C'è una cosa davvero bella di questa mia gravidanza: il tempo. Non quello che sembrava non passare mai. Quello nuovo.
Sono sempre stata una paladina del lavoro per le donne incinte, perchè la gravidanza non è una malattia, avrei dato chissà che cosa per lavorare quando ero incinta di Pietro, ma non l'assume nessuno una con la panza, ho difeso la ministra divenuta tale all'ottavo mese e anzi trovo non ci fosse nessun miglior esempio di quello. Per le aziende che danno lavoro, per le donne che lavorano.
Ho sempre creduto che il giorno che sarebbe nuovamente toccato a me avrei continuato ad essere presente in ufficio fino all'esplosione. Così era a settembre. Ero felice, incinta e al lavoro. Poi sappiamo com'è andata.
Questa volta è tutto diverso. Sarà stato il precedente fattaccio, a cui si è aggiunto il riposo forzato di un mese a letto per colpa di quel distacco, e la ginecologa mi ha consigliato vivamente di starmene a casa.
Il mio non è un lavoro faticoso, non sempre per lo meno. Ci sono sì le occasioni in cui devo stare in piedi tanto, ci sono le volte in cui di persona seguo un evento e devo fare il lavoro duro, specie in questo periodo dell'anno, che poi quando la realtà lavorativa è piccola e si è in pochi è davvero impossibile dire no, io quello non lo faccio, ma ci sono sicuramente giorni e giorni in cui potrei starmene seduta alla mia scrivania, tranquilla. Ma a quanto pare anche lo stress mentale può essere dannoso. E di quello devo dire che nel mio ufficio ce n'è in abbondanza. Che non sia il lavoro della mia vita l'ho già raccontato più e più volte, che l'ambiente lavorativo sia davvero pesante pure e che io somatizzi molto beh si è visto alla grande.
Per cui adesso ho del tempo. Che poi non è proprio così che funziona. Perchè quando credi di averne e pensi e progetti e pianifichi tutto quello che prima non riuscivi a fare stai certo che il tempo continua a sembrare troppo poco. Ma questa sono io, ormai ci ho fatto l'abitudine.
Mi riposo molto, questo sicuramente e sto imparando a prendermi cura di me. E non è per niente male.
Posso prendere un caffè con un'amica senza dover fare mille incastri, posso fare la spesa quando il mercato è vuoto, posso leggere un libro al sole alle dieci di mattina, posso andare a prendere mio figlio sempre in orario (va beh non proprio sempre sempre), posso fare tutte quelle cose che facevo di sera/notte in orari solari, posso decidere di fermarmi e sdraiarmi se mi prende la paura perchè quel dolorino al basso ventre non mi piace, posso viaggiare, senza macinare chilometri come ho fatto a Londra, ma con calma, sapendo di non poter fare tutto perchè devo anche fermarmi.
Ecco, sto imparando a fermarmi. Forse. Anche se può non sembrare così. Con calma.
La bellezza di questo tempo che mi è stato concesso sta proprio qui, nella sua fragilità. Perchè solo quando si parla di vita forte e delicato diventano sinonimi , solo quando si parla di vita l'incertezza e la bellezza possono andare d'accordo.
Allora mi chiedo: sto così bene perchè in fondo in fondo si è risvegliata la parte più casalinga di me che nemmeno sapevo di avere o perchè è una pausa da un lavoro che non sento mio, a cui ancora non riesco a dare un senso?
In verità la questione non esiste, non possiamo permetterci di vivere solo del suo lavoro e poi sono certa che a lungo andare, quando il non far nulla non sarà più legato ad un riposo forzato, il mio amor proprio di donna indipendente salterà di nuovo fuori e non potrò starmene a casa, pena l'impazzimento.
Chissà che arrivi l'ispirazione, chissà che quella strada che intravedo si riempia di luce, chissà che diventi un pò più coraggiosa. Tanto coraggiosa da buttarmi, crederci e farmi il culo come si deve, questa volta per me.
L'ho provato anch'io con entrambe le gravidanze...un enorme senso di sollievo i primi mesi trascorsi a casa, per poi cominciare a sentirmi sempre più irrequieta con il passare del tempo...
RispondiEliminaComunque intanto goditi questo periodo, il tuo piccolo e la tua pancia! ^_^
Dico goditelo, il tempo...io non l'ho fatto, in entrambe le mie gravidanze ed ora lo rimpiango. Ho avuto sempre quello spirito di "sacrificio" che ti fa immolare per ogni causa ma poi ti perdi tanto, troppo e soprattutto ti perdi la cosa più importante, la priorità. Mi dicevo che lo dovevo fare perché non avevo scelta, in realtà una scelta c'è sempre, ed io ho fatto quella sbagliata.
RispondiEliminala mia non è stata una scelta. E forse la tua non è stata così sbagliata. Siete fantastici, conta quello ora...
EliminaMi infondi, solo leggendoti, un gran senso di tranquillità...in questo mio periodo di grande frenesia e stanchezza fisica soprattutto. Goditi questi attimi anche per me!
RispondiEliminaspero sia tutto ok, io ti abbraccio e offro asilo politico se vuoi!
EliminaIo ho lavorato fino alla fine e quando sono andata finalmente in maternità me la sono goduta tutta...come sto facendo anche adesso con qualche impegno in più ;), ma so che quando tornerò al lavoro,anche se non è quello dei miei sogni, sarò contenta...in fondo in fondo non credo riuscirei a stare a casa troppo a lungo!
RispondiEliminaKiki
P.s. alla fine non c'è consiglio più vero di godersi ogni cosa piano piano senza pensare a come sarà domani. ;)
piano piano, sto imparando!
Eliminagoditelo, questo tempo. dal primo all'ultimo istante. è un tesoro prezioso. probabilmente, il più prezioso
RispondiEliminaNoi donne abbiamo spesso questo difetto.. ci sentiamo in colpa quando ci ritagliamo del tempo per noi stesse, come se non facessimo mai davvero abbastanza. E invece tutte noi ce la meritiamo qualche coccola, che può essere davvero solo un caffè al bar o qualche pagina di un libro su un'amaca.. E se deve essere la gravidanza ad "obbligarci" a questa paura ristoro, ben venga la panza anche per quello. Quindi mi unisco al coro del Goditelo!, adesso che la panzetta è sopportabile e che non hai mal di schiena! :-)
RispondiEliminaCapisco bene quello che dici del lavoro, è il bello e il brutto di farne uno per cui non hai la vocazione: non ci vai tanto volentieri, ma quando resti a casa non ti manca per niente! :-P
La frase più bella è questa "Perchè solo quando si parla di vita forte e delicato diventano sinonimi..." Splendida!
Un bacione,
Alice M.
un bacio a te!
EliminaSono contenta, per te, per voi. C'è serenità, in questo post, capacità di godersi l'attimo e di assaporare le cose. Mi fate arricciare il naso (sempre, quando sorrido)!
RispondiEliminaNon pensare al dopo, non ancora. Goditi il presente. E fotografa, perchè le tue foto fanno sognare un pochino anche me!
RispondiEliminagrazie!
Eliminatu intanto in questo tempo per te progetta, magari servirà al futuro e a quando ti sentirai più coraggiosa, o il progetto sarà così bello e concreto che il coraggio non servirà, verrà tutto da sé ;-)
RispondiEliminaforse non so tanto stare ferma. Almeno con la testa. Progettare fa sempre bene. Ed è molto sottile la linea di separazione tra progetto e sogno... un abbraccio mi mancherai sabato...
Elimina…anche tu! sarei stata felicissima di riabbracciarti! e spero sinceramente di rivederti il prima possibile! buon "mammacheblog" ;-)
EliminaIo lo ricordo come il tempo più bello.
RispondiEliminaE solo vostro. Custodiscono.
Raffaella
solo nostro. Mio e di mia figlia. E' qui il bello.
EliminaA farsi il culo per se stesse, si ottiene sempre qualcosa di buono.
RispondiElimina:-)
ma allora è femmina!!!:-))))
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