8 agosto 2014

Portogallo on the road - Porto


Dopo essere stata a Lisbona credevo che non avrei potuto innamorarmi di più. E poi invece arriviamo a Porto. Ancora adesso, se me lo chiedete, non saprei davvero dire quale delle due mi sia piaciuta di più.
Sono molto diverse, la prima più decadente, affascinante, vissuta e unica nel suo genere, l'altra più curata, ricercata, raffinata. 

Porto si gira tranquillamente tutta a piedi, ovviamente è un su e giù continuo, ma dopo dieci giorni di Portogallo siamo allenati. Al tramonto vale la pena fare due passi per il quartiere più famoso, Ribeira, con le sue case colorate e i suoi bar all'aperto, pieni di gente e musica. Per ammirarla davvero si deve attraversare il ponte de Luis (progettato da un allievo di Eifell e si vede) e passegiare dall'altra parte del Rio Douro, nel regno delle cantine produttrici di Porto. Le cantine si possono visitare e poi ci si può accomodare in uno dei loro locali alla moda e molto più milanesi che portoghesi per degustarne le specialità. Il porto è davvero buono, si ne ho bevuto anche io. Panza ha passato un paio d'ore d'allegria. Sono una madre degenere, si sa.
Sarà stata la luce, saranno stati i colori, sarà stato il vino ma io sarei rimasta lì per sempre.  Avesi avuto un grandangolo probabilmente sareste davvero dovuti venire a prendermi.














Per un buon pranzo, economico e molto portoghese, si deve andare al mercato di Bolhao. In mezzo a bancarelle di pesce, di salumi e che vendono galline, ci sono un paio di bar/tavole calde dove mangia davvero bene. E l'atmosfera poi è di quelle che piacciono a me: caotica, un'accozzaglia di odori e molto metropolitana.
Qui lui ha provato la famosa francesinha . Una bomba. Sia dal punto di vista di bontà che di calorie. 










Dal mercato si raggiunge subito Rua de Santa Caterina, la via più commerciale, ma al tempo stesso piena di personalità. Case colorate, pasticcerie da urlo e negozietti di artigianato locale davvero belli. 
Poi vale la pena camminare fino a Rua Conceicao, passando per la Torre dos Clerigos (io però i suoi 230 gradini me li sono risparmiati), la livrara Lello e le viuzze lì intorno.













Da Praca de Libertade si arriva alla stazione dei treni di Sao Bento, tappezzata di bellissimi azulejos che raccontano storie lontane e si raggiunge poi la cattedrale. E' davvero magnifica, imponente e al suo esterno si gode di una delle più belle viste di Porto. Qui è dove davvero mi sono chiesta, e adesso come faccio ad amare solo Lisbona?!








Il resto del tempo ci siamo persi tra le sue strade, i suoi ottimi ristoranti, il suo fascino molto più moderno, il suo essere semplicemente e sfacciatamente bellissima. 
Ecco, forse la differenza sta proprio qui. Porto è un'elegante donna, dai lineamenti perfetti ed il gusto impeccabile. Lisbona è una donna dai capelli scuri, le curve morbide, le labbra carnose e una pelle che non richiede trucchi. E lei lo sa.


Abbiamo dormito in un ostello che merita davvero la segnalazione. Una tripla con bagno privato all'ultimo piano, un'ottima colazione, il bianco che regnava sovrano e tanta tanta luce. 




Per rendere i 300 km che ci separavano dall'aeroporto Lisbona e soprattutto dalla fine della vacanza meno deprimente ci siamo fermati a Tomar, nell'interno, roccaforte dei Templari ai tempi che furono. Lui ne va pazzo. E sa tutto, della loro storia, delle leggende, delle stranezze che caratterizzano quest'ordine misterioso di cavalieri. Io starei ore ad ascoltarlo, ma questa è un'altra storia.
L’attrazione più famosa della città è infatti il magnifico convento che si trova sulla collina alle spalle della città.
Dichiarato Patrimonio Unesco è un luogo che riflette il fasto, il mistero e lo splendore che caratterizzano perfettamente il periodo storico e buio dei templari. Il convento è davvero grande, dotato di 7 magnifici chiostri riccamente decorati e dall’architettura superba e il cielo nuvoloso era la cornice perfetta.








E' stato un viaggio bellissimo. L'ultimo noi tre, ormai quasi quattro, proprio come volevo. 
Obrigada. Davvero.

Domani partiamo ancora. Per poco e contro tutti quelli che mi vorrebbero a casa ferma. 
Una settimana, noi trequasiquattro, amici, mare e tramonti.


6 commenti:

  1. Porto è davvero bella, ma tuo figlio...che bello è??!!!

    Buona ri-partenza per domani allora...e mi porto avanti facendo gli auguri per il meraviglioso "viaggio" che, a breve, compierà tua figlia.

    A presto!

    RispondiElimina
  2. Wow...ho viaggiato insieme a te!!! Grazie
    Buon proseguimento del viaggio in tre quasiquattro!!! :-)

    RispondiElimina
  3. tu sei brava con le foto...ed il Portogallo è maledettamente fotogenico.
    Esiste l'annosa diatriba tra Porto e Lisbona...ognuno ha la sua preferita. A me piacciono entrambe anche se il mio cuore è qua, Porto è troppo piovosa e "gotica". Lisbona è bianca e solare.
    Non concordo sul fatto che Porto sia curata e raffinata, ma probabilmente contano le esperienze personali, per me è molto più decadente di Lisbona :)

    RispondiElimina
  4. Meravigliose immagini! Buon rientro e buoni futuri inizi ;-)

    RispondiElimina
  5. Mi hai riportato indietro di un anno...e che immagini..bravissima!

    RispondiElimina
  6. tutte quelle maioliche.. adoro! mi viene voglia di rifare la cucina!! :-)
    visto che state preparando la nuova casa.. non è che magari prendi ispirazione?? ;-)

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.