27 settembre 2012

parole

Sono settimane pienissime e sono parecchio stanca. Più che stanca sono senza entusiasmo. E senza pazienza.
Perchè fare squadra (punto 9) è difficile, alle volte proprio non si riesce, e forse non mi va nemmeno di provarci. Perchè mi sembra di non essere l'unica a vedere certe cose. Perchè mi sembra di essere trascurata, poco considerata e subito attaccata. Ma se provi a parlarne sono io il problema. Probabilmente è così. O forse no. 
(la follia è a discrezione della maggioranza [cit.]).
Quando sono così è difficile che riesca a godermi le cose... E per cose intendo il mio Lui. Quello Piccolo. Perchè tutto si concentra in poco tempo, il resto è corse, incastri e nervosismo... E lui ne risente. E a modo suo protesta e tu non riesci a dare quello che dovresti e vorresti...
Questo vederlo grande a volte ti porta a credere che già lo sia. Ma non è proprio così. E' pur sempre il mio piccolo, che risente del poco e difettoso tempo insieme, che giustamente vuole stare con me. La scuola va molto molto meglio, piano piano. Ma gli orari sono ancora tutto un casino e non c'è abitudine... E noi siamo abitudinari per fortuna.
Ho letto molti post bellissimi ultimamente, che decantano l'amore per i propri pargoli... E in questo momento vorrei che ci fossero le parole per riuscirci anch'io. Vorrei che le parole fossero così semplici ma allo stesso tempo immense da permettergli di capirle e percepirle sempre. Che queste emozioni fossero traducibili in belle parole, degne della loro grandezza. Perchè fa stare così bene riuscire a descrivere una cosa così. Per poter un giorno rileggere le parole e immergersi ancora in questo amore, proprio com'è oggi.
E' un crescendo, me lo avevano detto questo. Ed è vero... Credi che quando arriva quel "famoso" momento, quell'illuminazione (perchè per me c'è voluto un pochino), in cui realizzi di amare incondizionatamente il tuo esserino il sentimento sarà per sempre così. Non riesci a immaginare che possa diventare ancora più grande. E invece sì. E come ha detto giustamente Mafalda, vorrei "riuscire a fermare più ricordi possibili di questo periodo, in cui ogni giorno impara qualcosa e lo mette in pratica presto e bene." 
Vorrei fermare il tempo e cancellare le giornate come queste perchè mi sembra di perdermi qualcosa, di non mettere Lui al primo posto, di non godere della meraviglia, che è la mia vita, nel modo giusto, perchè vorrei riuscire a fermarmi a pensare a queste benedette parole.
A questi sentimenti.
E ubriacarmene, sempre, tutti i giorni.

.............

La situazione in Siria è sempre drammatica. Vi invito oltre che a contribuire in favore di AGIRE e quindi del popolo siriano a firmare la petizione segnalata da Laura di Save the Children. (si deve leggere qui!)
Fatelo. Informiamoci e informiamo. Perchè parlarne non è mai abbastanza.

20 commenti:

  1. riprendo una tua frase: "questo vederlo grande a volte ti porta a credere che già lo sia. Ma non è proprio così. E' pur sempre il mio piccolo, che risente del poco e difettoso tempo insieme"... faccio mie queste parole perchè ho provato le stesse cose quando mio figlio era più piccolo e io lavoravo, avevo orari strozzati che mi facevano arrivare a fine giornata stremata, diciamo che non ero la presenza ideale per un bimbo piccolo. Mi aspettavo che crescesse in fretta per vederlo un po' meno dipendente da me. Ma un bimbo ci pretende, non gliene importa nulla che noi dobbiamo uscire di corsa la mattina o tardare mezz'ora per il lavoro. Bisogna far tesoro dei momenti più belli con loro.

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    1. è così... ed è così un peccato che non si riesca a farlo completamente tutti i giorni...

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  2. forse ora non te ne accorgi,sei stanca, stremata, senza entusiasmo nè pazienza, ma queste parole lo esprimono il tuo incondizionato e immenso e folle amore.

    francy

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  3. Cara, queste giornate capitano. Almeno, a me a volte capitano, e mi sento subito in colpa nei confronti della mia piccola. Ma è anche naturale che succeda, e che a volte proprio manchino le forze e l'entusiasmo. Ti mando un abbraccio forte!

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  4. comprendo bene quello che scrivi. Io sono in lotta, continuamente.. ed è dura uscirne quando sei in lotta con te stessa.
    La me che non vede l'ora di avere una figlia grande, sempre meno dipendente, parlante e camminante si scontra inevitabilmente con la me che guarda quell'essere biondo, indifeso, che cerca costantemente un contatto fisico, le braccia di sua madre, la spalla sulla quale appoggiare un visino assonnato e pensa che le mancherà tutto questo e che potrebbe evitare di alzare gli occhi al cielo quando l'esserino in questione le si attacca alle gambe in cerca di attenzione.. attenzione no-stop (perchè adesso è l'unica cosa per cui vive).
    E questa lotta continua perchè? Per l'incapacità di fermarsi e godersi il momento di cui parlavi all'inizio del blog.

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  5. qualcuno disse "dobbiamo avere il coraggio di essere felici".
    un solo consiglio fermati: ma non fermarti con le cose da fare (quelle ci sono) ma fermati con la testa! non giudicarti: accetta quello che viene (anche la tristezza e l'insicurezza) e lasciati scorrere dalla vita.
    detto così pare una passeggiata ma è la cosa più difficile da fare: io, per esempio, ancora non ci sono riuscita!

    ti mando un abbraccio color verdeacqua

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    1. grazie, per le parole e per l'abbraccio, perchè verdeacqua mi serviva proprio!

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  6. http://gaia-racconta.blogspot.it/2012/09/ho-vinto-due-premi.html
    vieni a trovarmi: c'è una sorpresina per te!!!!

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  7. come è difficile stare sempre al massimo, soprattutto quando vuoi starci volontariamente per dare il meglio di te a tuo figlio. Il problema è che non è possibile e anche lui lo imparerà a modo suo. A noi resta un senso di colpa con cui dobbiamo convivere perché bisogna lavorare, fare la spesa, correre. Perché la vita vera è anche questo. Ma ciò non vuol dire che non sente di essere amato, che lui è tutto per te.

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  8. servirà a poco, ma volevo dirti che questi momenti ci sono anche da noi. Quando mi sento tanto tanto nervosa, irritabile, troppo al galoppo per poter sorridere e mi accorgo che dal basso due occhietti mi stanno osservando, scelgo un forte abbraccio invece che le parole. E tanti baci. Penso che per loro siamo più di tante parole.
    Un abbraccio
    Monica

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    1. Grazie Monica, sì gli abbracci sono ossigeno, hai proprio ragione. Fermarsi e lasciarsi andare in un abbraccio, per ricaricarsi!

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  9. Volevo ringraziarvi davvero tutte. Perchè sapere che da qualche parte c'è qualcuno (e siete state proprio tante!) che mi dedica un pensiero, che pensa a me e che capisce quello che volevo dire mi fa stare molto ma molto meglio, i vostri commenti sono stati come una ventata d'aria fresca ieri... GRAZIE DAVVERO! un grande smack a tutte!

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  10. C'è una cosetta per te dalle mie parti! http://mammacolsennodipoi.blogspot.it/2012/09/guarda-come-gongolo.html

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  11. Hai detto cose molto umane ma capisco bene il disagio di non sentirsi sempre a proprio agio dentro la relazione con i propri figli. Io ho dovuto venirne a patti, ci ho messo tanto tempo a far vincere l'amore incondizionato, ancora adesso sono in viaggio. Ho smesso di sentirmi in colpa per la fatica che sento nell'essere madre di questa persona da sempre così diversa da me, accettando me riesco ad amare molto di più lui.
    Ho dovuto imparare a non dare niente per scontato, in fondo la ritengo una fortuna.
    Mi pare tu stia facendo un ottimo percorso, e nelle giornate no sii indulgente con te stessa, mi raccomando :)

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    1. hai ragione, niente va mai dato per scontato... ed è una qualità! grazie per le belle parole...

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