tutte belle, non sembrano fatte col cell. davvero.

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    1. erano un elenco di scatti che ritraevano lei, le sue punture, i farmaci, la delusione...
      Così vere. Così tremende. Così materne, a modo loro.
      Vada per il dolcetto!
      Con il cell ho fatto solo le foto dei quadri, esterni e museo del design con macchina fotografica!

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  5. Grazie per tutti questi spunti, quante cose interessanti!
    Anche a me piace molto Giacometti.
    E la mostra Home Truths beh e' fenomenale. La prima foto mi fa pensare che non servono pancioni o curve rotonde per essere mamma. La seconda e' cosi intima, e' splendida. Mi ha incuriosita questa Elina Brotherus, ma non ho trovato niente di suo in rete per questa mostra. Pero' ho trovato questa ed e' bastata a squarciarmi l'anima
    http://www.elinabrotherus.com/photography/brotherus-girl/
    Grazie ancora per il post <3

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  6. Giacometti, anche io!
    bella la nuova faccia del blog :-)

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  7. Bello questo post!
    I tuoi consigli e spunti sono sempre così gradevoli e delicati...;)
    Kiki

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  8. L'Italia, col patrimonio culturale che ha, dovrebbe poter vivere di turismo, rendere gratuiti mostre e musei e dare tanto, tanto lavoro con questo settore. E invece, viene solo una gran rabbia!

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  9. La cosa principale che ho adorato di Londra sono proprio i musei... e il fatto che sia gratis ti permette di starci finchè non sei stanco e tornare il giorno dopo! così è stupendo (io sono una che si stanca facile!)

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  10. meraviglia... e io trovo che nelle tue foto ci sa tantissima arte!

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