26 luglio 2013

il post più ovvio che potessi scrivere

In fondo sono giovane. Cioè voglio dire ancora abbastanza giovane.
Mi spiego. Fino a qualche anno fa, il tempo passato era ancora relativamente poco. Quindi i ricordi erano tutti vicini. E poi non stavo tanto a guardare il tempo che scorreva, non era ancora un nemico. Il tempo passava e basta, spesso non me ne accorgevo.
Ma con un figlio no. Il tempo che passa si vede tutti i giorni. Perchè da un giorno all'altro si allaccia i sandaletti da solo oppure sembra già entrato nella preadolescenza quando ti guarda e con tono simpatico ti dice "stai zitta, non hai capito niente".
Ma che un figlio che cresce sia il ritratto del tempo che passa è la più grande ovvietà.
Ci pensavo l'altro giorno. Mentre ero in piscina con il nano e altri mille nani. Circondata.
Ripensavo al Redentore. La mia prima volta che ci sono stata è stata sempre in barca, ormai almeno dieci anni fa, credo, forse anche più. Non sono brava a ricordarmi l'ordine esatto degli avvenimenti. Proprio perchè non ci facevo caso. Il tempo trascorreva senza che stessi lì a rifletterci, non fermavo nulla con le mie foto perchè non sapevo ancora mi piacesse farlo, la filosofia era passa pure che m'importa?!
Come era diversa la mia vita allora. Altra ovvietà che più ovvia non si può.
Semplicemente adatta e giusta per quell'epoca.
Quella volta non era una barca a vela ordinata e organizzata ma una peschereccio, con un sacco di baldi giovani a bordo, un fidanzato dj, la musica alta, fiumi di birra e sigarette truccate, ore di sonno alle spalle perchè probabilmente ero andata a letto molto tardi ma di sicuro non mi ero alzata prima di mezzogiorno e un secchio per fare la pipì, uno solo per tutti. Una cosa truce.
Penso alla me di allora. A quella me che non ci pensava a come sarebbe stato il giorno dopo. Alla me che viveva un pò così. Con aveva quel fidanzato con cui oggi non sarebbe stato possibile tutto quello che c'è. Gli volevo bene, mi divertivo molto con lui, lo sapevo che non era lui. Ma andava bene così. E la musica. Quanta musica che ascoltavo. Ballavo sempre. Ero sempre in pista. Anche se la pista era la cucina di casa o un peschereccio sporco e affollato. Tenevo sempre il tempo dovunque ci fosse, anche se in lontananza, un ritmo.
Vivevo da sola, con coinquilini vari, avevo tanti amici ma una sola Amica, bevevo parecchi spritz e facevo tardi. Anche se non c'era niente da fare io facevo tardi. Ero una notturna. Studiavo in aula studio. Alcuni giorni moltissimo. Altri per niente. Passavo un intero pomeriggio seduta al bar, ordinando un solo caffè e chiacchieravo senza sosta per ore. Ma cosa avevamo sempre da dirci? Adesso capita che non veda le mie amiche per giorni e quando ci ritroviamo a volte in due minuti ho esaurito gli argomenti.
Adesso dipingo sassi e gioco a calcio scalza nei prati.
Però posso dirlo? Non ce la farei più a fare quella vita. Se mi fermo a pensarci non mi manca molto. Qualche volta sì, ma sono umana.
E lo dico il giorno dopo una festa di nani che è durata dalle quattro di pomeriggio alle undici di sera.
O il sole mi ha dato alla testa o semplicemente e giustamente non ho più l'età.
C'è un tempo per ogni cosa.
E non potrei più immaginare la mia vita senza di lui.
Ovvio.








25 commenti:

  1. Da ciò che leggo abiti nei dintorni della Laguna...che bei ricordi che hai!!!
    Ora ne hai altri, diversi, ma bellissimi anch'essi.

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    1. Sì, Venezia è a due passi (o meglio mezz'ora di treno!)

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  2. Un po' di nostalgia del tempo che passa senza che ci si faccia troppo caso ce l'ho anche io. E anche io sono ancora Ciovane. Sarà per questo che è proprio arrivato il momento di fare un figlio. E lui se la prende comoda. Ma ti pare? :)

    UN bacio cara

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  3. Mi perdo nei tuoi post. Se solo fossi a Milano le chiacchiere volerebbero via leggere...

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  4. Tutto vero quello che dici però ogni tanto quanto è bello ritrovar si con le amiche quelle vere e passare del tempo con loro, raccontarsi, prendersi in giro, ballare, bere come si faceva una volta, ecco io l'ho appena fatto per un week end per la mia migliore amica che si sposa a settembre ed è stato bellissimo.....come è stato meraviglioso tornare da Michy e abbracciar lo forte e tornare alla mia semplice vita di mamma.

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    1. Assolutamente! Le serate con le amiche sono sacre e non mi posso lamentare, me le concedo abbastanza spesso! Hai fatto bene, ho visto le foto il posto era bellissimo!

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  5. Saranno pure cose ovvie, ma il dirle non lo è per niente! Riesci a mettere nero su bianco pensieri latenti nella mia mente che da sola non riesco a mettere a fuoco. Poi ti leggo e dico: ecco, sì, è proprio quello che penso...

    Si capisce o sembra un delirio da poppata delle due di notte?! :))))

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    1. cara, sei più lucida di me e io non allatto ma dormo alle due di notte!(non odiarmi ;)

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  6. Sarà anche ovvio, ma mi fa sempre un certo effetto ripensare a come eravamo. Ti capita mai di dover pensare quando ti chiedono quanti anni hai? A me si. Non mi viene spontaneo...non so se rendo l'idea.
    Abbraccio .
    Raffaella

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    1. È vero Raffaella! Poi quando l'ho detto (30) ci ripenso e dentro di me mi pare quasi impossibile....ci ripenso quasi mi sembra d'aver sbagliato...
      Mammachebrutto!

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    2. Cara Marta, capita si.
      Solo che io vorrei rispondere 30, sigh!
      Vedrai quando dovrai dire: 46....

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    3. Ahahahah!!!! Mi rincuora quindi sapere che siamo tutte sulla stessa barca! ;)

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    4. Raffaella, rendi perfettamente l'idea. Ed è proprio così. E per la cronaca a 46 voglio essere proprio come Pdc.

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  7. Madoi che compleanno lungo!!! Anch'io ho vissuto un pò come te, non riesco a ricordarmi avvenimenti, o a fermare immagini, vivevo il mio tempo, pensavo poco al futuro, sono contenta di essermi goduta quegli anni di gioventù spensierata, ma a volte si vorrei tornare indietro, per fare cose che non ho fatto. Cmq riesci sempre a trovare le parole giuste, quando ti leggo mi immergo nel tuo mondo.

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  8. Sono d'accordo con te, ogni frutto ha la sua stagione.
    Nemmeno io riuscirei più a starne senza (e se lo dico io, che nell'adolescenza ci siamo con tutti e due i piedi!).

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  9. Questo post e' meraviglioso come sono meravigliose le tue fotografie!
    E' proprio vero, ormai non potremmo piu' immaginare lanostra vita senza di loro, senza i nostri nanerottoli.

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  10. la cosa buffa è che i figli ti ricordano che il tempo passa ancora prima di esserci... quando sono ancora solo un'idea un progetto...

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  11. Ovvio ma non troppo.
    Bel post come sempre
    Adri

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  12. E normale che voltandosi rivede alle spalle cose che un pò ti fanno nostalgia. Ma ciò che hai oggi è talmente bello che quella nostalgia ha la misura di un granello. Bellissimo post

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